Dopo un po' di tempo sono riuscito a recuperare i due numeri di Topolino libretto che contenevano questa magnifica storia (3070 e 3071 in versione variant).
Ho preferito recuperare questi due numeri poiché non ero stato attirato dalla versione Deluxe. Non mi ha mai impressionato, dal primo contatto, poiché io non sono un cultore del bianco e nero. O meglio non mi pareva giusto non apprezzare a pieno la stupenda opera, nell'utilizzo dei colori, fatta in queste tavole.
Il bello di questa storia sta proprio nelle ambientazioni che contribuiscono, in modo forte, alla suspence vissuta dal lettore. Ogni tavola è un'opera che contiene mille particolari che, ad ogni sguardo, possono essere riscoperti anche alle letture seguenti della storia.
È stato fatto un grande lavoro nell'amalgamare i personaggi Disney con le ambientazioni "lugubri" proprie della storia originale. La desolazione dei vicoli raffigurata in alcune vignette, il disordine presente nello studio del dottor Ratkyll e la metamorfosi a cui viene sottoposto il corpo, dopo aver assunto la pozione, sono sinonimi dello studio e della maestria con cui è stata "affrescata" ogni singola tavola.
Anche se la parte grafica, a mio parere, fa la parte del leone, anche la storia è stata costruita in modo molto particolareggiato.
Innanzitutto l'uso dei personaggi è stato ampiamente azzeccato: Topolino con il suo consueto spirito di ricercare la verità ed il buono in ogni cosa; Archimede come sempre ossessionato dalla scienza e dalle sue applicazioni nella vita di ogni giorno; Pippo che mai come questa volta (forse solo in on the road) trasforma il suo carattere e la sua indole mansueta per aiutare l'amico di mille battaglie in difficoltà.
Ma i personaggi che, anche se con ruoli da comprimari, mi hanno sorpreso e stupito (per il "taglio" con cui sono stati raccontati) sono Paperino e Paperoga.
Paperino (alias Mr. Hyde) è stato costruito come un personaggio davvero diabolico e con delle espressioni che potevano creare realmente timore (vedi ultima tavola della prima puntata dove lui sovrasta la città con un ghigno satanico).
Paperoga invece esce dalla sua solita "sana stupidità" per lasciare spazio ad un personaggio che, benché sembri comunque disilluso ed a volte fuori luogo, fornisce al suo capo Pippo degli spunti di riflessione arguti e ficcanti.
Alla fine il mio giudizio su questa storia è ampiamente positivo e, a parer mio, si colloca tra i capolavori disneany del nuovo millennio.