Commento ora la storia
Zio Paperone e l'isola di "Nessuno", disegnata da Giovan Battista Carpi nel 1970 per lo Studio Disney e pubblicata solo due anni dopo su un Almanacco Topolino (il n. 186, acquistato proprio qualche giorno fa):
Le prime tavole mostrano i soliti Bassotti mettere in atto uno dei loro sporchi piani: a bordo di un elicottero, buttano per tutta la città delle strane pasticche (esteriormente, sembra quasi naftalina) impregnate della pozione del dottor Nessuno, le quali hanno il potere di avvolgere le vittime nelle più fragorose risate, e di mandarle in uno stato di totale incoscienza; in questo modo, loro possono "lavorare" indisturbati. Dopo aver terminato quella che chiamano "prova generale", i tre si dirigono verso il deposito di Paperone, che nel frattempo sta tornando da un viaggio con i nipoti. Questi ultimi sono preoccupati per le sorti del deposito incustodito, ma lo zio ricorda loro che ha ingaggiato delle guardie fidate: manco a farlo apposta, in quel momento alla radio viene data la notizia della strage bassottesca. Il riccastro si agita subito e dopo una corsa con la sua auto arriva al deposito e trova le sue guardie in preda ad una crisi di riso: stessa cosa per il commissario della polizia, che tuttavia si sveglia dopo poco.
Più tardi, i Bassotti, dalla loro catapecchia, ascoltano alla tv la testimonianza di Paperone, che sembra accennare ad una camera blindata nel parco di Paperopoli. Subito i Bassotti si dirigono lì, ansiosi di mettervi sopra le mani, e dopo essere scampati a tutte le trappole della cassaforte, riescono a prendere tutto il denaro, propinando le pasticche esilaranti a Paperone. Dopo un attimo questo riprende conoscenza e, con Paperino al volante della limousine e i nipoti a bordo, si reca sulle tracce dei ladri.
Questi si stanno dirigendo all'aeroporto, dove li aspetta un curioso velivolo con l'aspetto del loro volto. Di tutta risposta, i paperi salgono a bordo di un aereo di proprietà paperonesca: inizia l'inseguimento, che si conclude ben presto, con l'arrivo di tutti su un'isola misteriosa, sulla quale i Bassotti hanno stabilito la loro base. Con loro in affari c'è il diabolico dottor Nessuno (Doctor Nowhere, citato nella prima tavola e titolare della versione originale), che riceve Paperino e parenti: inizialmente il professore rifiuta ogni accordo con loro, ma poi Paperone organizza un matrimonio fra Paperino e la figlia grassona di Nessuno, e quindi ricevono una calda ospitalità. Gli unici a rendersi conto del pericolo sono i nipotini: sul loro manuale, scoprono che gli indigeni sono sotto l'effetto della pozione e quindi non possono ribellarsi; l'unico antidoto è il profumo dei fiori dell'edera speronia. Qui, Quo, Qua allora si dirigono nel rifugio dei malandrini e ne rubano qualche cespuglio, giusto in tempo per fermare la cerimonia del matrimonio. Ora gli autoctoni si ribellano ai Bassotti e li mettono alle strette: il meno invidiabile è il povero 176-761 che dovrà sposare la figlia di Nessuno (prima promessa al nostro Paperino). I paperi ne approfittano per tagliare la corda con l'aereo dei Bassotti e Paperone si riprende il maltolto.
La storia si sviluppa su 19 tavole del formato 4x1, ovvero circa 25 di quello normale, forse troppo poche per un'avventura così tanto sviluppata e ricca di avvenimenti. In effetti, pur essendo godibile, tutta l'azione della storia sembra un po' velocizzata, come se l'autore avesse dovuto ridurre tutti i fatti a un totale di vignette deciso precedentemente. Autore di fatto sconosciuto, così come in molte storie dell'omonima produzione, ma secondo me riconducibile al prolifico Carl Fallberg, che pure nello stesso periodo realizzò molte avventure di stampo simile.
Niente da dire invece sui disegni di Carpi, assolutamente perfetti, privi di sbavature, sproporzioni o dimenticanze. L'insieme grafico è, come al solito per quanto concerne i suoi disegni negli anni '70/'80, molto cartoonesco, a partire dall'elicottero iniziale dei Bassotti, ricco di particolari simpatici e stravaganti, e il velivolo dei malandrini, che, come già detto, ha sulla parte davanti l'aspetto di un Bassotto (un altro aereo bassottesco era già apparso nella ciminiana "Paperino e le trombe di Gerico"). I paperi sono dinamici e slanciati, mentre forse i Bassotti sono un po' troppo magrolini (caratteristica accentuata sembre di più nel corso degli anni dagli autori nostrani, fino ad arrivare ad estremizzazioni tutto sommato inguardabili come quelle di "Ultraheroes"). Il commissario di polizia non è Basettoni (solito ad apparire, nelle storie dello Studio di quel periodo, anche nelle storie papere) ma un tizio anonimo e più magro con i baffetti (si intravede anche un agente grassone).
La storia ha qualche probabilità di essere riproposta nella controversa testata "Disney Anni d'Oro", che più di una volta ha ripescato storie degli anni '70 da vecchi Almanacco Topolino. Boh, chi vivrà vedrà!
.... a proposito, chi possiede la storia?