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Post - Bramo

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Testate Regolari / Re:Le serie imperdibili
« il: Domenica 12 Mag 2024, 10:13:24 »
Non definirei Le serie imperdibili un formato economico, in realtà: non nel senso che temi tu, visto che sono dei cartonati che quindi garantiscono solidità, ma nemmeno in senso monetario visto che stiamo sui 12 euro a volume.
Ad ogni modo è una collana molto valida e che uno può seguire limitatamente alle serie di proprio interesse.

Anche Tesori Disney era una bella serie, anche se non esente da alcuni inciampi: il motivo per cui in quel caso venivano presentate le serie in un unico volume era che... Erano altri tempi 😁 generalmente in quelle uscite trovavi saghe e cicli interi e completi, salvo eccezioni come Atomino (diviso in due volumi consecutivi) e I racconti attorno al fuoco, che invece non è mai stato completato con un secondo tomo causa chiusura della testata.
Certo, se negli anni successivi sono state pubblicate altre storie (come per Reginella o Atomino stesso), quei Tesori non possono più dirsi completi, a meno di non considerare apocrife le nuove avventure.
Con tutti i suoi limiti, comunque, a volte penso che sia una collana da riscoprire, ma credo non sia facile da recuperare.

Buona la Definitive, che pagava però il suo essere "a metà del guado" rispetto a come voleva proporre il materiale e al pubblico cui voleva rivolgersi. Delle serie lì presentate Fantomius sta venendo riproposto nelle Serie Imperdibili, le altre in effetti mi pare non abbiano conosciuto altre ristampe.

2
Topolino / Re:Topolino 3570
« il: Domenica 5 Mag 2024, 21:34:44 »
rendere il Piùbarone Orbes un giovane Macchia Nera non avrebbe avuto il minimo senso, per quanto mi riguarda, e questo al di là del fatto che non c'era nulla nella prima parte della Spectralia Antartica che lo suggerisse, ma perché incastrare questo spunto sul villain dal nero mantello avrebbe creato casini, sia in termini anagrafici per il personaggio, sia in termini di revisionismo. Perché scoprire ora, nel 2024, che Macchia era originariamente Maestro delle Lepri Viola e con un forte interesse per Atlantide era una nozione davvero troppo specifica e ingombrante da digerire, e avrebbe portato il lettore a farsi numerose domande sul perché questa cosa non fosse mai emersa prima.
Per questo la storia sarebbe diventata un capolavoro: le difficoltà che tu elenchi sono tali e tante che riuscire a superarle avrebbe richiesto un colpo di genio come raramente si son visti nell'universo disneyano. Tuttavia è chiaro che anche un autore bravissimo difficilmente ci sarebbe riuscito, per cui forse è meglio che alla fine Casty non ci abbia provato, magari riservando il colpo di genio per un finale coi controfiocchi.
Perdonami, ma devo nuovamente dissentire.
Non riesco a capire perché la storia sarebbe diventata un capolavoro se ci fosse stato questo collegamento con Macchia Nera. Una storia è bella perché avvincente, scritta bene, gestita coi giusti ritmi narrativi, senza forzature e con un coerente e buon uso dei personaggi. E sì, anche con dei bei colpi di scena che ci sorprendano... ma inerenti alla trama, non calando un asso avulso da tutto il resto per il gusto di fare un audace collegamento con un personaggio noto del cast disneyano, svelandone le origini.

Capisco che gli ultimi anni ci abbiano abituato a una gestione che abbraccia per la prima volta un approccio inedito per la narrativa disneyana, figlio anche di quelle dinamiche più omnicomprensive tra lore e worldbuilding, ma occorre anche ricordare che il fumetto mainstream supereroistico è pieno di storie fondamentali per la continuity o che svelano un sorprendente risvolto su un dato personaggio, che sono però tutt'altro che dei capolavori o anche solo delle belle letture; il ragionamento per cui quindi un disvelamento a sorpresa delle origini di Macchia Nera avrebbe automaticamente promosso la storia a capolavoro, a prescindere dall'abilità nel mettere tale idea nero su bianco, continua a lasciarmi quantomeno confuso, pur ovviamente rispettando questa tua visione.

3
Sta venendo pompata un po' troppo ultimamente questa testata... Carina come alternativa alle classiche storie ma non è niente di che, in questo numero poi è decisamente eccessiva la valutazione da 5/5.
Rispetto la tua opinione ma la penso completamente all'opposto. Fin dal suo esordio ci ha fatto leggere storie interessanti e poco note al pubblico nazionale. Nessuna scadente. Devo poi dire che tutti gli editoriali sono fatti benissimo e superiori a quelli degli attuali Grandi Classici. Editoriali da cui ho sempre imparato qualcosa del mondo Disney. Sono anche io molto, molto rammaricato di questa scelta editoriale di trasformarla in trimestrale..che spesso prelude alla chiusura.


Non ho detto che all'inizio era una brutta testata (anzi, all'inizio dava quel qualcosa in più che ora sento mancare), ho detto che ultimamente (negli ultimi numeri) non ha niente di particolare che mi faccia sussultare dalla sedia.


Poi "nessuna scadente" mi sembra adesso che si stia esagerando... Il 90% di quello che viene proposto è banale e insapore con curiosità che non dicono poi nulla, prendi ad esempio la prima storia dell'ultimo numero cosa ha di particolare? Che una parte di storia si svolge a Rapallo? Mah ok, sarò io ma a finire di leggere un numero ci metto l'intero bimestre/trimestre tanto mi annoia leggerlo.
Ovviamente i gusti non si discutono, e ci sta che a te non piaccia l'impostazione di Almanacco.
Per quanto riguarda le storie italiane in ristampa... non direi che occorre cercarvi qualcosa di speciale o di particolare. Sono presenti perché hanno esordito sull'Almanacco storico, e spesso erano realizzate da Maestri disneyani. Sono però pur sempre avventure degli anni Sessanta o Settanta, ci sta che siano fumetti Disney "standard", a volte più godibili, altre meno. La loro funzione è di memoria storica e di raccordo con le origini della pubblicazione. Davide, con i suoi articoli, ne approfitta per segnalare qualche curiosità, anche all'acqua di rose, ma soprattutto evidenziando evoluzioni stilistiche nel tratto del disegnatore di turno - cosa rara da trovare in questi apparati redazionali - o facendo paragoni con altre avventure disneyane che condividono temi, sviluppi o personaggi.

Chiaramente però il valore aggiunto dell'attuale fase di vita della testata, per me ma credo in generale, è rappresentato da alcune chicche americane irristampate da decenni, magari con i personaggi dell'animazione disneyana, e le inedite straniere. Nel primo caso si tratta di una vera e propria continuazione di quanto faceva Luca Boschi sui Grandi Classici, nell'altro si offre materiale nuovo per i lettori italiani ampliando il loro sguardo rispetto alla sola produzione italiana.
Due elementi di grandissima importanza, per quanto mi riguarda: ovviamente, se non è quello che si cerca da un albo Disney, ci sta che non sia la propria "tazza di tè" e si preferiscano altre collane.

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Topolino / Re:Topolino 3570
« il: Domenica 5 Mag 2024, 17:31:37 »
Mah! non credo che Orbes sia Macchia Nera, anche perche andrebbe a riscrivere la storia di uno dei personaggi piu vecchi e iconici della Disney
A latere, non vedo nemmeno come questa idea avrebbe da sola permesso alla storia di sfiorare il capolavoro... anzi,  personalmente la vedrei come una retcon del tutto gratuita
Questi messaggi mi inducono a pensare che siano uscite storie che abbiano narrato le origini di Macchia Nera. Non dovrei giudicarle senza averle lette, ma tendo a pensare che essermele perse sia stato un bene.
Deduzione errata, mi spiace averti indotto in errore.
A memoria solo Topolino e il segreto della pecora bianca di Tito Faraci e Andrea Ferraris aveva scavato nella storia famigliare di Macchia Nera, ma senza imporre in alcun modo una lore al personaggio, e infatti non ci fu mai nessuna ripresa di quei personaggi e di quelle nozioni.
Quello che intendevo dire era: rendere il Piùbarone Orbes un giovane Macchia Nera non avrebbe avuto il minimo senso, per quanto mi riguarda, e questo al di là del fatto che non c'era nulla nella prima parte della Spectralia Antartica che lo suggerisse, ma perché incastrare questo spunto sul villain dal nero mantello avrebbe creato casini, sia in termini anagrafici per il personaggio, sia in termini di revisionismo. Perché scoprire ora, nel 2024, che Macchia era originariamente Maestro delle Lepri Viola e con un forte interesse per Atlantide era una nozione davvero troppo specifica e ingombrante da digerire, e avrebbe portato il lettore a farsi numerose domande sul perché questa cosa non fosse mai emersa prima. Per questo parlavo di retcon, non perché ci fosse già un passato codificato.
A margine, come fai intendere nel tuo commento, un avversario del genere è bene che abbia trascorsi avvolti nel mistero, senza bisogno di inventarsi backstory sui suoi anni giovanili.

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Le altre discussioni / Re:Cronologia dei personaggi Disney
« il: Domenica 5 Mag 2024, 17:22:03 »
Buonasera a tutti, per favore avrei una domanda.

Mi chiedevo se c'è da qualche parte un elenco di tutti i personaggi che compaiono nelle storie del Topo - principali e più o meno ricorrenti - con indicato l'anno della prima apparizione, l'autore che l'ha inventato e le eventuali modifiche occorse nel tempo.

Stessa cosa per i luoghi.

Esistono articoli, pubblicazioni, libri che raccontino la progressiva creazione delle storie a fumetti di Topolino & C. almeno dal 1949 ad oggi?

Come già risposto da altri, un unico posto dove trovare tutte queste informazioni forse è arduo.
Per quanto con ambizioni di completezza, si tratterà sempre di articoli o saggi a cui inevitabilmente mancherà qualche pezzo, data la vastità dell'universo narrativo di cui stiamo parlando.
Occorre cercare un po' di fior in fiore tra quanto offrono i tanti libri di saggistica che hanno affrontato vari temi specifici del fumetto disneyano e tra quanto prodotto da appassionati ed esperti sul web.

Tra il materiale ufficiale che non è ancora stato citato ci sarebbe comunque l'inserto-poster attaccato all'imprescindibile volume Fantastico Walt, che elencava una moltitudine di personaggi disneyani con una breve descrizione per ciascuno, a cura di Alberto Becattini.
Di natura più "pop", se vogliamo, ma anche più facilmente consultabile, c'è invece la sezione cosiddetta "Topopedia" sul sito di Topolino Magazine:
https://www.topolino.it/mondo-fumetto/topi/
https://www.topolino.it/mondo-fumetto/paperi/

Ad esempio :

- come si è passati da una generica segretaria (o segretario) di PDP a Emily Paperett? E da un generico maggiordomo a Battista ?

- perché in passato sembrava che Clarabella fosse la fidanzata di Pippo (idea ripresa anche verso la fine del recente mediometraggio I Tre Moschettieri)? Chi ha inventato Orazio e come è diventato il fidanzato ufficiale di Clarabella?

- chi ha inventato il Deposito? (in molte storie di decenni fa PDP abitava in una generica villa) E il Club dei Miliardari?

- perché il sindaco di Paperopoli è sempre lo stesso (il solito "maiale") mentre quello di Topolinia cambia ogni volta?

- quali personaggi, inventati in un Paese estero, hanno avuto successo anche in Italia e viceversa?

  • Ecco, per citare la Topopedia, qualche info sull'evoluzione di Miss Paperett e Battista le trovi qui:
    https://www.topolino.it/personaggio/miss-paperett/
    https://www.topolino.it/personaggio/battista/
    In sintesi, comunque, come nozione di base la segretaria di Zio Paperone è stata creata da Carl Barks, con nome e aspetto ripreso poi da autori americani e internazionali successivi. Graficamente si è poi trasformata nella Miss Paperett bionda che vediamo attualmente, grazie all'intervento di autori italiani.
    Sempre all'Italia si deve il buon Battista, impostato da Rodolfo Cimino e istituzionalizzato col suo aspetto a noi ben noto da Giorgio Cavazzano.
  • Orazio vede le sue origini nell'animazione e a breve distanza approdò poi nelle strisce a fumetti quotidiane, nella storia che ti ha indicato Maximilian.
    Per quanto riguarda le attenzioni di Clarabella, nei primi e pionieristici anni della narrativa disneyana certi contorni erano sicuramente più sfumati e poteva capitare che alcuni autori mostrassero attrazione tra Pippo e Clarabella. Una curiosità è che la nostra mucca preferita è sempre stata invaghita di Super Pippo, pur ignorandone l'identità segreta.
  • Il Deposito è stato inventato, manco a dirlo, da Carl Barks nella doppietta La banda dei segugi - La ghiacciata di dollari, in contemporanea con la Banda Bassotti.
    Precedentemente la sua "sede" era la villa a cui alludi, ma anche successivamente all'introduzione dell'iconico edificio la villa è rimasta per diversi anni, soprattutto nelle storie internazionali, tant'è vero che in DuckTales a fine anni Ottanta è stata mantenuta come dimora dello Zione.
    In Italia è andata via via perdendosi, rendendo di fatto il Deposito tanto casa quanto ufficio per Paperone salvo eccezioni, ma nulla ci vieta di pensare che la villa esista ancora a Paperopoli.
  • Condivido la risposta di Andy: il sindaco paperopolese è apparso più frequentemente di quello topolinese e perciò si è canonizzato. In un universo di fatto cristallizzato per età dei personaggi e status quo, è normale che non ci si sia posti il problema di rinnovarne l'aspetto in seguito a elezioni avvenute "negli spazi bianchi".
    In ogni caso alcuni autori l'hanno ritratto con altri aspetti: basti pensare, per stare su argomenti di attualità, a Paperinik e il castello delle tre torri, nella quale aveva fattezze canidi, tanto che in Paperinik e la torre d'oro di Marco Gervasio l'attuale primo cittadino fa riferimento a quel personaggio come a un suo predecessore.
    Insomma, si tratta di situazioni molto fluide.
  • Per quanto riguarda il tuo ultimo quesito, è impossibile dare una risposta esaustiva; di base, comunque, tutti i personaggi creati da Barks hanno conosciuto grandissima diffusione in tutta la produzione mondiale, Italia e Nord Europa in testa, e diversi personaggi creati da autori italiani per Topolino hanno avuto buon riscontro altrove, soprattutto gli scarpiani Paperetta Yè-Yè, Trudy, Brigitta.
    Ma ci saranno innumerevoli altri casi in entrambi i "sensi di marcia".

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Classici 30
Allegri reporter

Paperino e Paperoga allegri reporter
Frame story
Zio Paperone e la formula minacciata
Zio Paperone in i paperi non cambiano
Zio Paperone in: freddo, neve e pagine stampate
L'oscuro mistero a quattro zampe
L'oscuro mistero dello specchio riflesso

Alla fine l'ho comprato.
E non me ne sono pentito, devo dire: Papersera News è stata impostata da Corrado Mastantuono, da un certo punto in poi, con una sua continuity interna che si presta in maniera agevole a una raccolta che mira a creare l'illusione di un racconto unitario.
Tant'è vero che le tavole inedite di raccordo sono numericamente molto poche: una all'inizio, una tra ogni storia e una conclusiva, il che risulta più che sufficiente per raccordare le singole avventure, complice l'escamotage di eliminare il titolo dalle rispettive prime tavole.
La lettura risulta infatti molto scorrevole e più che in altri albi della serie sembra effettivamente di fruire un lungo fumetto unitario.

La prima parte del numero è caratterizzato, come trait d'union, dal passato di Zio Paperone, dapprima nella persona del suo vecchio socio Roy Bretella e poi in un generico parallelo di natura morale tra il presente e i primissimi pionieristici anni del Papersera, che Mastantuono colloca come noto nel periodo del "tardo Klondike".
La seconda parte è invece occupata dalle due storie "arcane" di stampo fantasy uscite una dietro l'altra nel 2022: una svolta tematica invero un po' brusca e che "stacca" forse eccessivamente rispetto a quanto letto nelle pagine precedenti, ma che permette ai due lunghi racconti - entrambi sviluppatisi in due parti - di essere riuniti in una sola pubblicazione, occasione che deve essere sembrata ghiotta all'autore.
Rileggendole, tra l'altro, mi sono scoperto più propenso ad "accettarle" nonostante l'impossibilità storica su cui si basa la prima, che continua a stonare di brutto ma su cui riesco a passare sopra godendomi l'azione sincopata, le trovate ricche di fantasia e soprattutto la genialata della tecnica di astrazione di Paperoga.
Per inciso l'accoppiata Paperino-Paperoga in versione reporter funziona a meraviglia tra le abili mani del Masta: forgiata a partire dalla "lezione" della serie classica, trova qui un'evoluzione discreta e al passo coi tempi molto calzante e piacevole da veder agire su carta, uscendo in parte dal meccanismo spesso logoro e prevedibile che vede protagonisti i due cugini, con Donald a subire passivamente stramberie e danni del papero col berretto rosso.

Alla fine di questo albetto, raccolgo infine un'importante considerazione.
Il fumettista riesce infatti a giustificare nella maniera più genuina che ci sia il collage di storie apparentemente distanti tra loro, con un'ultima tavola che riassume brillantemente lo spirito di Papersera News: il quotidiano di una città come Paperopoli, nella quale può succedere tutto e il contrario di tutto e in cui accadono situazioni letteralmente di tutti i generi, non resterà mai privo di notizie e sarà anzi pronto a raccontarle tutte indipendentemente dalla loro natura.

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Testate Speciali / Re:Grandi Autori - Discussione Generale
« il: Martedì 30 Apr 2024, 23:14:57 »
Purtroppo la lotta alle censure "d'annata" è combattere coi mulini a vento: è sempre stato molto difficile, una volta che la storia viene ritoccata in alcuni balloon sensibili, riuscire a riproporla nella versione originale, spesso anche per motivi banalmente tecnici. Se una storia è già digitalizzata nella sua versione recente, si opterà per quella versione pronta per la stampa piuttosto che dover fare i salti mortali per ottenere il file dalla prima edizione, che magari non è nemmeno di facile reperimento.
Luca Boschi forse aveva maggior possibilità di "incaponirsi" su questo argomento, ma era una causa quasi sempre persa anche per lui.
Comunque, è un'operazione che non viene fatta quasi mai nemmeno nei costosi volumi da libreria, figuriamoci in una pubblicazione economica da edicola come è Grandi Autori, a dispetto della fascia alta di qualità in cui si trova per cura e progettualità.

A memoria ricordo pochissimi casi di edizioni che ripristinavano seriamente i balloon originali, e anche in quei casi spesso qualcosa scappava comunque: un esempio classico è il secondo numero di Tesori Disney con Storia & Gloria della Dinastia dei Paperi.

Ciò detto, capisco benissimo l'esigenza di MarioCX e in quell'ottica fa benissimo a non comprare questa nuova uscita.
E del resto immagino che molto di quello che scrive Davide Del Gusto nei redazionali gli sia già noto, per cui è probabilmente un acquisto che non fa per lui.
Per quanto mi riguarda, però, "fatta pace" con l'invincibile gap delle edizioni "riviste e corrette" di certe storie, non posso che consigliare calorosamente l'acquisto dell'albo, in special modo a chi non conosce le avventure in ristampa e a chi vorrebbe saperne di più su Guido Martina: troverà un'antologia molto interessante e gestita con cura e in un percorso sensato, al contempo cronologico e tematico.

8
Topolino / Re:Topolino 3570
« il: Martedì 30 Apr 2024, 22:57:41 »
L'ipotesi che Orbes possa essere un giovane Macchia Nera sfiora solo me? :-?
Sarebbe un colpo di genio tale da far salire questa storia al livello delle migliori di Scarpa (di solito le migliori di Casty equivalgono a quelle "medie" di Scarpa). Purtroppo temo che non sarà così: il naso di Orbes (sporgente) è troppo diverso da quello di Macchia Nera (piatto), per non parlare del fatto che l'invecchiamento del secondo non sembra sufficiente, se confrontato con quello del "menobarone".

Tutte obiezioni alle quali già ho pensato. Ma mi è venuta in mente poi "Topoino e gli esploratori del domani"... Se questa storia si raccordasse in qualche modo a quella? Okay, sto fantasticando troppo...

Non ho ben capito da dove sia saltato fuori il volo pindarico su Orbes come possibile Macchia Nera ;D Non vedo alcun indizio che possa portare a tale risvolto, e nemmeno esteticamente mi pare che lo ricordi granché.
A latere, non vedo nemmeno come questa idea avrebbe da sola permesso alla storia di sfiorare il capolavoro... anzi,  personalmente la vedrei come una retcon del tutto gratuita o nel migliore dei casi un vezzo che non dovrebbe rappresentare il cuore dell'opera, costituito piuttosto da altri elementi più consistenti.

Spoiler: mostra
1) Topolino dice ad Eurasia di non parlare in presenza di Bixby (a proposito, citazione a "L'incredibile Hulk"?) di Atlantide. Ma subito dopo proprio Topolino lo fa ad alta voce, pur avendo notato Bixby dietro di loro (lo sguardo del nostro eroe è estremamente indicativo). O Topolino sta tendendo una trappola (il cui senso però non capisco), o per qualche motivo si è ingrullito di botto...

Avvocato, non ci vedo grandi misteri e nemmeno incongruenze.
Per quanto mi riguarda l'ho intesa semplicemente come una genuina trovata comica:
Spoiler: mostra
prima Topolino bacchetta Eurasia perché ha parlato di Atlantide e subito dopo è lui stesso a compiere questa leggerezza, con il risultato di essere proprio lui a fare l'errore dal quale ha messo in guardia l'amica.
Un piccolo paradosso che a Casty serve per due motivi: da un lato, con un meccanismo sceneggiatorio piuttosto tipico, permette in maniera naturale al cattivo di sentire quello che non dovrebbe, mettendo così in moto l'azione, e dall'altro rende il nostro Mickey più umano, fallibile e quindi meno perfettino.

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Commenti sugli autori / Re:Francesco Guerrini
« il: Lunedì 22 Apr 2024, 14:18:43 »
Sul mio blog Lo Spazio Disney (per l'imprescindibile sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco) ho pubblicato un paio di mesetti fa un episodio di "In gabbia!" - la rubrica nella quale analizzo da vicino la struttura delle tavole realizzate da grandi autori Disney - dedicato a Francesco Guerrini.
È stata l'occasione per approfondire alcune pagine di una storia che ho riletto un sacco di volte, da piccolo: Paperino e il Gran Premio dell'universo.
Ve lo segnalo nel caso vi sia sfuggito ;)

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2024/02/19/in-gabbia-6-il-gran-premio-delluniverso/

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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« il: Venerdì 19 Apr 2024, 23:01:40 »
Uno dei problemi principali di questa confusione è il Topolino Extra, che ormai è praticamente dismesso credo a causa del suo formato: si saranno accorti che è inutile pubblicare storie di Topolino su un cartonato alla francese ed allo stesso tempo avranno appreso che è molto apprezzato il formato sempre cartonato, ma ridotto, introdotto proprio con le Imperdibili ed utilizzato poi per altre collane. Dall'altro lato, pare pure che i volumi da libreria, gli Special Book, siano apprezzati dal pubblico generalista, nonostante a molti appassionati facciano storcere il naso non solo per il rapporto pagine/prezzo, ma anche per i contenuti: la maggior parte sono dei vatt tematici che fino a poco tempo fa sarebbero usciti brossurati a 7-8 euro (ed escono tutt'ora con Giunti a circa 10 euro). Cosa ha comportato ciò? Gran parte dei volumi destinati al Topolino Extra son stati pubblicati come Special Book, mentre per i pochi altri si son cercati altri tipi di pubblicazione come Imperdibili o volumi brossurati speciali (Area 15)... evidentemente pubblicare volumi da 25 euro con storie di Qui, Quo e Qua destinate all'apparenza ad un pubblico molto giovanile non ha convinto.

Temo che "confusione" sia effettivamente il termine più appropriato, vedendo i recenti annunci Disney-Panini... ma invero è un'impressione che ho da diversi mesi, come già espresso in altre occasioni e altri lidi.
Nel tempo, le tante collane lanciate hanno iniziato a sovrapporsi e a cannibalizzarsi, rendendo sfumati i confini di una o dell'altra, e in generale non facendo percepire in nessuna di loro una sorta di identità che potesse caratterizzarla.
La saga calcistica di Marco Nucci è emblematica: di base avrebbe avuto senso in tre Topolino Extra, ma a conti fatti potrebbe avere il suo perché anche ne Le serie imperdibili (essendo, di fatto, una serie composta di 3 lunghe storie)... però si parte dalla seconda avventura, la prima era stata raccolta in un Classico e per di più si conia un'etichetta "speciale" come per la sottocollana "graphic novel" degli Extra, quasi a rendere autonoma Calisota Summer Cup rispetto al Torneo delle 100 porte e a Fridonia's World Cup e probabilmente solo per celebrare il Premio Micheluzzi ottenuto nel 2022 e per la concomitanza con gli Europei di calcio.
Allora è evidente che Topolino Extra, Topolino Gold, Le serie imperdibili e Disney De Luxe non siano altro che contenitori in cui raccogliere di tutto un po' alla bisogna (come detto tra le righe dallo stesso direttore all'ultima ospitata da The Fisbio Show, del resto), sfruttando eventi, premi vinti o autori ospiti alle fiere per ristampare una certa storia in una di queste testate. Né più né meno che Special Books anche questi, insomma, solo che cambia la distribuzione: personalmente trovo che sia un peccato, perché l'identità di una testata è importante e, dandole una direzione, contribuisce a fidelizzare il pubblico.

Altra cosa che mi convince poco della collana Serie Imperdibili è praticamente la conferma che, come per i Classici Disney, la linea editoriale sia dettata dal marketing incrociato, ormai sappiamo che quando una serie verrà proposta qui sarà perché uscirà una nuova storia a distanza di anni (decenni) sul Topolino. Riprendendo il discorso iniziale sulle caratteristiche che dovrebbe avere una "serie imperdibile", mi viene da pensare che fra "La Storia vista da Topolino", una serie di storie slegate fra loro come Tops e Racconti, e "Topolino e le cronache della frontiera", una saga con storie consequenziali, si sia preferito inserire quest'ultima nella collana perché molto probabilmente nei prossimi mesi uscirà una nuova storia di questa saga, anche se la prima sarebbe stata più in linea con il senso della collana, con la seconda probabilmente più adatta ad essere racchiusa in volume unico (Special Book).
Il ragionamento è giusto, sulla carta: però mi spingo a pensare che nel caso de Le cronache della frontiera non dovrebbe verificarsi.
Sono passati molti anni da quando ho letto la serie - a breve dovrei riuscire a farmi una rilettura - ma mi pare di ricordare che Pezzin avesse chiuso con un finale piuttosto definitivo e con pochi spazi per un prosieguo.
Un nuovo capitolo, ad ogni modo, dovrebbe essere scritto dallo stesso sceneggiatore, come avvenuto per Le Tops Stories: ma in quel caso la verticalità di ogni episodio consentiva la ripresa del filone, con una saga provvista di inizio e fine la vedo più dura.
Comprendo lo sforzo di pensare alle motivazioni che hanno indirizzato La storia vista da Topolino in un formato e Le cronache della frontiera dall'altro, ma insisto nel dire che per me le presunte regole d'ingaggio di questo tipo di pubblicazioni siano piuttosto indicative quando non evanescenti, e figlie di considerazioni diverse di volta in volta.
Nella fattispecie, mi viene da pensare piuttosto che La storia vista da Topolino offra tematiche considerabili più facilmente spendibili presso il pubblico medio da libreria, esattamente come avvenne l'anno scorso con il tomo dedicato a Dante, Raffaello e Leonardo Da Vinci. Storia, arte e cultura declinate in fumetto possono fare presa su un lettore di prosa o saggistica che cerca qualche simpatica variazione sul tema.

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Commenti sugli autori / Re:Lucio Leoni (e Emanuela Negrin)
« il: Venerdì 19 Apr 2024, 21:56:10 »
Sul mio blog Lo Spazio Disney (per l'imprescindibile sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco) ho pubblicato un mesetto fa un episodio di "In gabbia!" - la rubrica nella quale analizzo da vicino la struttura delle tavole realizzate da grandi autori Disney - dedicato a Lucio Leoni.
È stata l'occasione per approfondire alcune pagine di una storia che ho riletto un sacco di volte, da piccolo: Zio Paperone e il grande S.B.I.R.C.I.A.
Ve lo segnalo nel caso vi sia sfuggito ;)

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2024/03/19/in-gabbia-7-il-grande-s-b-i-r-c-i-a/

12
Commenti sugli autori / Re:Massimo De Vita
« il: Giovedì 18 Apr 2024, 21:55:42 »
Sul mio blog Lo Spazio Disney (per l'imprescindibile sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco) è uscito un nuovo episodio di "In gabbia!", la rubrica nella quale analizzo da vicino la struttura delle tavole realizzate da grandi autori Disney.
Oggi mi sono occupato di Massimo De Vita tramite una sua storia di Indiana Pipps del 1992: La valle dei 7 soli.
Enjoy!

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2024/04/18/in-gabbia-8-la-valle-dei-7-soli/

13
Non Solo Disney / Re:Radice & Turconi - "Il porto Proibito"
« il: Martedì 16 Apr 2024, 14:15:31 »
A distanza di tre anni dalla seconda uscita, dunque...
Vero, ma il problema è stato che rispetto al solito la pubblicazione della loro ultima opera - Il contastorie - è slittata da autunno 2022 a primavera 2023, avendo necessitato di più tempo per la realizzazione. Da qui il "salto" che ha portato a uno iato di tre anni anziché i due inizialmente preventivati tra secondo e terzo volume de Le ragazze del Pillar.

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Non Solo Disney / Re:Radice & Turconi - "Il porto Proibito"
« il: Lunedì 15 Apr 2024, 13:27:07 »
Sì, sui social hanno postato recentemente dei work in progress del volume, anticipandone l'uscita per il prossimo autunno, quindi possiamo facilmente dedurre che sarà disponibile in tempo per Lucca Comics 😉 come mi pare venne già fatto intendere informalmente già l'anno scorso.

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Off Topic / Re:Saluti & Presentazioni
« il: Domenica 14 Apr 2024, 20:16:52 »
Caro Bramo, che piacere! :-)
Ma in realtà ci siamo incrociati brevemente anche post Sollazzo, tra i Ventenni o in qualche commento alla tua rubrica per lo Spazio Bianco :thankYou:
Certo, certo, ma sicuramente il periodo Sollazzo fu quello più lungo e continuativo, in virtù dell'ecosistema stesso del mezzo forum.
Per questo ritrovarti in un altro forum ha tutto un sapore particolare 😉

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