Un fascicolo di 'distinzioni' il diciassettesimo dove, circa i vicini di Paperino, si parla di Anacleto ma anche di Jones mentre riguardo le sue papere, Donna Duck (il primo amore messicano) è considerata un 'prototipo' sul quale anni dopo sarà esteticamente modellata Paperina. In effetti è così e i due personaggi restano giustamente distinti e non erroneamente accomunati come altre volte si è fatto e detto: lo stesso Taliaferro, d'altronde, le faceva tranquillamente incontrare nelle strisce quotidiane, mettendo in crisi il povero Donald.
Donna e Daisy (che altri, al contrario, hanno ipotizzato potessero essere sorelle, con Emy, Ely ed Evy figlie di Donna: però le tre nipotine non mi sembrano tanto 'chicas') si incontravano anche in quella deliziosa casetta che è arrivata nel numero odierno, forse l'edificio meglio realizzato fino ad oggi (Deposito a parte).
Nel fascicolo dettagliatissimi gli interni, ripresi dal solito TopoTravel di Pisapia; fra le amiche del thè delle 5 vediamo Brigitta, Nonna Papera e Miss Paperett mentre Chiquita e Genialina Edison compaiono solo in un trafiletto, insieme a Clarabella e Minni (su quest'ultima ho sempre nutrito dubbi circa la presunta amicizia con Paperina: secondo me si detestano).
Non ricordate (ma sarebbe stato troppo) la scarpiana Eufemia e la chendio-bottariana Pamela, amiche per poche stagioni (quelle degli anni '60/70).
Parlando di Genialina è d'obbligo il passaggio a Paperinika a cui è dedicata la pagina extra. Si parla delle prime storie di Guido Martina (creatore dell'alter ego) ma non di femminismo anni '70 che tanto ha caratterizzato quelle sceneggiature.