La Saga del Clone Quello di cui ho bisogno, quando mi viene il "pallino" per qualche campo nerd che vorrei esplorare, è qualche altro nerd che quel campo già lo conosce che mi sproni. Può essere Grrodon che mi fa comprare il dvd di
Oswald durante un giro alla Mondadori, piuttosto che un Uomochesapevatroppo che mi regala un albettino in cui compare una delle storie più celebri dell'Uomo Ragno, dopo che gli ho espresso il mio desiderio di conoscere di più questo personaggio.
Alla fiera di Reggio Emilia di un mesetto fa l'Uomo, insieme al prode Zuhr-En-Ahr, mi hanno regalato un vecchio volumetto pocket del 1996 che ristampava la prima saga del clone, quella degli anni '70.
Ho letto con molto interesse questa avventura, e ne sono rimasto davvero conquistato! Inizio, stranamente per quanto riguarda le mie analisi, dai disegni. Perché questo Ross Andru è fenomenale, il suo tratto pulito, classico e moderno allo stesso tempo è invecchiato benissimo, anzi non è invecchiato per niente risultando perfettamente vendibile anche oggi. E chissà perché, da un comics anni '70 non me lo aspettavo un tratto così accattivante, nonostante nomi con Neal Adams erano lì a suggerirmi che di disegnatori talentuosi ce n'erano eccome anche in quel periodo.
Oltre al disegno, è bella anche la storia, scritta da Gerry Conway. Oddio, è un po' poco uniforme, nel senso che si perde in alcuni punti in certi filler che poco hanno a che fare con la trama principale, che vede il ritorno a sorpresa di un personaggio che dovrebbe essere morto!
Quel che mi ha stupito è che per essere una "saga del clone" si parla di cloni solo alla fine, perché tra viaggi in Francia, lotte con lo Scorpione e altre fillerate il mistero sulla ricomparsa di questo fantasma del passato di Peter aleggia sempre ma quasi sullo sfondo, e trova la sua soluzione proprio negli ultimi due episodi.
Però, finché l'avventura è di qualità come in questi casi, ci posso anche passare sopra... ma dato che la suddetta qualità si impenna proprio nel gran finale, è chiaro che avrei desiderato una parte maggiore dedicata all'intrigo dei cloni. Ciò detto, potrebbe anche essere che uno o due episodi finali possano essere stati tagliati da questa edizione, motivo per cui nel recupero che mi appresto (chissà quanto presto
) a fare inserirò comunque il volume della collana allegata alla Gazzetta anni fa che proponeva questo importante tassello della vita di Spidey, così da avere anche le tavole in una dimensione più rispettosa del magnifico lavoro di Andru.
Ma per il momento ringrazio l'Uomo e Zuhr per il graditissimo regalo, ottimo ingresso ufficiale (dopo la preview di classe avuta qualche mese fa con
Blue e la visita guidata
alla mostra sull'Uomo Ragno al Museo del Fumetto WOW di Milano) nell'universo del tessiragnatele.