Riporto qui lo speciale che il "corriere.it" dedicava qualche giorno fa al compleanno del mitico Topo!
Saluti a tutti
"La sua prima apparizione pubblica il 18 novembre 1928 a New York
Topolino compie 75 anni ma li porta bene
In edicola un albo celebrativo per l'icona della produzione Disney: 384 pagine con le più celebri storie dagli esordi ad oggi
Sguardo allegro, carattere determinato e due grandi orecchie tonde: il 18 novembre di settantacinque anni fa Mickey Mouse, per noi italiani semplicemente Topolino,si presentò al pubblico newyorkese pilotando un vaporetto musicale, suonando pentole e tegami per attirare l'attenzione di Minnie. Dal cortometraggio "Steamboat Willie", parodia animata di un film di Buster Keaton, nacque un personaggio intramontabile. Un eroe semplice e coraggioso, rimbalzato dagli schermi cinematografici al fumetto, dalla vignetta alle strade dei parchi divertimento, dove appare come pupazzo, maglietta e giocattolo. Topolino non è soltanto protagonista di pellicole cinematografiche ed albi illustrati, ma il suo profilo tondeggiante si è trasformato in icona della produzione Disney, simbolo dell'immaginazione in tutto il pianeta. Davvero niente male, per un piccolo topo.
Detective e direttore d'orchestra, apprendista stregone e viaggiatore nel tempo, fidanzato fedele e coraggioso avventuriero: dal 1928 al terzo millennio, Topolino ha interpretato questi ed altri ruoli, visitando fantascienza e genere giallo senza mai perdere la sua verve comica (spesso impersonata dall'amico Pippo).
ALBO SPECIALE - Ideato da Walt Disney, animato per la prima volta da Ub Iwerks e disegnato per quarantacinque anni da Floyd Gottfredson, il topo statunitense ha conquistato il nostro paese negli anni '30, diventando protagonista di un periodico nel secondo dopoguerra . Sceneggiatori e disegnatori italiani hanno saputo raccontare il personaggio con autonomia creativa, costituendo una vera e propria scuola del made in Italy disneyiano, a cui sono da attribuire celebri parodie dei classici, gli indimenticabili viaggi di Giorgio Pezzin e Bruno Concina, le atmosfere gialle di Giorgio Cavazzano e Tito Faraci, il modernissimo X-Mickey. Il compleanno ufficiale cade a poche settimane dall'uscita dello storico albo 2500 del settimanale "Topolino", festeggiato dalla redazione milanese con copertina rilegata e un sommario di storie interamente dedicate alla cifra 2500. Per l'anniversario della proiezione del primo cartone animato, sette minuti che hanno incantato la platea, arriva in edicola "Topolino 75" (6 euro): una raccolta di 384 pagine con le più celebri storie dagli esordi ad oggi, firmate dal grande maestro Romano Scarpa e dai suoi successori. «Abbiamo scelto pietre miliari della produzione disneyiana, per raccontare la nostra storia in poche pagine», spiega Ezio Sisti, caporedattore del periodico italiano. «Siamo orgogliosi di aver contribuito all'evoluzione psicologica del personaggio: lo consideriamo un attore, che sa interpretare ruoli differenti, adattandosi al mondo contemporaneo».
EVOLUZIONE DEL PERSONAGGIO - Sfogliando le pagine di questo prezioso volume, destinato a collezionisti e nostalgici, fedeli sostenitori e nuovi lettori, appare chiaro che il Mickey Mouse del 1928 è completamente differente da quello di oggi. Topolino ha presto indossato guanti gialli (talvolta bianchi) e come molti ragazzini dell'epoca ha lasciato i pantaloncini dell'infanzia per pantaloni lunghi e camicia; sono cambiati anche gli occhi e lo spazio bianco intorno alla pupilla è stato delimitato da una linea nera. «Un punto di svolta fondamentale può essere individuato all'inizio degli anni Trenta, quando Walt Disney ha richiesto ai suoi collaboratori un restyling del personaggio», spiega Luca Boschi, storico del fumetto ed esperto del mondo disneyiano. «Non tutti sanno che tale cambiamento è stato applicato per la prima volta al celebre cortometraggio Topolino e l'apprendista stregone». L'evoluzione grafica è stata inoltre segnata dal tratto dinamico di Romano Scarpa e dalla morbidezza espressiva di Cavazzano. Anche le storie sono cambiate: «Topolino si è modernizzato, seguendo una generale tendenza della rivista, in parte distaccandosi dalla quella figura di investigatore dilettante che era venuta formandosi una ventina di anni fa», spiega lo sceneggiatore Bruno Concina. Topolino non è più lo stesso di una volta: sopravvive al tempo perché ha deciso di cambiare, ospitando nelle sue storie attualità e tecnologia, aggiornando ruoli e costumi di scena. Con tre milioni di lettori settimanali, non sembra affatto intenzionato ad abbandonare il palcoscenico."
Mara Pace
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