Grazie per la disponibilità, Scrooge. Però, visto che ci siamo, vorrei chiarire meglio cosa intendevo. L'esempio del telo lo conoscevo, penso che sia un classico, e mi era chiaro che queste onde gravitazionali, quindi, fossero da intendersi come gli effetti della distorsione creata da un corpo sul "telo". Fin qui chiaro, limpido. Non sapevo però in che modo questa fosse stata rilevata, e quindi grazie per la precisazione.
Ma, arriviamo al punto che mi non mi risulta ben delineato... esattamente, la gravità e, di conseguenza, le onde gravitazionali, che sono? Giusto un paio di settimane fa ci ragionavo assieme a mio padre (ogni tanto ci svegliamo con la testa di risolvere i misteri dell'universo, sapete
) e appunto ragionando sull'esempio - alquanto riduttivo, temo - del telo, questa, d'istinto, ci sembra più essere un'effetto, una conseguenza: il corpo ha una massa, la massa distorce lo spazio, la distorsione attorno a quel corpo intrappola corpi più piccoli, e viene detta gravità. E queste onde sono il movimento dello spazio dovuto a questa distorsione, giusto? Fin qui ci sono, giusto? Per individuarla, insomma, possiamo solo osservare gli effetti che provoca.
Forse, a monte della mia confusione, c'è da dire che nel linguaggio comune, e anche ai tempi della scuola, ogni qual volta si parla di gravità, si tende sempre a indicarla come un qualcosa che attrae a se, quasi fosse simile al magnetismo, e questo mi cozza pesantemente con l'esempio classico del telo.