Io invece esco dal mio "lurk mode" per una piccola discussione sulla storia di Gagnor.
Paperoga. Paperoga non è out of character. Penso che sia invece un grande, grandissimo approfondimento. Poche volte ho visto in un personaggio Disney qualcosa di così... profondo. Mi spiego meglio.
Introduzione: al deposito vediamo il solito Paperino e il solito Paperoga. Il primo con le classiche beghe a cui purtroppo è abituato, il secondo con uno dei suoi soliti corsi a fascicoli.
Inizia la trama. Paperoga commenta l'avvenenza di Bijou (e poi, Sciarrone è sempre Sciarrone). Un complimento dolce e sincero.
Svolgimento della storia, prima della cancellata della memoria. Paperoga "scopre" cos'è l'amore, perché quasi anche lei ci sta. Lo status quo regna sovrano, e Paperoga dimentica tutto.
E qua inizia qualcosa di incredibilmente inconsueto
Tornati sulla terra, tutti tornano ai loro affari. Paperino litiga con Paperina, Paperone pensa a far soldi... e lo spotlight, forse per la prima volta, su sposta su Paperoga. Lasciato solo da Paperino, lui si trova... come dire... Solo.
Non è un gioco di parole. Con un grandissimo aplomb, si mette a leggere sotto un lampione nella notte stellata. Non ha fretta di tornare a casa, non ha telefonate da fare, non ha amici con cui parlare, non ha dollari da proteggere. Apre un fasciolo, unico vero amico, e aspetta di prendere sonno.
Paperoga mi ha dato un grande senso di solitudine. Ho rimirato quella vignetta per tanto tempo, perché forse ho visto malinconia e tristezza. In Paperoga. Sembra un ossimoro, ma è così. Inoltre, facendo una retrospettiva, penso che sia anche l'accezione italiana moderna. Privato di Gloria e Pennino, Paperoga è il papero più solo della Paperopoli che conosciamo. Ecco che tutte le imprese strampalate, tra dispense e idee "geniali", sono solo un modo di vivere, di sentirsi vivo. Qualsiasi occasione è buona per darsi da fare, magari per stare insieme al suo cugino preferito. Per combattere la solitudine.
E poi... la tavola successiva, con la visita di Bijou. Immedesimatevi nel papero dal rosso ponpon
Solo, nel cuore della notte, vede arrivare questa ragazza. Non la conosce, perché non ricorda. Lui vede solo una ragazza che reputa "bellissima" (come già all'inizio della storia) scendere da cielo. E cosa fa Paperoga?
PIANGE.
Perchè quel pianto? Perché è come un sogno che si avvera. Per lui è come una preghiera esaudita. Meno solo, si può dire "ma allora qualcuno c'è che mi voglia bene". La tranquillità, la pace.
In quelle lacrime c'è molto, moltissimo di "non detto".
Gagnor, forse ho visto più di quello che magari c'è veramente... però una malinconia di fondo me l'hai lasciata... Grazie...