Badino scrive una storia appassionante e creativa concedendo a Rockerduck... per lui battere Paperone sia un'ossessione così risoluta da fargli passare in secondo piano la causa stessa della competizione, cioè gli affari. Una trama divertente e geniale, curatissima anche nei dialoghi (alcuni giochi di parole sono davvero spassosi). Bellissimi come sempre i disegni di Intini.
Vado controcorrente, anche perché la storia, per i motivi che ora esporrò, mi ha lasciato abbastanza freddo.
Io capisco che Paperone sia il classico magnate della finanza che si è fatto da solo, che ha sudato ogni centesimo, che ha "lavorato sodo" e che ancora oggi, nonostante l'età, si muove personalmente quando c'è da guadagnare qualcosa, anche correndo gravi rischi personali; Rockerduck ha invece ereditato la sua fortuna, è un affarista mediocre, più propenso a muovere capitali dalla sua scrivania che ad impegnarsi in prima persona, e non esita a mettersi in combutta con bande criminali se si tratta di ostacolare il suo principale rivale.
E' quindi giusto e sacrosanto che venga ogni volta sconfitto dal suo onesto, e meritevole, rivale.
Io però trovo stucchevole questa continua riproposta della bombetta da mangiare, situazione estremamente umiliante e che non capisco come possa sopravvivere a tutte le censure imposte dalla Disney: un mondo così attento nell'insegnare ai giovani a non usare armi, a non usare un linguaggio scurrile, a non bere alcolici e neanche a mangiare carne, pure insegna loro che umiliare gli avversari sconfitti è cosa buona e giusta. Capirei se questa situazione fosse stata proposta una, due, tre volte; ma mi è incomprensibile come possa venire riproposta ogni volta - saremo ormai a più di un centinaio - sia pure ridendoci molto sopra.
Per me è stucchevole e non fa ridere, e per questo non ho apprezzato la storia (né il numero in generale, ma questo non c'entra).