Topolino e il tesoro della MayflowerMalgrado l'intento sia (come apertamente dichiarato nella prima didascalia) ripercorrere la storia degli Stati Uniti, la saga non parte, come sarebbe logico aspettarsi, da Colombo, ma da un secolo dopo le vicende del celebre navigatore.
Il fulcro della puntata è la partenza della Mayflower (leggendo il titolo ero convinto che l'episodio si ambientasse interamente a bordo), dunque in questo caso si guardano da vicino gli eventi storici, mentre in seguito resteranno di solito sullo sfondo. Leggendo ho appreso che i padri pellegrini hanno intrapreso quel viaggio perchè perseguitati (immagino per motivi religiosi, vista l'epoca). Tuttavia qualcosa non torna perchè gli olandesi sono tradizionalmente protestanti, così come gli inglesi (tecnicamente anglicani, ma in pratica credo che le differenze siano minime).
Il fumetto è costituito da una trama semplice ma funzionante, che ha il pregio di presentare le guardie in combutta con i banditi. I personaggi sono usati bene, in particolare spicca il ruolo simpatico e non scontato assegnato a Pippo.
Topolino e i trafficanti di BostonQuesta per me è una delle vette della serie.
Dalla precedente avventura sono passati quasi 100 anni, un salto temporale anomalo, in quanto da ora in avanti si procederà di al massimo pochi decenni alla volta.
I coloni, tra i quali Topolino, cominciano a non sopportare le ingerenze del governo inglese e li vediamo con problemi economici non indifferenti. Pezzin dipinge un Topolino preoccupato ma volto anche all'azione, notevole nella lotta nella fabbrica clandestina che termina in un incendio.
Inoltre è incredibile quanto l'argomento trattato sia attuale: immigrati senza diritti civili e costretti a lavorare in nero con paghe da fame, sfruttati da un ricco che ne approfitta per incrementare le proprie sostanze. Sembra veramente un'idea narrativa concepita in questi giorni.
Sia il tema che la situazione storica vengono raccontati con naturalezza e anche il finale, il quale avrebbe potuto facilmente risultare propagandistico, avviene in modo spontaneo e convincente.
Un appunto sui nomi: simpatico Birban, ma
Beniamino Franklin non si può proprio sentire.
Topolino e il grande cieloQuesto episodio è ragguardevole per diversi punti.
Innanzitutto mentre leggevo credevo che alla fine Topolino avrebbe trovato il resto della spedizione (per poi magari decidere di abbandonarla definitivamente).
Poi mi ha colpito la scena in cui Topolino viene trovato disperso nella neve da un indiano.
Infine si apprezza la veridicità storica:
gli europei hanno potuto conquistare i territori occidentali anche perchè vi hanno trovato i nativi in rivalità fra loro. E credo che alcun di loro si siano effettivamente alleati con gli invasori.
Un'altra cosa che ha sbugiardato le mie previsioni:
quando Pippo perde i sensi, ero straconvinto che fingesse per vedere come Topolino se la sarebbe cavata da solo.
Inoltre è la prima volta, probabilmente non solo all'interno della serie ma in assoluto, che Pippo interpreta la parte di maestro di Topolino.
Buona anche la gag conclusiva: magari non originalissima, ma l'ho gradita.
Beniamino o Benjamin che sia... purché Franklin
Hai ragione; ho corretto