Papersera.net

Direi che Paperino in: Il milione, ristampata sull'ultimo PM, può entrare di diritto nella cronologia, in quanto parodia della commedia "Le Million" di René Clair (indicazione inseribile anche nell'inducks al posto del "?").

Grazie per la segnalazione. Elenco aggiornato.

Pap, direi che devi inserire di diritto nell'elenco QuackLight - Vampiri Fascinosi a Paperopoli (Gagnor/Cavazzano), del 2010, parodia di Twilight di Stephenie Meyer.

Pap, direi che devi inserire di diritto nell'elenco QuackLight - Vampiri Fascinosi a Paperopoli (Gagnor/Cavazzano), del 2010, parodia di Twilight di Stephenie Meyer.

Fatto.

Direi che Paperino in: Il milione, ristampata sull'ultimo PM, può entrare di diritto nella cronologia, in quanto parodia della commedia "Le Million" di René Clair (indicazione inseribile anche nell'inducks al posto del "?").

Mi sembrava di aver letto qualcosa del genere (dell'originale, intendo) su Internet o su qualche enciclopedia o libro.

Visto che avevo ragione?  

Ad una prima occhiata mi sembra di poter dire che per Topolino e il pianeta Morgo si tratti certamente di una parodia (del film, se non altro).

Mentre "Il nome della mimosa" secondo me non lo è.

Mentre "Il nome della mimosa" secondo me non lo è.

Perchè: ha numerosissimi riferimenti all'originale, e la trama ruota intorno all'arrivo della delegazione avversaria e della sfida con quest'ultima, come nell'originale è centrale (anche se in realtà si avvale di reltivamente poche pagine) il dibattito tra Francescani e la delegazione di Bernardo Gui. Naturalmente la storia è epurata di tutte le parti più scabrose, numerose nel libro, e quindi può essere indebolita la somiglianza tra originale e parodia, ma secondo me la definizione di parodia c'è tutta!

Perchè: ha numerosissimi riferimenti all'originale, e la trama ruota intorno all'arrivo della delegazione avversaria e della sfida con quest'ultima, come nell'originale è centrale (anche se in realtà si avvale di reltivamente poche pagine) il dibattito tra Francescani e la delegazione di Bernardo Gui. Naturalmente la storia è epurata di tutte le parti più scabrose, numerose nel libro, e quindi può essere indebolita la somiglianza tra originale e parodia, ma secondo me la definizione di parodia c'è tutta!

Per carità, io sono il primo ad amare quelle parodie che non si limitano a ricalcare senza tanta fantasia gli originali, ma in questo caso credo che il riferimento sia piuttosto casuale...

(una bella storia del resto, ma secondo me non una parodia)

Per carità, io sono il primo ad amare quelle parodie che non si limitano a ricalcare senza tanta fantasia gli originali, ma in questo caso credo che il riferimento sia piuttosto casuale...

Casuale? A quanto ricordo, la trama del "Nome della mimosa" ruota intorno alla ricerca di un libro nascosto in un'antica istituzione, esattamente come nel "Nome della rosa" (e ritengo brillante l'idea di sostituire un "college" oxbridgiano al monastero di Eco). E' una parodia a tutti gli effetti. "Riferimento casuale" puo' essere ad esempio quello delle "ventimila beghe sotto i mari", dove a parte il titolo la storia non ha nulla in comune con il libro. Qui i contatti sono molti e chiaramente voluti.

Qui i contatti sono molti e chiaramente voluti.

Il titolo, il contesto giallo, dei passaggi segreti. Stop...

Pareri...

Il titolo, il contesto giallo, dei passaggi segreti. Stop...

Non ti basta? Mi sembra che i punti di contatto tra originale e parodia siano molto piu' forti che nel caso, tanto per fare un esempio, della "Paperopoli Liberata". Non capisco perche' non la vuoi accettare come parodia.

Non ti basta? Mi sembra che i punti di contatto tra originale e parodia siano molto piu' forti che nel caso, tanto per fare un esempio, dela"Paperopoli Liberata". Non capisco perche' non la vuoi accettare come parodia.

Non la voglio accettare è una parola forte, si fa per parlare.

Purtroppo non possiedo la Paperopoli liberata, per cui non posso continuare la discussione su questo punto. Però, sempre per parlare (non mi prendo tanto sul serio da esigere che un titolo venga rimosso da un elenco ), ti scrivo in due righe un soggetto:

Topolinia, presente. Città scossa da una misteriosa serie di scomparse prestigiose, tutte riconducibili a personalità della florida e concorrenziale industria delle bevande Topolinesi.
Topolino vi si trova coinvolto suo malgrado, e dopo aver seguito alcune piste false, tra cui quella di un antipatico imprenditore produttore di gassosa stranamente sfuggito al rapitore, scopre che le sparizioni erano orchestrate da un pazzo, discendente dell'antico possessore dell'area in cui sorgono le industrie e appassionato di strategia medievale, il quale aveva predisposto una fitta rete di passaggi segreti mai scoperti nel sottosuolo dell'area industriale. Lì il criminale cela i rapiti nella speranza di riimpossessarsi dei vecchi terreni di famiglia.
Titolo della storia: Topolino e il nome della Gassosa.

Punti di contatto: gli stessi. Ti sembra una parodia del nome della rosa?

ti scrivo in due righe un soggetto: []

Punti di contatto: gli stessi. Ti sembra una parodia del nome della rosa?

Nell'esempio che porti penso non avrei problemi a parlare di "riferimento casuale" (o meglio, di vaga ispirazione che non merita il nome di parodia). Pero' mi sembra che non sia cosi' calzante, per una serie di motivi: ad esempio il fatto che il medioevo viene introdotto in modo molto forzato ("appassionato di strategia medievale"), mentre nel "Nome della mimosa" anche se non c'e' (a quanto ricordo - non la rileggo da vari lustri), e' sostituito senza forzature da un altro periodo storico (lo stesso avviene in varie parodie accettate come tali: Paperiade, Capitan Fracassa, l'Inferno di Topolino e quello di Paperino, ...), cosi' come il monastero e' sostituito da un collegio (immagino per evitare di urtare sensibilita' religiose, ma questo mi sembra perfettamente ammissibile per una parodia: allo stesso modo, nelle versioni dei "Promessi Sposi" ne' Don Cicciondio ne Don Pippondio sono presentati come sacerdoti). E nella tua versione non compare alcun libro, mentre i segreti intellettuali di un antico volume sono fondamentali tanto nel romanzo di Eco che nella storia di Topolino. Poi, gli scacchi: in Eco si parla di questioni di teologia e affini, temi troppo delicati per una parodia Disney, che dunque qui vengono sostituiti con un argomento si' ludico, ma comunque molto "intellettuale" e "astruso", come e' appunto il gioco degli scacchi.
 
A questo punto direi che e' meglio da parte mia (nostra?) chiudere qui la discussione e aspettare che qualcun altro dica la sua in proposito (finora ha parlato solo il Doctor Einmug, che e' d'accordo nel definire "Il nome della mimosa" una parodia). Oppure, se vogliamo proseguirla noi due, mi sembra che dovremmo darci all'arduo compito di definire esattamente cos'e' una parodia, per stabilire una volta per tutte in base a quali criteri una storia abbia diritto o meno di entrare nella lista. Ma preferirei non cimentarmi in un tentativo tanto ambizioso .

Eheh... concordo che sia meglio non cimentarsi. Non ne ho le skill!

PS: e se anzichè cunicoli pseudo-medievali si celassero antiche sale massoniche degli albori coloniali pre-indipendenza? Ok, ok... la smetto.

Secondo me affidata a Casty (che dopo aver letto Topolino e il mondo di Tutor ma sopratutto Topolino e l'isola di Quandomai adoro!) uscirebbe una cosa spet-ta-co-la-re! da una nuova parodia del romanzo di Eco!! Intendiamoci, anche quella di Sarda era una "Signora Storia", ma secondo me Casty farebbe qualcosa di superiore!

Ricordo una storia intitolata tipo Le Avventure di Paperin Temucin. Era in due parti. Odorava di parodia ma non ne sono sicuro, leggendo la lista non l'ho trovata (forse mi è scappata). Qualcuno la ricorda??  :o