Magari Pk non è all'altezza di Barks e Gottfredson, e non c'è nulla di male a dire una cosa del genere, però questa raccolta, in un certo senso, la trovo anche più appassionante, perché riguarda un'opera di questi anni, che è nata e cresciuta mentre io leggevo Topolino, che non ci è stata consegnata come capolavoro, ma che abbiamo imparato a scoprire numero dopo numero, nel mio caso, anche con una certa iniziale diffidenza, visto che il mio primo numero fu solo il 21. E, proprio per questo, mi piace ripercorrere le emozioni della lenta scoperta di quel mondo, così come immaginare, anche grazie ai redazionali (ottimi quelli del primo numero), quelle che può aver provato il Pk team all'epoca dei suoi primi passi, sapendo che anch'io (ovviamente in senso generico) ne ero partecipe in quanto era anche a me che era rivolto. Alla fine, della prima serie ho una gran parte, per cui, semplicemente, la rileggerò sugli albi che possiedo, mentre quasi sicuramente cercherò di fare mia Pk2, della quale non ho letto neanche una lettera.