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Zio Paperone e il demone del gioco

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Gongoro
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PolliceSu

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PolliceSu
    Zio Paperone e il demone del gioco
    Mercoledì 6 Nov 2013, 22:13:58
    Storia realizzata nel 1974 da Marconi e Scala:
     http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++984-B
    Per la prima volta Paperinik  compare in un'avventura non sceneggiata da Martina, dove non è protagonista, come si vede anche dal titolo, ma ha comunque un ruolo risolutore.
    Rockerduck e Brigitta si alleano, pur con diversi fini, per far diventare Paperone ossessionato dal gioco d'azzardo e abbastanza sorprendentemente ci riescono. Il pentimento di Brigitta parrebbe tardivo, ma Paperinik riesce a guarire Paperone e a punire Rockerduck, addirittura con l'aiuto di Gastone.
    Stranamente Paperinik finisce per mettere in cattiva luce anche il proprio alter ego e così Paperino deve indossare di nuovo il costume per godere anche lui del lieto fine.
    Un Marconi all'inizio della carriera riesce a creare una storia coinvolgente, dove spiccano i dialoghi iniziali tra Brigitta e Rockerduck, oltre alla trasformazione subita da Paperone. Alla fine il vecchio papero si rivela anche insolitamente galante verso Brigitta, nonostante tutto.
    Da notare che un personaggio mai usato da Martina è proprio Brigitta, che ha così l'occasione di interagire per la prima volta con Paperinik.

      Re: Zio Paperone e il demone del gioco
      Risposta #1: Giovedì 7 Nov 2013, 01:40:12
      Storia carina di cui ricordo sempre volentieri il bellissimo scambio di battute all inizio tra Rock e Brigitta  :D

      Cito dal 3d delle frasi migliori :

      B : " Quel papero non è umano "

      R : " E' una macchina per far soldi "

      B : " Figlio di zecca di stato "

      R : " Fratello di filigrana "

      B : " Un muro d oro "

      R : " Senza un incrinatura ove far breccia "

      Mi cappotto ogni volta :D :D
      « Ultima modifica: Giovedì 7 Nov 2013, 01:40:32 da moggiopoli »

        Re: Zio Paperone e il demone del gioco
        Risposta #2: Venerdì 15 Nov 2013, 11:57:42
        Il grande mito quadro papero globale contempla personaggi a 360 gradi dunque anche una collaborazione tra Brigitta è Rockerduck è fattibile, spinta ed invocata come sottolinea lo scambio di battute iniziale da voi ben commentato. Brigitta ha collaborato anche con Amelia, ed anche costei come Rockerduck si è dimostrata una terribile peperina. Ma cosa non fa fare la passione a Brigitta ? Vediamo come un elemento del mito quadro si incastra ad un altro (mi ricollego a quanto detto in ‘Paperino e le usanze gentili’) a fare un insieme che indubbiamente esprime sentimenti forti e reali, non solo innocue e divertenti bambinate.
        In questa storia sono – nel magico fluire del divertimento - abilmente mostrati gli eccessi in cui si incorre con la mania del gioco (tema quanto mai attuale) ed ogni personaggio col suo modo di essere sa contribuirvi, notiamo in particolare Gastone (altro allaccio a ‘Paperino e le usanze gentili’),  Paperinik in inusuale – ma perfettamente funzionale -  veste non protagonista, Paperino grande escluso dal suo alter ego. Come in un gioco di incessanti incastri, Gastone è anche protagonista dell’ottima ed impegnativa storia iniziale di questo stesso Topolino ‘Gastone e il chiodo paperingio’ . Un sintomo della raggiunta maturità caratteriale di ogni papero: tra l’altro, il cuginastro era già stato protagonista nel titolo ben otto anni prima, nel 1966, nell’esilarante ‘Gastone e l’oroscopo sbagliato’.

        Riconciliante ballo finale, con  gioco di esclusioni strepitoso che trascende ogni amarezza.

        'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
        'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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        Tacitus I
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          Re: Zio Paperone e il demone del gioco
          Risposta #3: Lunedì 18 Nov 2013, 13:20:38
          la storia in se è innovativa e fuori dagli schemi e molte battute sono esilaranti,ma trovo che certe conversazioni tra i personaggi siano un po'forzate e tirate per le lunghe

          Nella cultura esiste sempre un futuro

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          Gancio
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            Re: Zio Paperone e il demone del gioco
            Risposta #4: Lunedì 18 Nov 2013, 17:41:13
            Bella storia, molto divertente oltre chè dall'indubbio significato morale.

            Certo, la collaborazione tra Brigitta e Rockerduck introduce un elemento di novità, ma è pur vero che non è la prima volta che si verificano simili incroci tra personaggi "buoni" e "cattivi".
            Certo la passione di Brigitta è forte, molto forte, perchè la spinge ad un'azione che risulta molto più deplorevole che non Rockerduck, il quale è personaggio che si muove spesso ai limiti della legalità.

            E' importante l'insegnamento che la storia reca in sè, sugli infidi pericoli del gioco d'azzardo, argomento quanto mai attuale in tempi come i nostri in cui le pubblicità ti dicono "gioca senza esagerare", ma con un sottinteso del tipo "però gioca, eh! che allo stato servono soldi!!".

            Tritumbani fritti!

              Re: Zio Paperone e il demone del gioco
              Risposta #5: Lunedì 18 Nov 2013, 20:25:13

               non è la prima volta che si verificano simili incroci tra personaggi "buoni" e "cattivi".


              e ciò è del tutto naturale data l'estrema completezza ed umanità dei paperi. Sebbene un necessario spartiacque teorico esista, non troviamo nel loro universo personaggi principali buoni o cattivi tutti d'un pezzo : i fondamentali Paperino e Paperone innanzitutto, e gli stessi cattivi principali, i Bassotti, sempre simpatici ed al verde. Come non tifare qualche volta per loro nella lotta (di classe ?) per estorcere denaro al papero miliardario ('tu vecchiaccio che non lo godrai mai')  :D. I nipotini sono quelli che potremmo definire i più buoni della compagnia, eppure anche loro in diverse storie mentono agli zii e si comportano scorrettamente.
              Parlando in senso figurato mi viene da dire che se lo spartiacque tra buoni e cattivi a Topolinia è una barriera fissa, a Paperopoli è una saracinesca regolabile.
              'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
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              Samu
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                Re:Zio Paperone e il demone del gioco
                Risposta #6: Domenica 21 Gen 2024, 17:13:10
                Splendida storia targata Marconi/Scala di cui proprio quest'anno ricorre il 50° anniversario dalla prima pubblicazione sulle pagine del libretto.
                La sceneggiatura di Massimo Marconi intriga e coinvolge il lettore in quello che per lo Zio Paperone rappresenta un vero e proprio incubo, tanto gli risulta arduo riuscire a disincagliarsi dalle soffocanti mani rapaci del "demone del gioco" che lo hanno ormai avviluppato, fiaccandolo psicologicamente e ponendolo in una condizione di dipendenza dall'ambiente ludico.

                Gli interpreti della storia sono figure vivide e tridimensionali, capaci di farsi tentare dalla prospettiva di aprire uno squarcio nella dura scorza dell'arcigno De' Paperoni (come Brigitta e Rockerduck, i quali danno vita ad un insolito sodalizio contro il loro "bersaglio'' comune) ma dalle reazioni opposte nel momento in cui il "gioco" si spinge troppo in là nell'intento di provare psicologicamente il vecchio cilindro.
                Decisamente umana risulta la figura di quest'ultimo, il quale comincia a darsi al gioco d'azzardo a partire da un episodio che ritiene fortuito e perciò circostanziato ma che, pian piano, si ritroverà impossibilitato a rinunciare a quell'ambiente di perdizione nel quale rischia seriamente di lasciare tutti i suoi averi faticosamente accumulati in una vita intera di onesto e duro lavoro.

                Bellissima, nell'ottica della delineazione psicologica del personaggio, la scena in cui lo Zione si rende conto di quanto abbia esagerato nello scacciare via malamente il nipote preoccupato per lui, conscio di quanto il vizio del gioco gli stia facendo perdere il senno eppure consapevole al contempo della propria fragilità, la quale gli impedisce di uscire dalla nefasta spirale in cui è purtroppo piombato.
                Molto suggestiva anche la sequenza dell'incubo nel quale egli rivive, in un amalgama che non riesce a discernere se sia realistico o frutto di una sua esperienza onirica, lo spettro del suo fallimento ludico per cui ogni tentativo di risollevarsi e di accattivarsi la buona sorte risulta vano.

                Marconi struttura dunque una trama solida, pregna di significato per il valore etico che la caratterizza (veicolato in maniera abile e ben innestato nell'evoluzione del racconto) e nella quale ciascun personaggio risulta centrato nella propria personalità, sapientemente mosso in una regia che inscena delle dinamiche relazionali vivide e tridimensionali tra gli interpreti in prima linea.
                Molto gustosi poi e ben studiati gli accesi dialoghi che intercorrono tra i personaggi, dallo scambio di battute iniziali tra Brigitta e Rockerduck ai vari confronti che vedono protagonista lo Zio Paperone insieme ai personaggi con i quali interagisce nel corso della vicenda.

                Ottimo risulta, infine, l'innesto nel racconto di Paperinik, la cui furbizia e la cui sapiente regia del piano dà lui orchestrato dona al magnate paperopolese una concreta possibilità di rendersi conto di come sia nefasto l'infido ambiente dal quale non riesce più a staccarsi e che manovra sagacemente l'operazione di recupero del suo capitale, dando una spallata definitiva a quel morboso "demone del gioco'' che (opportunamente pilotato) ha provocato una ben visibile increspatura nella dura scorza del papero più ricco del mondo.
                « Ultima modifica: Domenica 21 Gen 2024, 17:16:37 da Samu »

                 

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