Recuperate le letture di queste settimane, eccomi a fare due considerazioni sulla storia di Reginella.
Personaggio talmente iconico che, almeno per quanto mi riguarda, non doveva necessariamente tornare in auge a tutti i costi, come invece purtroppo accade sempre più spesso, nel fumetto Disney e non solo.
Insomma, per me è stato assolutamente un di più.
Partendo da questo, e aggiungendoci che Enna è un autore degno di fiducia, specialmente per operazioni delicate come questa (vedasi anche il caso dei paperotti cresciuti), ho comunque letto la storia cercando di evitare pregiudizi o altro che potessero caratterizzarla in maniera negativa.
E siamo sempre lì. Il difetto è lo stesso che ho trovato anche nella storia di Quacktown.
Ossia che questa è tutto sommato una storia valida (non un capolavoro, ma comunque una buona prova), ma che con Reginella non c'entra un accidente di niente.
Al suo posto ci poteva essere un personaggio dalle fattezze anatrine, piuttosto che canine o pesciformi o chessoio, e la storia avrebbe avuto lo stesso identico svolgimento. Quello che è mancato, invece, è stato proprio il personaggio di Reginella, quello vero, di cui si è tanto sbandierato il ritorno. Zero personalità, zero carattere, zero spina dorsale, zero interazione con gli altri personaggi... solo ricordi. Tanto valeva creare un nuovo personaggio, perchè sicuramente ne avrebbe giovato. Questa che ha recitato qui, invece, della Reginella che è rimasta nel cuore di tanti lettori ha davvero solo l'aspetto fisico, perchè come temperamento, purtroppo, spiace dirlo, ma io non ne ho trovato nemmeno un briciolo di quello che ricordavo avesse.
Sul resto del numero, giusto due parole veloci per dire che la serie dei misteri del grande blu procede come sempre, senza infamia e senza lode, mentre invece mi è piaciuto molto il giallo della Mistery boat.
Sio, invece, pare stia dando libero sfogo a quello per cui è diventato famoso, ossia umorismo demenziale fine a sé stesso. Se la bluguette e qualche altra sua prova (ma soprattutto la bluguette) mi avevano piacevolmente intrattenuto, stavolta l'obiettivo è stato mancato di brutto: vignette pesanti, testi prolissi e umorismo IMHO pessimo.
A chi fa il paragone con la Papernovela della Ziche, consiglio di rileggerla con attenzione, perchè in mezzo c'è un mondo, sia come umorismo, sia come stile, sia come trama.