Io, essendo giovine, ho conosciuto (televisivamente parlando) Raimondo Vianello proprio a partire da Casa Vianello. Mi divertiva tantissimo, da bambino, seguire quella sit-com divertente, scanzonata e simpatica, con Vianello vero mattatore e comicissimo nel suo provarci con la vicina cercando di "sopravvivere" nella vita coniugale e condominiale. In Casa Vianello Raimondo riusciva a mettere in una luca comica e paradossale la quotidinaità di gran parte degli italiani in modo così naturale da farlo capire anche a un bambino che quelle realtà ancora non le viveva.
Seguii anche i vari seguiti come Cascina Vianello, anche se la bellezza del capostipite è inarrivabile... mi ricordo poi che seguii con gusto l'edizione da lui condotta del Festival di Sanremo, in cui mi divertivo un mondo a vedere le sue gag con le due "vallette".
Solo negli ultimi anni, grazie a uno spazio prezioso e intelligente che la Rai mette a disposizione soprattutto d'estate, il Super Varietà, ho imparato a conoscere il Vianello delle origini, in bianco e nero, nei primi sketch, conduttore di trasmissioni di culto negli anni d'oro della nostra TV... E ho riconosciuto ancor di più il suo indiscutibile valore come artista.
La sua morte mi ha colto del tutto alla sprovvista, oggi, quando mia mamma me l'ha riferita... non l'avrei mai detto. Mi dispiace molto più che per tutte le altre "morti vip" che negli ultimi 2 anni sembrano fioccare. Era un artista vero, grande re della risata, di cui serberò per sempre il ricordo.