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Le Storie

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piccolobush
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    Re: Le Storie
    Risposta #75: Giovedì 21 Feb 2013, 10:11:22
    Il giorno in cui si coniugherà il concetto di "fumetto in libreria" con quello di "libro economico" sarà forse il vero, grande risultato della diffusione del medium fumetto in Italia.
    Eh, ma la vedo assai difficile, se non impossibile una cosa del genere: sono due meccanismi diversi che si reggono su un pubblico diverso. Che poi portano a ragionamenti di natura più pratica del tipo: un albo di "le storie" costa 3.50 e, tramite le edicole, lo trovi dappertutto, pure nei paesini sperduti, raggiungendo un pubblico eterogeneo, anche quello che magari è lì in edicola per tutt'altro.
    Trasformarlo in un prodotto da fumetteria/libreria significherebbe poterlo trovare solo in pochi (rispetto alle edicole ma anche in termini assoluti) posti, posti frequentati più o meno sempre dallo stesso tipo di persone (quante persone possono capitare in una fumetteria per caso?), il che porterebbe ad una diminuzione della tiratura e un aumento del costo, quindi anzichè 3.50 costerà diciamo 3 volte tanto, 10.
    Per cui due scenari per me, lettore abituale de "le storie": pagare ogni mese 10 euro per leggere ciò che prima potevo leggere con un terzo della spesa. Oppure l'editore, decide di diminuire la frequenza e quindi ne esce uno ogni 3 o 6 mesi, così mi devo accontentare di spendere lo stesso ma leggere meno! E tutto questo per cosa? Per promuovere il fumetto presso un popolo di cabrones che ascolta mengoni e i modà? No grazie! :P

     ;D

    Che poi anche il percorso inverso è ovviamente, cioè dalle fumetterie all'edicola, è altrettanto accidentato

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      Re: Le Storie
      Risposta #76: Giovedì 21 Feb 2013, 11:01:43
      Che però restano in edicola un mese e poi chi li vede più?
      Io sono d'accordissimo con te, Marci, la tendenza degli ultimi anni è quella di spingere il fumetto in libreria. La BAO, la Rizzoli Lizard e la Coconino sono solo i primi 3 editori che mi vengono in mente che promuovono questa cosa. Ed è positivo! Molto! Perché questo è sicuramente un modo per diffondere il fumetto presso la gente, dargli la dignità che si merita e mantenerlo acquistabile dalla massa (non solo da quelli che vanno in fumetteria) per lunghissimi periodi.
      Il problema è che i fumetti per libreria, vuoi per gli autoroni che li realizzano, vuoi per la versione lussuosa, costano un botto!
      Di contro, tutti i vantaggi di immagine, diffusione e cultura del fumetto vanno a farsi benedire con il solo meccanismo dell'edicola, a fronte però di un prezzo popolare.

      Sul fatto che la diffusione dei volumi da libreria sia positiva sono più che d'accordo: sono la dimostrazione della maturità artistica ormai raggiunta ormai e il riconoscimento "ufficiale" della sua assoluta dignità come medium (tra l'altro a questo in italia si è arrivati più tardi che altrove). Che sia anche "un modo per diffondere il fumetto presso la gente" invece ho qualche dubbio; a me pare al contrario che sia un modo che tende a rendere ancora più nicchia la nicchia separando nettamente l'appassionato (disposto a spendere anche tanto) e il lettore occasionale (che i fumetti li legge volentieri ma si fa più scrupoli quando c'è da tirar fuori il portafoglio), il quale in questo sistema tende ad allontanarsi dal fumetto. Certo sarebbe molto bello vedere l'equivalente dei tascabili per le graphic novel da libreria, ma la vedo difficile appunto per il loro rivolgersi ad un pubblico ristretto.
      Al momento la cosa che auspico maggiormente è che i due sistemi continuino a convivere parallelamente; per questo secondo me Bonelli merita un applauso, perché nonostante il sistema-edicola non sia attualmente, almeno a quanto si dice, il terreno più conveniente dove puntare continua comunque a investirci soldi ed energie per realizzarci prodotti di qualità.  


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        Re: Le Storie
        Risposta #77: Giovedì 21 Feb 2013, 11:27:18
        Eh, ma la vedo assai difficile, se non impossibile una cosa del genere:
        Su questo non ci piove, lol :P

        sono due meccanismi diversi che si reggono su un pubblico diverso. Che poi portano a ragionamenti di natura più pratica del tipo: un albo di "le storie" costa 3.50 e, tramite le edicole, lo trovi dappertutto, pure nei paesini sperduti, raggiungendo un pubblico eterogeneo, anche quello che magari è lì in edicola per tutt'altro.
        Trasformarlo in un prodotto da fumetteria/libreria significherebbe poterlo trovare solo in pochi (rispetto alle edicole ma anche in termini assoluti) posti, posti frequentati più o meno sempre dallo stesso tipo di persone (quante persone possono capitare in una fumetteria per caso?), il che porterebbe ad una diminuzione della tiratura e un aumento del costo, quindi anzichè 3.50 costerà diciamo 3 volte tanto, 10.
        Eh, io ho evitato di parlare di fumetterie apposta. Infatti non ho citato la Lion, per esempio, ho parlato di editori come Rizzoli Lizard e librerie. La fumetteria è una nicchia che in questo discorso non volevo far entrare, io parlo della libreria, dove è molto più facile (passeggiando nel centro di grandi città, oppure nelle gallerie dei centri commerciali) che ci entri gente, visto che poi quelle pensate come megastore vendono anche dvd, oggettistica ecc.
        Poi sono d'accordo che in Italia chi legge è la minoranza della popolazione, i lettori di narrativa sono una nicchia ecc, ma se quelli di questa nicchia che leggono solo libri incocciassero in un fumetto mentre sono in libreria, e lo trovassero ad un prezzo ragionevole, potrebbero essere tentati di esplorare anche questo medium.
        Certo che la tiratura è inferiore ad un prodotto da edicola, certo che questo influisce sul prezzo. Ma in questo modo abbiamo sì un albo che ci regala un'ottima storia a 3 euro e mezzo, ma fra 2 settimane già non c'è più, se non col servizio arretrati o in alcune fumetterie, ma allora siamo punto e a capo.
        Il problema, a mio parere, è che ci sono troppi fumetti popolari di qualità (anche su "Topolino", specie ultimamente) che restano in edicola per un arco limitato di tempo per poi sparire.

        Per cui due scenari per me, lettore abituale de "le storie": pagare ogni mese 10 euro per leggere ciò che prima potevo leggere con un terzo della spesa. Oppure l'editore, decide di diminuire la frequenza e quindi ne esce uno ogni 3 o 6 mesi, così mi devo accontentare di spendere lo stesso ma leggere meno! E tutto questo per cosa? Per promuovere il fumetto presso un popolo di cabrones che ascolta mengoni e i modà? No grazie! :P
        Be', è chiaro che in questo tipo di ragionamenti ognuno sceglie quello che ritiene il bene maggiore. E quello dell'avere un prodotto molto buono a quel prezzo è sicuramente una discriminante importante. Ma ci dev'essere un modo per far sopravvivere una cosa come L'Ultima Avventura di Artibani o Il Lato Oscuro della Luna più di un mese. Forse la soluzione è quella già intrapresa: una ristampa futura per il circuito librario, che faccia sopravvivere le storie che compaiono momentaneamente in edicola. La Disney l'ha fatto con Novecento (e con Dracula, per quanto sia sempre per l'edicola la ristampa :( ), la Bonelli lo farà con Mater Morbi, la storia di Recchioni pubblicata qualche anno fa sul mensile di Dylan Dog, che verrà ristampata da BAO in versione deluxe. E' questo il compromesso possibile a cui si può arrivare?

        Che poi anche il percorso inverso è ovviamente, cioè dalle fumetterie all'edicola, è altrettanto accidentato
        Che però si sta tentando: The Walking Dead in Italia era solo per fumetterie/librerie, e ora lo ristampano in economica per edicola. Stessa cosa la Panini ha fatto per Kick-Ass. E' chiaro comunque che quando azzardi passaggi del genere ti scontri con dinamiche di vendita e pubblico di riferimento assolutamente diversi.


        Sul fatto che la diffusione dei volumi da libreria sia positiva sono più che d'accordo: sono la dimostrazione della maturità artistica ormai raggiunta ormai e il riconoscimento "ufficiale" della sua assoluta dignità come medium (tra l'altro a questo in italia si è arrivati più tardi che altrove). Che sia anche "un modo per diffondere il fumetto presso la gente" invece ho qualche dubbio; a me pare al contrario che sia un modo che tende a rendere ancora più nicchia la nicchia separando nettamente l'appassionato (disposto a spendere anche tanto) e il lettore occasionale (che i fumetti li legge volentieri ma si fa più scrupoli quando c'è da tirar fuori il portafoglio), il quale in questo sistema tende ad allontanarsi dal fumetto.
        Questo è un ragionamento interessante.

        Certo sarebbe molto bello vedere l'equivalente dei tascabili per le graphic novel da libreria, ma la vedo difficile appunto per il loro rivolgersi ad un pubblico ristretto.
        È quello che auspicavo io, infatti, ma ovviamente capisco che il problema sia questo. Occorrerebbe qualcosa d'altro che nobiliti e diffonda il fumetto tanto da permettere alle case editrici di trovare vantaggioso fare versioni economiche da libreria di vari fumetti.


        Al momento la cosa che auspico maggiormente è che i due sistemi continuino a convivere parallelamente; per questo secondo me Bonelli merita un applauso, perché nonostante il sistema-edicola non sia attualmente, almeno a quanto si dice, il terreno più conveniente dove puntare continua comunque a investirci soldi ed energie per realizzarci prodotti di qualità.  

        Sicuramente la Bonelli merita un applauso, ma anche molto di più. Se non facesse quello che fa da decenni, probabilmente l'intero sistema fumettistico italiano non sarebbe sopravvissuto da anni.
        Lo fa con la forza della tradizione, con uno zoccolo duro amplissimo e con una buona gestione.
        E sicuramente la convivenza tra i 2 (3?) canali di vendita è quella auspicabile, magari con compenetrazioni come quelle che ho indicato sopra nei casi che le meritano.

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          Risposta #78: Giovedì 21 Feb 2013, 12:16:11
          la Bonelli lo farà con Mater Morbi, la storia di Recchioni pubblicata qualche anno fa sul mensile di Dylan Dog, che verrà ristampata da BAO in versione deluxe. E' questo il compromesso possibile a cui si può arrivare?
          Ogni volta che sento parlare di versioni deluxe comincio a grattarmi nervosamente e penso a quel fenomeno di manzoni (che ci aveva visto lungo) e alla sua merda d'artista ;D
          Comunque quella che oggi è quasi un'eccezione, cioè l'uscita in edicola, magari su rivista, e poi in libreria, fino a qualche anno fa (una decina?) era la regola.
          Poi le il formato rivista ha imboccato una crisi irrevrsibile (motivo? Boh, forse la gente era stufa delle storie spezzettate. O, più populisticamente, la crisi economica colpisce maggiormente quelli che frequentano l'edicola rispetto a quelli ce frequentano le librerie :P) e la separazione fra i due mondi è diventata più netta.

          Citazione
          Che però si sta tentando: The Walking Dead in Italia era solo per fumetterie/librerie, e ora lo ristampano in economica per edicola. Stessa cosa la Panini ha fatto per Kick-Ass
          Ci avevano provato, purtroppo, anche la play press e... la planeta forse?... e ancora ricordo con raccapriccio le versioni microscopiche delle tavole di sin city e v for vendetta! Avevo un mancamento ogni volta che le vedevo esposte ;D

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            Risposta #79: Giovedì 21 Feb 2013, 12:37:28

            Ci avevano provato, purtroppo, anche la play press e... la planeta forse?... e ancora ricordo con raccapriccio le versioni microscopiche delle tavole di sin city e v for vendetta! Avevo un mancamento ogni volta che le vedevo esposte ;D

            Bè, dai, io ai tempi ho letto per la prima volta Miller e Moore grazie a quelle edizioni economiche, anzi, di alcune storie non mi sono nemmeno più ricomprato il cartonato grosso e sono tuttora contento così ::)

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              Risposta #80: Giovedì 21 Feb 2013, 14:58:37
              anzi, di alcune storie non mi sono nemmeno più ricomprato il cartonato grosso e sono tuttora contento così ::)
              Vedete che è inutile cercare di avvicinare la gente alle librerie?

               ;D
              « Ultima modifica: Giovedì 21 Feb 2013, 14:58:54 da piccolobush »

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                Risposta #81: Giovedì 21 Feb 2013, 17:28:47
                Ma no, quello che fa la differenza sono i reali interessi di ogni lettore, e si decide caso per caso. Ad esempio del sin city di miller personalmente mi basta e avanza una edizione economica, mentre di Tintin o dei fumetti di Vittorio Giardino ho cercato di comprare tutti i cartonatoni da liberia che mi capitavano sotto mano, semplicemente perchè mi appassionano di più. Di preacher mi sono comprato un paio di numeri dell'edizione economica della play press, e poi visto che mi piaceva mi sono comprato il cofanetto mega-iper-patinato. E' logico che più è ampia l'offerta (in edicola come in libreria) più è facile scegliere come investire, comprando secondo i proprio interessi. Ma questo credo valga per i fumetti come per i set di pentole

                Edit: Tutto questo naturalmente ragionando da semplice lettore, ovvio che ha poco a che fare con quello di cui stavate discutendo sopra  :D
                « Ultima modifica: Giovedì 21 Feb 2013, 17:39:17 da bacci88 »

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                  Risposta #82: Giovedì 21 Feb 2013, 18:16:48
                  Ma no, quello che fa la differenza sono i reali interessi di ogni lettore, e si decide caso per caso
                  L'avevo capito, era per la battuta ;)
                  Anche io ho mi sono macchiato degli stessi crimini dopotutto: comprai sam pezzo e corto maltese dei tascabilizard ;D

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                    Risposta #83: Venerdì 22 Mar 2013, 22:40:07
                    A due mesi dalla scomparsa di morales esce il suo primo (e spero non ultimo) lavoro per le storie. Ho già manifestato più volte in passato l'apprezzamento per l'autore romano, dotato di un senso per la narrazione davvero maiuscolo. Questa storia non fa eccezione, il soggetto non è certo innovativo, eppure si legge tutta d'un fiato, come richiesto a una spy-story. E soprattutto morales riprende uno dei suoi personaggi che più mi avevano colpito (in realtà non è proprio lo stesso personaggio, semmai la stessa tipologia di personaggio), un inarrestabile killer (vedi albo omonimo di martin mystere) dall'aspetto di un innocuo vecchietto. Solo l'ultima tavola mi ha lasciato un po' perplesso, non so se mi è sfuggito qualcosa. Ma tanto lo rileggerò, perchè merita.
                    Non è l'albo migliore della serie probabilmente, ma di sicuro è una gran bella storia, che aumenta il rimpianto per la perdita di un autore dalle grandi capacità

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                    Kim Don-Ling
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                      Re: Le Storie
                      Risposta #84: Sabato 23 Mar 2013, 10:36:49
                      Non ho molto da aggiungere a quanto detto da piccolobush: questo n. 6 della collana è probabilmente inferiore a quelli che l'hanno preceduto, ma è comunque di ottimo livello e conferma, oltre che la validità dell'iniziativa, il talento narrativo posseduto da Paolo Morales.
                      L'avventura con la quale si congeda ripropone alcuni dei suoi elementi tipici, come appunto l'inarrestabile killer, ma soprattutto la sua straordinaria abilità come sceneggiatore, in grado di rendere intriganti soggetti che avrebbero potuto scadere nel banale.
                      "Intrigo a Berlino", nonostante qualche passaggio poco chiaro, è sicuramente una lettura appassionante e piacevole, ed è davvero un peccato sapere che ad essa non seguiranno più altre storie dell'autore romano.
                      "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

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                        Re: Le Storie
                        Risposta #85: Sabato 23 Mar 2013, 14:45:27
                        Mi aggiungo anche io tra i commentatori entusiasti di questo sesto numero delle storie. Ecco, per me finora è il secondo numero che ho delle storie, insieme al primo, quindi non posso dire come si piazza rispetto agli altri, ma ragionando in termini assoluti posso dire con convinzione che è una gran bella storia, scritta bene e disegnata egregiamente. Un "gioiellino" che merita davvero tutto il prezzo di copertina.  ;)

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                          Re: Le Storie
                          Risposta #86: Sabato 23 Mar 2013, 23:00:23
                          A due mesi dalla scomparsa di morales esce il suo primo (e spero non ultimo) lavoro per le storie. Ho già manifestato più volte in passato l'apprezzamento per l'autore romano, dotato di un senso per la narrazione davvero maiuscolo. Questa storia non fa eccezione, il soggetto non è certo innovativo, eppure si legge tutta d'un fiato, come richiesto a una spy-story. E soprattutto morales riprende uno dei suoi personaggi che più mi avevano colpito (in realtà non è proprio lo stesso personaggio, semmai la stessa tipologia di personaggio), un inarrestabile killer (vedi albo omonimo di martin mystere) dall'aspetto di un innocuo vecchietto. Solo l'ultima tavola mi ha lasciato un po' perplesso, non so se mi è sfuggito qualcosa. Ma tanto lo rileggerò, perchè merita.
                          Non è l'albo migliore della serie probabilmente, ma di sicuro è una gran bella storia, che aumenta il rimpianto per la perdita di un autore dalle grandi capacità

                          Io ho immaginato che loro sarebbero stati i nuovi obiettivi del killer, se lui non fosse morto, oppure, ancora meglio, che quelli dell'organizzazione osiride 2 (magari dei capi non ancora indagati, o che so io) sanno chi sono e dove stanno i due ragazzi ed andranno a pigliarli! Comunque questa storia è piaciuta molto anche a me, se riesco cercherò il martin mystere che citi, perché il personaggio del killer anzianotto è fenomenale.
                           :)
                          « Ultima modifica: Sabato 23 Mar 2013, 23:13:44 da bacci88 »

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                            Re: Le Storie
                            Risposta #87: Domenica 24 Mar 2013, 00:57:54
                            Io ho immaginato che loro sarebbero stati i nuovi obiettivi del killer, se lui non fosse morto, oppure, ancora meglio, che quelli dell'organizzazione osiride 2 (magari dei capi non ancora indagati, o che so io) sanno chi sono e dove stanno i due ragazzi ed andranno a pigliarli!
                            Io avevo anche pensato che lei fosse il nuovo killer e lui sempre la vittima, ma non quadra molto, forse la tua seconda versione è quella che suona meglio

                            Citazione
                            Comunque questa storia è piaciuta molto anche a me, se riesco cercherò il martin mystere che citi, perché il personaggio del killer anzianotto è fenomenale.
                             :)
                            In quel numero di mm, il 229, il killer era ancora più inesorabile, tipo il terminator 2! Una delle storie "recenti" di martin che mi sono più piaciute. tanto che appunto quel personaggio mi è rimasto impresso ;)
                            « Ultima modifica: Domenica 24 Mar 2013, 00:58:31 da piccolobush »

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                              Re: Le Storie
                              Risposta #88: Domenica 24 Mar 2013, 01:06:06
                              Scusate l'OT, Piccolobush, ho visto sul sito Bonelli che quel numero di mm è legato al precedente, il 228 Furia omicida, è corretto? :)
                              « Ultima modifica: Domenica 24 Mar 2013, 01:09:41 da bacci88 »

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                                Re: Le Storie
                                Risposta #89: Domenica 24 Mar 2013, 12:08:59
                                Scusate l'OT, Piccolobush, ho visto sul sito Bonelli che quel numero di mm è legato al precedente, il 228 Furia omicida, è corretto? :)
                                Oh, yes! Prima e seconda parte ;) Se non mi sbaglio era il periodo in cui castelli decise di fare a meno (problemi di vendite suppongo) della tradizionale frammentazione bonelliana, cioè inizio a metà di un albo e fine a metà di un altro albo, tot numeri dopo. Per cui o albi autoconclusivi o storie su due albi completi, senza più monconi di altre storie

                                 

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