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non so se sia stata già segnalata (come parodia vera e propria o in dubbio) ma Baby sitter Bum Bum di Mastantuono/Intini, pubblicata sul Topolino 2442, in cui Bum Bum si traveste da donna ed inizia a lavorare come babysitter (come da titolo) per alcune famiglie, è simile o comunque sembra trarre ispirazione dal film (e dal libro) Mrs. Doubtfire

 

non so se sia stata già segnalata (come parodia vera e propria o in dubbio) ma Baby sitter Bum Bum di Mastantuono/Intini, pubblicata sul Topolino 2442, in cui Bum Bum si traveste da donna ed inizia a lavorare come babysitter (come da titolo) per alcune famiglie, è simile o comunque sembra trarre ispirazione dal film (e dal libro) Mrs. Doubtfire

E' vero, non ci avevo mai pensato.
Tuttavia non la considererei una parodia: entrambe si basano su un'idea simile, ma la trama differisce di molto. Infatti sia i motivi che spingono Bum Bum a travestirsi sia il modo in cui la trama si risolve sono ben diversi.

E' vero, non ci avevo mai pensato.
Tuttavia non la considererei una parodia: entrambe si basano su un'idea simile, ma la trama differisce di molto. Infatti sia i motivi che spingono Bum Bum a travestirsi sia il modo in cui la trama si risolve sono ben diversi.

si infatti potrebbe essere una falsa parodia o quantomeno dubbia; certo, anche se non fedele al 100% (senza voler riaprire il discorso dei post precedenti, dipende sempre da cosa intendiamo per "parodia"), mi è sembrata abbastanza vicina a Mrs. Doubtfire

 

Il fatto è che, sebbene l'idea sia simile, non ricordo nessuna scena o situazione comune alle opere. Anche se ammetto che non le rivedo entrambe da tempo e qualcosa può essermi sfuggito.

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Topolino in "Il nome della mimosa" (Sarda/Ubezio) Parodia de Il nome della rosa (U. Eco)

Questo mi lascia dubbioso. Ammetto di aver letto il romanzo diversi anni fa e di ricordarlo poco (prima o poi lo riprenderò in mano), tuttavia vedo pochissimi punti di contatto con la storia citata. Fra l'altro sono ambientati in epoche diverse così come in contesti differenti (l'uno in un monastero, l'altra in un college).
L'unico evento comune che noto è

Non so se è stata già discussa ma non la vedo in elenco: Archimede e il signor scherzo da Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Non si tratta solo dello spunto ma anche di elementi dello svolgimento.

Più che di una parodia direi trattarsi di rivisitazione/ispirazione, ma vorrei segnalare che secondo me Gambadilegno e il pensiero segreto, ristampata sull'ultimo BIG, è decisamente ispirata al film The Cell, con Jennifer Lopez.

Più che di una parodia direi trattarsi di rivisitazione/ispirazione, ma vorrei segnalare che secondo me Gambadilegno e il pensiero segreto, ristampata sull'ultimo BIG, è decisamente ispirata al film The Cell, con Jennifer Lopez.

Oddio! :o
Che filmaccio!
Ma non avevano niente di meglio da "parodiare"?
Se penso che una volta rivisitavano "the river of no return" (la magnifica preda) o "il pianeta proibito", mi viene un po sconforto sul fumetto moderno... o sul cinema. O su tutti e due. :(

Oddio! :o
Che filmaccio!
Ma non avevano niente di meglio da "parodiare"?
Se penso che una volta rivisitavano "the river of no return" (la magnifica preda) o "il pianeta proibito", mi viene un po sconforto sul fumetto moderno... o sul cinema. O su tutti e due. :(

Concordo con la tua opinione sul dimenticabilissimo film con la Lopez... ma quale sarebbe la parodia de "la magnifica preda"?

Concordo con la tua opinione sul dimenticabilissimo film con la Lopez... ma quale sarebbe la parodia de "la magnifica preda"?

Bè veramente, Barks aveva parodiato solo il titolo: "The swamp of no return" (ZP e la palude senza ritorno)... scritta ben 11 anni dopo il film ("the river of no return"), mi accorgo ora :o. Ma Barks, che amava fare il verso a film celebri, doveva riferirsi per forza a quello, non credo proprio possa essere un caso e non ci sono altri film con titoli simili.
D'altronde, forse 11 anni sono un record (magari in America l'avevano appena ridistribuito o passato in tivû? /), però anche ZP e le miniere di Re Salomone, che parodia sicuramente il famosissimo film con Deborah Kerr e Stewart Granger era comunque di 7 anni prima della storia di Barks.

Oddio! :o
Che filmaccio!
Ma non avevano niente di meglio da "parodiare"?
Se penso che una volta rivisitavano "the river of no return" (la magnifica preda) o "il pianeta proibito", mi viene un po sconforto sul fumetto moderno... o sul cinema. O su tutti e due. :(

Questo ragionamento è coerente in se stesso, ma si basa sul presupposto sbagliato (o comunque non necessariamente sempre giusto) dato dall'equazione "storia ispirata ad un film bello" = "storia bella".

Questo mi lascia dubbioso. Ammetto di aver letto il romanzo diversi anni fa e di ricordarlo poco (prima o poi lo riprenderò in mano), tuttavia vedo pochissimi punti di contatto con la storia citata. Fra l'altro sono ambientati in epoche diverse così come in contesti differenti (l'uno in un monastero, l'altra in un college).
L'unico evento comune che noto è

Spoiler: mostra

l'incendio finale.

Sì, Il Nome della Mimosa è proprio la parodia dichiarata de Il Nome della Rosa, nonostante quel che tu dici: uscì pubblicizzata come tale.
Un'altra epoca, il college invece del convento, ma la libreria c'è sempre... e poi, visto che andava a toccare questioni religiose, era meglio andarci piano, no?

Questo ragionamento è coerente in se stesso, ma si basa sul presupposto sbagliato (o comunque non necessariamente sempre giusto) dato dall'equazione "storia ispirata ad un film bello" = "storia bella".

Nient'affatto, questo lo supponi tu!
Intendevo soltanto che uno si sente ispirato a citare o rivisitare qualcosa di bello oppure, almeno, qualcosa di non bello, ma di molto famoso... Non è nemmeno che "la magnifica preda" sia proprio un capolavoro, anche se certo non è un filmaccio.
È abbastanza strano e... avvilente, invece, aver voglia di rivisitare un film brutto e per di più facilmente e felicemente dimenticato.

È abbastanza strano e... avvilente, invece, aver voglia di rivisitare un film brutto e per di più facilmente e felicemente dimenticato.

Ma una parodia permette proprio di farsi beffe degli aspetti stereotipati/ridicoli/inverosimili dell'opera di partenza. In questo senso, più quest'ultima è brutta più materiale di cui burlarsi offre.