Al di là della sceneggiatura piena di suspence che ovviamente non si può spoilerare, mi restano impresse molte tavole della Spectralia, di una bellezza e spettacolarità che incanta e turba allo stesso tempo. Tra i personaggi mi colpisce soprattutto Cineron Orbes, affascinante e bello sia da giovane che da maturo. Ha un qualcosa in più rispetto agli altri tartufati, un profilo sicuramente più umano che antropomorfo, al di là di un naso tartufato che ha comunque una forma più simile a quelli umani, se confrontato con altri che sono piuttosto 'cartooneschi'. E tanta attenzione all'estetica conferma la centralità di questo personaggio piuttosto ambiguo.
Una cosa che non ho ancora capito è se la presenza di testimonianze di una antica civiltà siano presenti in Antartide perché legate in qualche modo a quel continente congelato (ipotesi incoerente, invero) o siano lì perché hanno subito una 'deriva' oceanica durante il trascorrere dei millenni. Non è detto che alla fine di questa storia il quesito storico sarà risolto, sebbene la prima ipotesi sarebbe piuttosto 'azzardata', anche in una tipologia di fumetto che non sempre aderisce alla realtà.
Termina la saga di Blue Peaks Valley (nella penultima vignetta si sono scordati la 'e' anglofona del colore) che io considero un 'tardo' Klondike se inerente alla Corsa all'Oro, dove il giovane Paperone, avendo già messo da parte un certo gruzzolo, può dedicarsi ad altre attività come il giornalismo. Non lo fa a Dawson che pure doveva essere il centro più urbanizzato della regione ma in una ridente cittadina valligiana poco distante. Anticipare la nascita del Papersera in quel periodo non mi ha convinto molto sebbene riconosca che può essere un interessante plot narrativo.
Anche la presenza di un 'proto Deposito' di legno è una simpatica trovata che anticipa, nel gusto anche estetico, ciò che seguirà con materiali più resistenti. E' tutto un gioco di 'anticipo', se vogliamo, questo BPV, rispetto a ciò che avverrà in quel Calisota segnalato alla fine da una freccia direzionale che indica al giovane Scrooge il suo futuro destino. E nello stesso tempo BPV si libera delle più caratteristiche figure storiche della regione come delle più famose location geografiche, creando nuove situazioni che però anticipano quelle che verranno, ugualmente 'storiche' anche loro.
__________________________________________________________________________________________________________________________Marco Gervasio riesce a creare un'altra storia sicuramente interessante legata al Castello delle Tre Torri dove i motivi del successo, oltre ad un plot centrale non banale, sono soprattutto gli incastri narrativi in una continuity sia verticale (dove però mi sono un po' perso non ricordando bene gli accadimenti passati) che orizzontale dove la presenza di alcuni giovani protagonsti di Area 15 da sicuramente più brio al tutto. Anche la presenza di character fissi nati con il nuovo classico Paperinik vendicatore è un'arma in più per variegare e arricchire il plot.
Se Fantomius ha il suo avversario 'ordinario' nel Commissario Pinko, Paperinik adesso ce l'ha nel Tenente Sheriduck (che dovrebbe lavorare insieme ad un commissario tipo Basettoni che però non mi pare sia ancora apparso). E Red Duckan (come anche Rockerduck in passato) nei confronti del vendicatore potrebbe essere la risposta presente alla rivalità passata tra Fantomius e un avversario 'straordinario' come il 'giovane' (ma neanche tanto) Cuordipietra Famedoro.
Gervasio sa come muovere al meglio le sue 'pedine' all'interno del suo universo narrativo, facendole interagire non solo intorno a location storicizzate come Villa Rosa o il Castello suddetto ma anche ad opere d'arte come la Bella Addormentata, diventata a suo modo una saga in cui sono coinvolti i maggiori tycoon fra cui questo Red Duckan che ha subito dimostrato una spiccata personalità, al punto da meritarsi delle presenze anche extra Paperinik, già utilizzato da altri autori.