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C'è un doppio Scarpa, yu-huuuuu!!!  ;;D ;;D

Nell'indice però la datazione della storia della "Bussola del Khan" è errata perché il racconto è del '68, mentre nel sommario viene retrodatata di una decade.

Nel prossimo numero viene segnalata la presenza di Zio Paperone e le fragole di Brigitta (scritta da Cimino e pubblicata per la prima volta nel '67) che penso sarà la storia di copertina mentre sappiamo già da Anteprima che nel numero 103, in uscita a luglio, ci sarà "Topolino e lo strano caso del furgone scomparso", scritta da Guido Martina e pubblicata nel '73.

Ottima la presenza costante del Maestro veneziano nella testata dei GCD, seguirò questi numeri del mensile con molto interesse!  :)

Infatti, tra l’altro avrebbe avuto una numerazione più bassa il Topolino. Sulla copertina del numero 670 c’è zio Paperone che riceve dal genio della lampada un sacco con i dollari, disegni di Giuseppe Perego.
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noto che in questo numero ritorna una storia straniera anche se solo one page .Ricordo che quando ero piccolo . nei topolino anni 70-80 c erano molte storie straniere che si potrebbero benissimo ripubblicare alternandole alle italiane
Magari con qualcosa dei due grandi: Carl Barks e Floyd Gottfredson.
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noto che in questo numero ritorna una storia straniera anche se solo one page .Ricordo che quando ero piccolo . nei topolino anni 70-80 c erano molte storie straniere che si potrebbero benissimo ripubblicare alternandole alle italiane
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Topolino / Re:Topolino 3573
« Ultimo post da Cornelius il Giovedì 16 Mag 2024, 23:46:01 »
Quando ho appreso di un nuova storia ambientata nell'800 con i soliti alter ego di Topolino e Pippo (a che numero saremo arrivati? Sicuramente a due cifre) non ho certo fatto salti di gioia pensando addirittura di saltarla. Ma poi il riferimento ad Holmes, le meravigliose tavole di Mottura e, non ultima, la firma di Bruno Enna (che inizialmente non avevo notato) mi hanno fatto cambiare idea e non me ne sono certo pentito.

In una sola sola storia, divisa in due puntate, l'autore ha già creato un ambiente con personaggi e situazioni che promettono bene anche per l'avvenire. Pippo è davvero insuperabile nella sua interpretazione di Holmes con comportamenti, reazioni, dialoghi assorbiti di una comicità involontaria che è per me la tipologia migliore.
Forse questo di Enna e Mottura è il miglior Pippo di sempre in versione alter ego in costume.

Topolino fa da spalla e, al solito, gli riesce bene, nelle storie in costume come in quelle del presente: da Eta Beta ad Atomino fino al primo Gancio (per non parlare di personaggi minori o one shot). Una spalla che, ovviamente, sa prendersi anche il centro del palco, da attore navigato abituato comunque ad essere protagonista di primissimo piano.

Mottura ad un certo punto trasforma il fumetto in una quasi graphic novel ambientata nel West (temporalmente coerente con la Londra vittoriana) e l'effetto è davvero spettacolare, da cartonato deluxe che sicuramente a breve coinvolgerà anche questa nuova saga. Nuova saga che, considerando l'opera originale di Arthur Conan Doyle, la rivisitazione disneyana di Bruno Enna e le illustrazioni di Paolo Mottura, potrebbe avere una lunga e prospera vita.
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Riguardo il Bombetta Business, la storia non è certo nuova nel sottolineare la 'debolezza' di Rockerduck ma lo fa trasformando una gag (solitamente finale) in un plot decisamente approfondito e variegato, interessante da seguire pur nella sua demenzialità di base. La cosa è sicuramente divertente se non fosse ripetuta e sottolineata in troppe storie, con una costanza assente in passato: anche in una delle one page di Battista maggiordono esistenzialista John D. non resiste di fronte ad un dolce a forma di bombetta.

Questo 'vizietto' un tempo relegato (quando compariva) nell'ultima vignetta dell'ultima tavola di una storia, adesso appare ovunque e viene costantemente evocato non solo dal rivale Paperone ma anche dal segretario Lusky oltre che dal diretto interessato, masochisticamente al top. Tutto ciò rende il personaggio una macchietta e questo non fa bene neanche allo ziastro: se i Bassotti ormai lo sono da tempo immemore e Amelia lo è diventata più recentemente, Paperone ha vita fin troppo facile con avversari del genere e il suo prestigio potrebbe risentirne.

Fantasio trova giustamente stucchevole il ripetersi sistematico di questa 'debolezza' di RK ma io trovo noioso anche il finale scontato della vittoria paperoniana pure in contesti nei quali l'avversario sembra prevalere, magari con merito. Una maggiore alternanza tra i successi e le sconfitte di entrambi susciterebbe maggior interesse nei lettori che magari si chiederebbero all'inizio di una storia come questa potrebbe andare a finire, chi alla fine potrebbe essere il vincente e chi il perdente.

D'altronde se Rockerduck continua ad essere il secondo (o terzo, vero Cuordipietra?) papero più ricco al mondo, e con una distanza dal primo posto non così grande, un motivo ci sarà. Prevarrà sugli altri sicuramente ma negli scontri diretti potrebbe farlo anche nei confronti di Paperone. Tutto avrebbe più senso e sarebbe anche più divertente. Spero che gli autori pensino a ciò, magari scrivendo una storia dove Paperone è sconfitto e umiliato e nella successiva prepara la sua vendetta (che sicuramente arriverà). Nella tradizione della più recente continuity.
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Topolino / Re:Topolino 3573
« Ultimo post da repallido il Giovedì 16 Mag 2024, 22:04:15 »
Io però ttrovo stucchevole questa continua riproposta della bombetta da mangiare, situazione estremamente umiliante e che non capisco come possa sopravvivere a tutte le censure imposte dalla Disney: un mondo così attento nell'insegnare ai giovani a non usare armi, a non usare un linguaggio scurrile, a non bere alcolici e neanche a mangiare carne, pure insegna loro che umiliare gli avversari sconfitti è cosa buona e giusta. Capirei se questa situazione fosse stata proposta una, due, tre volte; ma mi è incomprensibile come possa venire riproposta ogni volta - saremo ormai a più di un centinaio - sia pure ridendoci molto sopra.

Penso che le ragioni siano principalmente due: la prima è che Rockerduck agisce sempre in maniera illegale e scorretta, per cui mangiare la bombetta viene visto come una punizione per le sue malefatte (in effetti anche troppo lieve come pena se consideriamo i numerosi crimini di cui si è macchiato negli anni). La seconda è che il fatto di mangiare la bombetta è talmente assurda come cosa (è praticamente impossibile staccare a morsi e soprattutto digerire pezzi di stoffa in quelle quantità) che viene vista come una semplice gag, al pari dei Bassotti che si prendono i colpi del martellone gigante che difende il deposito (normalmente proveremmo orrore per un gesto tanto violento, ma il martello gigante che esce da sottoterra è talmente esagerato da risultare comico, perché tanto "è tutto finto").


In merito a Pippo Holmes ho dimenticato di dire una cosa, e cioè l'unico neo (a mio parere, ovviamente) della storia:
Spoiler: mostra
Il riferimento finale a Moriarty, che ho trovato lievemente forzato.
Da un lato, come dicevo la settimana scorsa, mi piacerebbe rivedere Enna alle prese con questo genere di storie, quindi se questo riferimento conferma l'arrivo di nuovi gialli con Pippo Holmes, sono felicissimo. Dall'altro ho il timore - magari del tutto infondato, eh! - che il professor M (che a questo punto mi chiedo da chi sarà interpretato, magari da Macchia Nera? Del resto condividono l'iniziale) diventi l'avversario fisso di Pippo Holmes.ù
In generale non mi piace quando un personaggio si ritrova a combattere contro lo stesso nemico continuamente (infatti trovo noiosisssimo il fatto che il Joker debba affrontare ogni incarnazione di Batman e non mi è piaciuto che abbiano rivelato che la SPECTRE era dietro a tutti gli eventi dei film di James Bond interpretati da Daniel Craig), e in questo caso non vi è nemmeno la giustificazione data dai romanzi originali, dato che nel vasto canone di Conan Doyle Moriarty appare in un solo racconto (nemmeno un romanzo, un racconto!) e non è affatto la nemesi ricorrente dello Sherlock letterario (in totale Holmes lo affronta in due occasioni, una delle quali in maniera del tutto indiretta).

Intendiamoci, questo è solo un neo (minuscolo) in una storia che ho adorato e di cui spero di leggere tanti altri seguiti, se mi sono dilungato eccessivamente in questo aspetto è solo per pignoleria  :D.
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Off Topic / Re:Le vostre opere
« Ultimo post da Samu il Giovedì 16 Mag 2024, 21:34:30 »
Alcuni tra gli ultimi disegni su cui ho lavorato di recente...  :)
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Testate Regolari / Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
« Ultimo post da Gus Goose il Giovedì 16 Mag 2024, 21:32:58 »
Bel numero questo 101 e, se non erro, nel prossimo faremo un salto anche negli anni '30 con "Paperino e la pietra filosofale"!
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Il Mercatino / Re:Tutto sul mondo Disney
« Ultimo post da jan80 il Giovedì 16 Mag 2024, 20:57:37 »
Nuovo aggiornamento con Topolino Libretto e per chi cerca Big Disney quasi completa ( cedibile anche a numeri) 8)
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Le altre discussioni / Re:Il Salone del libro di Torino 2024 - chi ci va?
« Ultimo post da edrdpl il Giovedì 16 Mag 2024, 19:48:46 »
Uscirono nel 2019, in occasione dei cinquant'anni dallo sbarco sulla Luna, con Topolino 3321.
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Testate Regolari / Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
« Ultimo post da edrdpl il Giovedì 16 Mag 2024, 19:45:41 »
Ottima la presenza costante del Maestro veneziano nella testata dei GCD, seguirò questi numeri del mensile con molto interesse!  :)
Scarpa, così come Martina, è sempre una presenza piacevolissima. Mi sta quasi passando la voglia di recuperarne l'omnia!  :tongue:

A proposito di omnia, manca solo la seconda storia di Rino Anzi affinché i Grandi Classici seconda serie abbiano ristampato tutte le (sole quattro) opere disneyane dell'autore.
Ad Anzi su questo numero è dedicato un bell'approfondimento di quattro pagine, due precedenti e due successive alla storia, in cui Gaspa tira fuori finalmente un po' di artigli! Cita Boschi, consiglia letture e dà valutazioni interessanti sullo stile del disegnatore in questione e sulla produzione italiana del periodo, seppur in uno spazio sempre troppo risicato per un contributo critico davvero approfondito.

L'ho solo sfogliato, ma si preannuncia già un ottimo numero, e soprattutto dà tanta fiducia per il futuro!

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