Come alcuni hanno fatto notare, la crisi nel mondo editoriale, e mi riferisco sia ai libri che ai fumetti, è globale e quindi credo sia pretestuoso puntare il dito solo contro la Disney e sulla sua presunta scarsa qualità.
Io personalmente trovo che le vere cause di questo crollo verticale siano da ricercare in un paio di fattori, che vorrei analizzare con voi sperando di non annoiare nessuno:
- Ricambio generazionale: quando ero piccolo (quanto odio cominciare così una frase) i miei genitori compravano a me e mio fratello un Topolino e un numero qualsiasi di un'altra testata Disney perchè ritenevano, a ragione, che fosse il modo migliore per iniziarci alla lettura e svagarci allo stesso tempo. Se avessi dei figli seguirei senza dubbio il loro esempio, cosa che purtroppo non vedo fare ai miei amici diventati genitori che, sia a casa propria che quando si riesce ad organizzare una serata fuori, mettono subito un tablet o un videogame nelle mani dei bambini per non essere disturbati, e vi posso assicurare che è una scena che ormai vedo troppe volte.
Non dimentichiamo che i bambini piccoli, soprattutto all'inizio, hanno bisogno di stimoli che solo i genitori e l'ambiente casalingo che viene costruito loro attorno possono dare, se nessuno compra loro un fumetto o un libro in quell'età allora difficilmente avremo in futuro un lettore, soprattutto di materiale Disney, per il quale ritengo, magari sbagliando, che se non si comincia a leggere da piccoli non si comincerà mai.
- Espansione di internet e social network: alcuni utenti hanno ipotizzato che l'avvento delle console di videogiochi abbiano segnato l'inizio del declino del fumetto, ma io non la vedo così perchè già ai miei tempi (sigh) c'erano macchine come PS1, PS2 e prima ancora NES, SNES e Nintendo vari, con Super Mario e altri giochi iconici a farci sbroccare. Per me la vera differenza epocale è stata la diffusione di internet prima, con tutti i contenuti cartacei diventati improvvisamente digitali e, soprattutto, gratis, e la nascita di diversi social network dopo, che a poco a poco stanno cancellando qualsiasi bisogno fisico di uscire e di incontrare persone, e quindi anche di fare compere di qualsiasi tipo nei negozi (che infatti falliscono sempre più, ormai chiudono anche edicole e librerie
), dal momento che dietro ad una tastiera ormai si può contemporaneamente giocare, chattare o rimanere informati su quello che succede nel mondo.
Spero di non essere stato troppo prolisso e di aver spiegato bene i miei punti di vista, grazie a chi avrà la pazienza di leggere