Dopo quasi 20 anni ho trovato e letto il terzo
remake di questa storia seminale e pionieristica, quello per un albo non disneyano, ovvero
Woody Woodpecker #76 (giugno 1963). Ma non so ancora in quale albo italiano di Picchiarello fu tradotta, dato che ai tempi della
Grande dinastia Boschi e Becattini non diedero ulteriori dati. In futuro aggiornerò i dati che ho io, se mai mi capiterà sotto mano quest'albo italiano: vorrei vedere, infatti, come procedette la gestione del nome di questo personaggio (credo che fu tradotto letteralmente, "Becco giallo").
Nel mio sito l'ho schedata come fosse una disneyana atipica, perché Yellow Beak effettivamente vi ricompare ed è spavaldo, incurante di trovarsi "fuori casa". Vi pubblico anche qui quello che ho scritto lì (
https://disneycomicguide.wordpress.com/extra-il-tesoro-di-gamba-di-gesso-%c2%bd-1963/):
Picchiarello [Woody Woodpecker in originale] ha rilevato una taverna presso il porto e va alla grande, tollerando benevolmente le numerose storie dei marinai a riposo su tesori pirata nascosti nel circondario, di cui professano l’autenticità delle relative mappe. Fino a che, una notte, mentre gli fanno visita i due nipotini, capita presso di loro un pappagallo parlante, Becco Giallo [Yellow Beak], che possiede una mappa del tesoro più credibile del solito ed è tallonato da un bieco marinaio. La combriccola si imbarca così per la presunta grotta del tesoro di Gamba-di-gesso [Terrible Teach]. Anche solo dalla descrizione, l’appassionato non può non riconoscervi la trama della pionieristica
Paperino e l’oro del pirata (
1942), la prima storia americana di Paperino per i
comic books, scritta da Bob Karp a partire da un cortometraggio animato mai realizzato e disegnata a quattro mani da Jack Hannah e Carl Barks. Qui John Carey (anche disegnatore disneyano proprio a partire dai primi anni ’60, poi all’opera su quasi 30 storie delle Giovani Marmotte e assiduo illustratore di Emy Ely Evy, nipotine di Paperina) si ritrova lo
script di 20 anni prima notevolmente compresso e con semplificazioni che rendono l’intera faccenda più incredibile, ma c’è una sorpresa finale che probabilmente è più godibile da chi conosce a menadito l’antica avventura e i rifacimenti ancor disneyani che erano già più di uno. Spiccia, con un tempo del racconto che quasi coincide con quello di lettura. Becco Giallo/Bacicin ritorna (una cosa sorprendente), al posto di Gambadilegno c’è invece un essere umano dai tratti spigolosi. Il picchio antropomorfo Woody Woodpecker, nato negli studi d’animazione di Walter Lantz nel 1940, nel ’63 aveva alle spalle già una ragguardevole carriera nei fumetti (i due nipotini qui protagonisti erano nati una decina d’anni prima negli albi). L’albo americano d’esordio della storia è targato Gold Key, questa stampava per la Western Publishing, responsabile anche degli albi a fumetti con personaggi disneyani.