Non hai capito che io ho semplicemente scritto che:
1) Tesori ha fallito, essendo fatto malissimo e senza una vera e propria mission (perché collezionare ciò che da collezione, per come è fatto, non lo è?).
Che sia fatto senza la dovuta cura e senza una precisa identità sono d'accordo, sul fatto che stia fallendo per questo (se sta davvero fallendo, sempre meglio essere prudenti
) no so: è solo una sensazione, ma ho l'impressione che tesori non sarebbe stato un trionfo nemmeno se fatto con tutti i crismi.
2) è un prodotto da libreria, venduro in edicola. Ed in questo caso è l'impianto generale (fumetto+ redazionali e il fatto di essere un libro) che scoraggia gli acquirenti generalisti (che sono la maggioranza dei potenziali) all'aquisto perché essi cercano il fumetto e non i redazionali. Poi c'è il prezzo.
Su questo onestamente non posso rispondere perchè mi mancano i dati. Non so quanto costi realizzare un numero, qual è il punto di bilancio etc. L'idea che mi sono fatto (e che probabilmente è sbagliata, ma da quel poco che so non riesco a fare altre ipotesi) è che abbiano volutamente evitato il circuito delle librerie perchè troppo aleatorio e inadattato, per tipo di clientela, ad una uscita periodica. E non so neanche come siano messi con le fumetterie, io personalmente ho sempre avuto problemi a reperire con la giusta regolarità (non parlo quindi di arretrati o usato) le uscite disney in fumetteria, ricordo che zp arrivava con mesi e mesi di ritardo, maestri disney mai pervenuto e parlo di fumetterie di città diverse!
3) Purtroppo in un'Italia così esterofila è proprio l'italianizzazione spinta che ci propina la TWDCI motivo di mio stupore. Egmont produce storie anche bellissime ma storie extra Egmont ne pubblica tantissime (anche olandesi) e non si pone il problema di dire : "noi le facciamo e tradurle costa!". Ciò in Italia succede perché è più facile far produrre storielle inconcludenti e riempitive ad autori italiani, piuttosto che tradurre buone storie Egmont, olandesi o francesi. Ci stiamo perdendo tutto un mondo che noi non produciamo. E WoM, Q-Blog e simili ci vengono venduti come capolavori. Ma per favore...
Anche qua non posso controbattere non avendo i numeri per farlo: non ho idea se costi meno far produrre una storiella di poche pagine in italia piuttosto che comprarne una all'estero e farla tradurre. Però penso ci sia anche un problema di natura diversa: è probabile che lettori del nord europa siano maggiormente abituati ad una produzione meno "autarchica" oltre che un po' diversa nello "spirito" (non so se mi spiego). Qui in italia spesso, e lo puoi vedere dai commenti sul papersera, si storce il naso di fronte alle straniere, conseguenza credo dell'imprinting a base di storie italiane a cui comunque si è sottoposti. Purtroppo non si è tutti come amz che cerca nelle storie egmont proprio "un modo diverso di concepire disney" (cit.
), quindi continuo a pensare che infarcire tesori di storie come quelle sia un suicidio editoriale!
Che debbano avere un loro spazio è giusto, e ce l'hanno come ti ho detto. Se poi per disney comix scelgano le peggiori anzichè le migliori, beh, questo non lo so. So solo che ne presi i primi due numeri ed erano nettamente peggiori del mega di cui ha preso il posto