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Testate Chiuse / Re: Zio Paperone #206 - dicembre 2006
« il: Martedì 16 Gen 2007, 17:10:35 »
Un po' tardivamente, dico anch'io - spocchiosamente - la mia. :
ZIO PAPERONE - LA PRIGIONIERA DEL FOSSO DELL'AGONIA BIANCA don rosa
Fosse stata una storia di personaggi non Disney l'avrei apprezzata molto. E' scritta bene e piacevole. Ma non posso far finta che il personaggio trattato sia Zio Paperone. Sembra che invece Rosa faccia finta che non lo sia. Non capisco come un fan di Barks possa conoscere così poco le caratteristiche del personaggio che Barks gli ha dato. Di positivo ci trovo le schermaglie di odio-amore tra lui e Doretta, e lo struggente finale. Per il resto Paperone viene tratteggiato come una specie di supereroe, infallibile, fortissimo, abilissimo. Un mostro. Niente a che vedere con quello di Barks. Paperino all'inizio della storia si comporta in maniera assolutamente cinica e completamente fuori da ogni caratteristica del personaggio. I riferimenti sessuali poi non hanno nulla a che vedere con lo spirito disneyano. E Rosa scopre subito le carte: Paperino all'inizio dice ai nipoti che quella è una storia non adatta a loro, ed è così: Don Rosa scrive solo per gli adulti, cosa che in Disney è una contraddizione.
Che poi PK e MMMM siano stati scritti per un pubblico più grande rispetto a quello infantile non è una scusante, perchè in quei casi i personaggi non venivano snaturati, e inoltre anche i temi erano più adulti, mentre qui Paperone viene snaturato, lasciando però gag e situazioni irreali tipicamente umoristico-infantili. Insomma, se con Rosa si è cercato di svecchiare il personaggio di Paperone come Faraci ha fatto con Topolino, il mio parere è che Rosa abbia fallito, perchè il suo Paperone è irriconoscibile. Sembra quasi che Don Rosa si ritenga talmente bravo e intelligente da inserire nelle storie solo quello che piace a lui, senza voler fare il minimo sforzo - come fa invece un grande professionista come Faraci - per controllare l'aderenza di ciò che si scrive con il personaggio. Walt Disney, fosse vivo, uno così non l'avrebbe mai preso tra i suoi collaboratori: con lui tutti dovevano fare ciò che Disney decideva fosse la linea generale. Nessuno poteva far di testa propria. Eppure i grandi ci sono stati: Gottfredson, Barks...
Ripeto, se Rosa avesse inventato dei propri personaggi e pubblicato un suo fumetto indipendente, avrei apprezzato moltissimo questa storia. Ma non è così. E forse non è colpa tanto di Don Rosa, si sa che a volte gli autori sono autoreferenziali e a volte perdono un po' la bussola. La responsabilità secondo me è soprattutto della Egmont che gli ha lasciato carta bianca.
PAPERINO CHIROMANTE pedrocchi/pinochi
Ci sono delle gag divertenti, e bisogna anche ricordare che è stata scritta in un periodo in cui i personaggi non erano ancora poi così delineati. Ciononostante non sono di quelli cui piacciono le storie vecchie solo per il fatto che siano vecchie. La storia in sè non mi ha entusiasmato. Apprezzo comunque lo sforzo filologico e l'ho letta volentieri.
NONNA PAPERA E I CORVI DI NATALE jack bradbury
Direi storia abbastanza dimenticabile, e non capisco cosa ci faccia in una testata "settoriale" come Zio Paperone.
ZIO PAPERONE E IL PROBLEMA DEI REGALI lokling/midthun
Sono partito con un certo scetticismo perchè non ho molta stima degli autori scandinavi. Devo invece parzialmente ricredermi perchè ho trovato la storia divertente, a parte un finale così così.
In conclusione, il mio giudizio singolo sulle storie passa in secondo piano rispetto all'intento della testata stessa: quella di essere filologici e di far conoscere le storie più importanti del passato e del presente riguardanti Zio Paperone & co., in Italia e nel mondo. Direi che 3 storie su 4 centrano l'obiettivo, e le ho lette comunque volentieri. Pertanto direi che si tratta di un buon numero.
Voto: 3/5
ZIO PAPERONE - LA PRIGIONIERA DEL FOSSO DELL'AGONIA BIANCA don rosa
Fosse stata una storia di personaggi non Disney l'avrei apprezzata molto. E' scritta bene e piacevole. Ma non posso far finta che il personaggio trattato sia Zio Paperone. Sembra che invece Rosa faccia finta che non lo sia. Non capisco come un fan di Barks possa conoscere così poco le caratteristiche del personaggio che Barks gli ha dato. Di positivo ci trovo le schermaglie di odio-amore tra lui e Doretta, e lo struggente finale. Per il resto Paperone viene tratteggiato come una specie di supereroe, infallibile, fortissimo, abilissimo. Un mostro. Niente a che vedere con quello di Barks. Paperino all'inizio della storia si comporta in maniera assolutamente cinica e completamente fuori da ogni caratteristica del personaggio. I riferimenti sessuali poi non hanno nulla a che vedere con lo spirito disneyano. E Rosa scopre subito le carte: Paperino all'inizio dice ai nipoti che quella è una storia non adatta a loro, ed è così: Don Rosa scrive solo per gli adulti, cosa che in Disney è una contraddizione.
Che poi PK e MMMM siano stati scritti per un pubblico più grande rispetto a quello infantile non è una scusante, perchè in quei casi i personaggi non venivano snaturati, e inoltre anche i temi erano più adulti, mentre qui Paperone viene snaturato, lasciando però gag e situazioni irreali tipicamente umoristico-infantili. Insomma, se con Rosa si è cercato di svecchiare il personaggio di Paperone come Faraci ha fatto con Topolino, il mio parere è che Rosa abbia fallito, perchè il suo Paperone è irriconoscibile. Sembra quasi che Don Rosa si ritenga talmente bravo e intelligente da inserire nelle storie solo quello che piace a lui, senza voler fare il minimo sforzo - come fa invece un grande professionista come Faraci - per controllare l'aderenza di ciò che si scrive con il personaggio. Walt Disney, fosse vivo, uno così non l'avrebbe mai preso tra i suoi collaboratori: con lui tutti dovevano fare ciò che Disney decideva fosse la linea generale. Nessuno poteva far di testa propria. Eppure i grandi ci sono stati: Gottfredson, Barks...
Ripeto, se Rosa avesse inventato dei propri personaggi e pubblicato un suo fumetto indipendente, avrei apprezzato moltissimo questa storia. Ma non è così. E forse non è colpa tanto di Don Rosa, si sa che a volte gli autori sono autoreferenziali e a volte perdono un po' la bussola. La responsabilità secondo me è soprattutto della Egmont che gli ha lasciato carta bianca.
PAPERINO CHIROMANTE pedrocchi/pinochi
Ci sono delle gag divertenti, e bisogna anche ricordare che è stata scritta in un periodo in cui i personaggi non erano ancora poi così delineati. Ciononostante non sono di quelli cui piacciono le storie vecchie solo per il fatto che siano vecchie. La storia in sè non mi ha entusiasmato. Apprezzo comunque lo sforzo filologico e l'ho letta volentieri.
NONNA PAPERA E I CORVI DI NATALE jack bradbury
Direi storia abbastanza dimenticabile, e non capisco cosa ci faccia in una testata "settoriale" come Zio Paperone.
ZIO PAPERONE E IL PROBLEMA DEI REGALI lokling/midthun
Sono partito con un certo scetticismo perchè non ho molta stima degli autori scandinavi. Devo invece parzialmente ricredermi perchè ho trovato la storia divertente, a parte un finale così così.
In conclusione, il mio giudizio singolo sulle storie passa in secondo piano rispetto all'intento della testata stessa: quella di essere filologici e di far conoscere le storie più importanti del passato e del presente riguardanti Zio Paperone & co., in Italia e nel mondo. Direi che 3 storie su 4 centrano l'obiettivo, e le ho lette comunque volentieri. Pertanto direi che si tratta di un buon numero.
Voto: 3/5