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Topolino / Re:Topolino 3573
« il: Giovedì 16 Mag 2024, 23:46:01 »
Quando ho appreso di un nuova storia ambientata nell'800 con i soliti alter ego di Topolino e Pippo (a che numero saremo arrivati? Sicuramente a due cifre) non ho certo fatto salti di gioia pensando addirittura di saltarla. Ma poi il riferimento ad Holmes, le meravigliose tavole di Mottura e, non ultima, la firma di Bruno Enna (che inizialmente non avevo notato) mi hanno fatto cambiare idea e non me ne sono certo pentito.
In una sola sola storia, divisa in due puntate, l'autore ha già creato un ambiente con personaggi e situazioni che promettono bene anche per l'avvenire. Pippo è davvero insuperabile nella sua interpretazione di Holmes con comportamenti, reazioni, dialoghi assorbiti di una comicità involontaria che è per me la tipologia migliore.
Forse questo di Enna e Mottura è il miglior Pippo di sempre in versione alter ego in costume.
Topolino fa da spalla e, al solito, gli riesce bene, nelle storie in costume come in quelle del presente: da Eta Beta ad Atomino fino al primo Gancio (per non parlare di personaggi minori o one shot). Una spalla che, ovviamente, sa prendersi anche il centro del palco, da attore navigato abituato comunque ad essere protagonista di primissimo piano.
Mottura ad un certo punto trasforma il fumetto in una quasi graphic novel ambientata nel West (temporalmente coerente con la Londra vittoriana) e l'effetto è davvero spettacolare, da cartonato deluxe che sicuramente a breve coinvolgerà anche questa nuova saga. Nuova saga che, considerando l'opera originale di Arthur Conan Doyle, la rivisitazione disneyana di Bruno Enna e le illustrazioni di Paolo Mottura, potrebbe avere una lunga e prospera vita.
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Riguardo il Bombetta Business, la storia non è certo nuova nel sottolineare la 'debolezza' di Rockerduck ma lo fa trasformando una gag (solitamente finale) in un plot decisamente approfondito e variegato, interessante da seguire pur nella sua demenzialità di base. La cosa è sicuramente divertente se non fosse ripetuta e sottolineata in troppe storie, con una costanza assente in passato: anche in una delle one page di Battista maggiordono esistenzialista John D. non resiste di fronte ad un dolce a forma di bombetta.
Questo 'vizietto' un tempo relegato (quando compariva) nell'ultima vignetta dell'ultima tavola di una storia, adesso appare ovunque e viene costantemente evocato non solo dal rivale Paperone ma anche dal segretario Lusky oltre che dal diretto interessato, masochisticamente al top. Tutto ciò rende il personaggio una macchietta e questo non fa bene neanche allo ziastro: se i Bassotti ormai lo sono da tempo immemore e Amelia lo è diventata più recentemente, Paperone ha vita fin troppo facile con avversari del genere e il suo prestigio potrebbe risentirne.
Fantasio trova giustamente stucchevole il ripetersi sistematico di questa 'debolezza' di RK ma io trovo noioso anche il finale scontato della vittoria paperoniana pure in contesti nei quali l'avversario sembra prevalere, magari con merito. Una maggiore alternanza tra i successi e le sconfitte di entrambi susciterebbe maggior interesse nei lettori che magari si chiederebbero all'inizio di una storia come questa potrebbe andare a finire, chi alla fine potrebbe essere il vincente e chi il perdente.
D'altronde se Rockerduck continua ad essere il secondo (o terzo, vero Cuordipietra?) papero più ricco al mondo, e con una distanza dal primo posto non così grande, un motivo ci sarà. Prevarrà sugli altri sicuramente ma negli scontri diretti potrebbe farlo anche nei confronti di Paperone. Tutto avrebbe più senso e sarebbe anche più divertente. Spero che gli autori pensino a ciò, magari scrivendo una storia dove Paperone è sconfitto e umiliato e nella successiva prepara la sua vendetta (che sicuramente arriverà). Nella tradizione della più recente continuity.
In una sola sola storia, divisa in due puntate, l'autore ha già creato un ambiente con personaggi e situazioni che promettono bene anche per l'avvenire. Pippo è davvero insuperabile nella sua interpretazione di Holmes con comportamenti, reazioni, dialoghi assorbiti di una comicità involontaria che è per me la tipologia migliore.
Forse questo di Enna e Mottura è il miglior Pippo di sempre in versione alter ego in costume.
Topolino fa da spalla e, al solito, gli riesce bene, nelle storie in costume come in quelle del presente: da Eta Beta ad Atomino fino al primo Gancio (per non parlare di personaggi minori o one shot). Una spalla che, ovviamente, sa prendersi anche il centro del palco, da attore navigato abituato comunque ad essere protagonista di primissimo piano.
Mottura ad un certo punto trasforma il fumetto in una quasi graphic novel ambientata nel West (temporalmente coerente con la Londra vittoriana) e l'effetto è davvero spettacolare, da cartonato deluxe che sicuramente a breve coinvolgerà anche questa nuova saga. Nuova saga che, considerando l'opera originale di Arthur Conan Doyle, la rivisitazione disneyana di Bruno Enna e le illustrazioni di Paolo Mottura, potrebbe avere una lunga e prospera vita.
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Riguardo il Bombetta Business, la storia non è certo nuova nel sottolineare la 'debolezza' di Rockerduck ma lo fa trasformando una gag (solitamente finale) in un plot decisamente approfondito e variegato, interessante da seguire pur nella sua demenzialità di base. La cosa è sicuramente divertente se non fosse ripetuta e sottolineata in troppe storie, con una costanza assente in passato: anche in una delle one page di Battista maggiordono esistenzialista John D. non resiste di fronte ad un dolce a forma di bombetta.
Questo 'vizietto' un tempo relegato (quando compariva) nell'ultima vignetta dell'ultima tavola di una storia, adesso appare ovunque e viene costantemente evocato non solo dal rivale Paperone ma anche dal segretario Lusky oltre che dal diretto interessato, masochisticamente al top. Tutto ciò rende il personaggio una macchietta e questo non fa bene neanche allo ziastro: se i Bassotti ormai lo sono da tempo immemore e Amelia lo è diventata più recentemente, Paperone ha vita fin troppo facile con avversari del genere e il suo prestigio potrebbe risentirne.
Fantasio trova giustamente stucchevole il ripetersi sistematico di questa 'debolezza' di RK ma io trovo noioso anche il finale scontato della vittoria paperoniana pure in contesti nei quali l'avversario sembra prevalere, magari con merito. Una maggiore alternanza tra i successi e le sconfitte di entrambi susciterebbe maggior interesse nei lettori che magari si chiederebbero all'inizio di una storia come questa potrebbe andare a finire, chi alla fine potrebbe essere il vincente e chi il perdente.
D'altronde se Rockerduck continua ad essere il secondo (o terzo, vero Cuordipietra?) papero più ricco al mondo, e con una distanza dal primo posto non così grande, un motivo ci sarà. Prevarrà sugli altri sicuramente ma negli scontri diretti potrebbe farlo anche nei confronti di Paperone. Tutto avrebbe più senso e sarebbe anche più divertente. Spero che gli autori pensino a ciò, magari scrivendo una storia dove Paperone è sconfitto e umiliato e nella successiva prepara la sua vendetta (che sicuramente arriverà). Nella tradizione della più recente continuity.