Esattamente! Ma la differenza non è affatto quantitativa e tantomeno qualitativa: le due saghe hanno obbiettivi diversi ed evidentemente Pezzin non sentiva il bisogno (e, giustamente nemmeno il diritto) di porre dei paletti alla vita di Topolino come ha fatto Don con Zio Paperone.
vabbè, non riesco a spiegarmi allora, sarà un mio limite..
qualcuno prima aveva mai avanzato l'ipotesi di narrare la vita del padre di topolino e di contestualizzarla storicamente? no. pezzin lo ha fatto, meno invasivo del rosa, e siamo d'accordo, ma l ha fatto. e , ripeto, è un piccolo passo verso la direzione "implosiva" di don rosa e la sua saga.
"quantitativamente" minore, ma della stessa qualità come tipo d'operazione
non credo sia una mia opinione, credo sia un dato di fatto, quindi non lo ripeterò +..
Pezzin ti sembra diverso perchè:
1) è stato + soft
2) usa un linguaggio a cui noi lettori disney italiani siamo + avvezzi, meno di rottura di quello di Rosa, + tradizionale
3)mmm, non so trovare un terzo motivo!!
poi insomma, sulla storia che altri autori hanno approfondito in maniera "giustoa" a altri lo facciano in maniera "sbagliata", snaturando i personaggi!
mi sembra una critica miope, e per dimostrartelo ti faccio un esempio storico.
Immagina di essere un lettore di Paperino di Taliaferro degli anni 40 ok?
ad un certo punto leggi la prima storia di Barks con zio Paperone, in cui entra un personaggio tetro e anche un po' stronzo come il primo ZP.. immagina poi di leggere le storie successive di taglio avventuroso.. si è perso per strada il Donald + semplice di taliaferro, e piano piano si è fatto strada un altro donald e un altro mondo..
forse se tu fossi stato un lettore degli anni 40 avresti gridato allo "snaturamento", e a dar retta a te non si sarebbe evoluto nessun universo!
invece i lettori accettarono di buon grado il cambiamento e lo "snaturamento ", e i risultati si vedono ancora oggi fortunatamente!
personaggi come quelli disney, che hanno attraversato i decenni, per continuare a vivere devono evolversi, a volte anche in maniera apparantemente shoccante! questa fase è una fase che ha investito tutti i personaggi storici del fumetto, ha investito quelli disney + di una volta, e non credo che in fondo quella di Rosa sia cosi traumatica come svolta!
Tornando agli autori che tu sostieni abbiano approfondito Topolino psicologicamente, beh, ti dico la mia:
Gottfredson ha fatto evolvere il personaggio di Topolino nei fumetti, in qualche modo è il suo padre + autentico, ma di sicuro non lo ha approfondito psicologicamente, lo ha semplicemente rafforzato narrativamente e delineatone il carattere (che poi altri snatureranno, stavolta ne sono convinto davvero, in peggio!)
Scarpa ha fatto grandi storie col topo, ha rinnovato la vena umoristica del personaggio, dei suoi comprimari e antagonisti. E' stato forse l'autore + fedele all'archetipo originario di Gottfredson, ma nemmeno qui mi pare si possa parlare di introspezione psicologica, almeno non mi viene in mente dalle storie che ho letto. Semmai Scarpa approfondì Zio Paperone talvolta, penso alle lenticche di Babilonia, ma anche in altre occasioni + sporadiche..
Faraci è un autore preparato, che conosce bene il cinema di genere, ed ha rinnovato la narrazione di Topolinia, rinnovando ancora una volta la narrazione, di taglio cinematografico, dando un nuovo spessore ai cattivi, rendendo Topolino più simpatico. Si mantiene nella stessa scia che da Gottfredson passa a Scarpa, ma come psicollogia mi pare abbia approfondito + quella del vecchio Pietro che non quella di Mickey. L'operazione MM non ha funzionato perchè era un operazione furbetta! Per approfondire psicologicamente il Topo, hanno creato in esso un trauma,e non potendo ammazzare nessuno lo hanno esiliato in un altra città senza la possibilità di tornare (espediente narrativo debolissimo tralaltro!).. Insomma, non puoi mettere un personaggio di punto in bianco in un altro mondo per creare introspezione! Di fatto è come se fosse un altro personaggio, e onestamente non posso vedere Topolino in assenza di Pippo, elemento necessario a mio parere! Quelle storie inoltre erano troppo ammiccanti, mi dava un po fastidio questa atmosfera da film hard boiled a tutti i costi.. insomma, non ci siamo..
Su Casty, mea culpa, non posso pronunciarmi in quanto non conosco. Sarei lieto di apprezzarne qualche storia, che magari mi smentirebbe..
Insomma, Gli autori sopra sono indiscutibilmente grandi, ma c'è un passo ancora da fare col Topo, e però è difficile, lo riconosco, proprio per la natura del personaggio, che non pare avere lati oscuri.. a differenza di Scrooge, del quale si è potuto raccontarne la storia e il perchè del suo cinismo, o dello stesso Donald, frustrato che ogni tanto si prende le sue rivincite.. Senza contare il complicato intreccio familiare, cosa che manca dai topi (anche se mi pare che proprio Gottfredson e Scarpa avevano creato dei parenti...)