Un buon numero, questo 3007, regala un piacevole sapore d'estate.
La copertina di Freccero è ottima, anche se un filino spoiler (per non parlare delle quattro copertine di pag. 159
)
Paperinik sull'oceano scombinato (seconda parte)
Trama interessante, con misteri intrecciati l'uno sull'altro, in maniera non banale. L'obiettivo di dare carne al fuoco è raggiunto. L'identità del cattivo è troppo ovvia, viene pure spoilerata a pag. 159, ma solo per noi disneyani di lungo corso, per i ragazzini probabilmente no. Non capisco certe perplessità dei marinai alla fine:
a parte che è ovvio persino per loro che le frecce sono una trappola, ma vi pare che Paperinik possa ignorare l'SOS, e lasciare in difficoltà gli uomini sulla piattaforma?. Sisti fa un buon lavoro, spero non si incarti negli episodi successivi. Che Paperinik usi la 313 modificata come motoscafo, invece di un mezzo apposito, mi fa un po' strano, ma amen. Mazzarello fa onestamente il suo lavoro, ma semplicemente non è adatto a questo tipo di storie. Ma Mangiatordi? Freccero? Mottura? Held? Perina? Sono in libera uscita? Perché non le fanno fare a loro queste storie?
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Indiana Pipps e la penna di LeonardoBof, a me piace Sarda, ma neanche a me l'idea che ci siano organizzazioni segrete di buoni e cattivi per qualunque cosa, entusiasma tanto. E' da apprezzare però il fatto che usi a rotazione i vari personaggi, in base alle competenze. La storia scivola via, è un po' scialba, Urbano fa il suo (cioè il compitino)
Quando Pippo...rinnova la patente Oh, magari sarò io, ma a me Bosco, che in genere mi fa sganasciare, con le brevi su Pippo non mi piace affatto. Gag da asilo nido e stop.
Paperoga eroe dello spazioGagnor-Sciarrone, ovvero la qualità (già visti nel 3000, allora l'averli accoppiati in quella storia non fu casuale). Paperoga in un ruolo importante, dopo tantissimo, con Paperino e Paperone
in character ma molto sullo sfondo. L'astronave che usano mi è sembrata la stessa di
Zio Paperone e il razzo interplanetario, o sbaglio?
Comunque, la storia, di genere fantascienza, prende una piega particolare, perché prende in giro gli stereotipi che
i belli sono anche buoni e che
nella finzione, i ribelli hanno sempre ragione, ed i governanti sempre torto. Non voglio vantarmi, ma un po' l'avevo capito, per la rappresentazione troppo "stereotipata" del tiranno. L'uso del dialetto lombardo storpiato per i termini alieni, come già detto in recensione dell'albo, dopo un po' stufa, soprattutto perché certe parole sono proprio uguali, ed allora sono gli autori che se la cantano da soli, e non fa ridere. Come pure certi passaggi narrativi con Paperoga sono talmente assurdi, persino per lui, da apparire forzati. Eppure, tutta la storia non era che un pretesto per rappresentare
l'amore impossibile e struggente di Paperoga per la principessa aliena, sviluppato così e così, ma che raggiunge picchi notevoli sul finale. E la storia ci lascia qualcosa, anzi tanto. Sciarrone è l'ideale per questo tipo di storie, in cui i "Paperi" sono usati per rappresentare "qualcosa di più grande"