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Si ho sopravvalutato Miyazaki appositamente come a difesa dei maestri Giapponesi....

Perchè chi viene in questa sezione a sparlare di anime....magari conoscerà solo i lungometraggi di Miyazaki , visti i noti premi ricevuti.... e ignorerà tutte le grandi serie passate che ingiustamente sono state escluse...

Ignorerà tutti i grandi autori e registi nipponici dalla Tastunoko... a ...Go Nagai ...ignorerà chi sia stato Monkey Punch nonostante Rupen Sansei non l'ho mai digerito.

Ignorerà Akira Toriyama genio del disegno già a sei anni.......

Potrei andare avanti ancora.................

ma dico solo che io in 13 anni di trasmissione avrò visto si e no 10 puntate complete dei Simpson ma con questo non vado nelle sezione di Matt Groening a sparlare di questa serie nonostante la trovi repellente....

visto che ci sono veri intenditori e appassionati che li hanno seguito costantemente lungo questo decennio e mi massacrerebbero letteralmente alla mia prima critica. E giustamente direi.

Sì però Miyazaki idea pure storie, e scrive sceneggiature, Arietty l'ho trovato fantastico sotto quel punto di vista.

Sì però Miyazaki idea pure storie, e scrive sceneggiature, Arietty l'ho trovato fantastico sotto quel punto di vista.

Mary Norton, autrice dei romanzi "the Borrowers", negli anni '50, ringrazia per il termine "fantastico" che hai attribuito alle sue idee, peccato che l'autrice sia lei e non Miyazaki

Mary Norton, autrice dei romanzi "the Borrowers", negli anni '50, ringrazia per il termine "fantastico" che hai attribuito alle sue idee, peccato che l'autrice sia lei e non Miyazaki

E visto che la avete tirata in ballo, a me Heidi non è mai piaciuta, come cartone, ma soprattutto come personaggio. Come detestavo quella piccola mocciosa petulante! Credo di essere l'unica persona in tutto il mondo che tifava accanitamente per la signorina Rottermeier!

Tornando a Porco Rosso, che ho visto di recente, non mi ha entusiasmato. Qualcosa di carino c'è, ma ha una trama a mio giudizio piuttosto debole. Per non dire che non ce l'ha, una trama. Prende un periodo scelto pressoché a caso nella vita, peraltro piena di eventi significativi, di una persona alquanto particolare e te li racconta. Non mi dà fastidio il fatto che non venga spiegato più di tanto cosa è successo prima, come è diventato così, se alla fine torna normale, no: tutto questo ci può stare benissimo. Ma è proprio che manca una vera e propria storia unitaria da raccontare "nel mezzo", a lasciarmi con un sapore dolceamaro in bocca. Tutto sommato gli preferisco altri cartoni dello stesso Miyazaki.