In effetti, a parte l'Operazione Zeus, questo numero non è un granché (per i miei gusti). Tra Bivi mai amati e riproposte a fumetti DPW dei classici cartoni americani tutto il resto è noia (come cantava Franco Califano). Però, tra un bivio e l'altro, è da sottolineare il ritorno di Spennacchiotto, scelta non casuale di Marco Bosco visto che nelle storie americane dei '60/70 di Super Pippo compariva di tanto in tanto. Federico Franzò lo disegna bene mentre Bosco lo fa convivere con una zia preoccupata per il suo nutrimento ("I geni del male devono nutrirsi. E la crostata ti piace tanto" gli dice una sorridente anziana gallinacea dalla pettinatura alla Topolinda: una classica vignetta dalla comicità involontaria - la mia preferita).
Da notare che Spennacchiotto ha avuto a che fare sia con i paperi che con i topi per cui la sua residenza è sempre stata 'vaga', per quanto in questa come in altre occasioni la sua casa-laboratorio sia ubicata a Topolinia. Però sia il personaggio che l'abitazione sono presenti nel Plastico di Paperopoli, per cui la 'doppia residenza' continua. La sua inaspettata presenza mi ha portato a leggere tutti bivi senza saltare di palo in frasca ma leggendoli consecutivamente uno dietro l'altro (fino a dover memorizzare il collegamento degli ultimi). Cosa non farei per 'omaggiare' i vecchi personaggi dimenticati...
________________________________________________________________________________________E, a proposito di character desaparecidi, nel prologo dell'
Operazione Zeus Marco Gervasio e il 'nostro' Bacci mettono in fila ben 9 temibili criminali affrontati da Topolino nel corso degli anni: Macchia Nera-Gambadilegno-Plottigat-Mister Vertigo-Vito Doppioscherzo-Eli Squick-Pirata Orango-Giuseppe Tubi-Miklos! Entrambi potrebbero arrabbiarsi se dicessi che potevano aggiungere un decino nemico (anche per fare cifra tonda) rivisto nel Cafè Zombo dove ha una parte da protagonista, come accadeva nei primi anni '30 con Floyd Gottredson: Sylvester Shister alias Lupo (con la classica tuba alta e storta), l'avvocato mente della coppia formata con Pietro, come era anche Squick sempre in coppia col grande felino.
Ad ogni modo fa piacere rivedere (anche solo come camei) personaggi storici che avrebbero ancora molto da dire:
ad alcuni è stata data questa possibilità più che ad altri ma spero che tra Casty, Gervasio (da ricordare il suo Musone in Star Top) e qualche altro autore presto o tardi rivedremo in azione questi come altri character gottfredsoniani e non. In questa Operazione Zeus ne troviamo uno fra i più popolari, ripreso con convinzione e forza diversi anni dopo la sua prima ed unica apparizione (come per Macchia Nera): il Dottor Enigm, ovviamente immancabile in questa storia in quanto 'nomen omen'.
E, a proposito di Enigm-istica, la 'villetta a tema' del professor Rebus (come dice Topolino) è in realtà una palazzina attaccata ad altre, per quanto si distingua per la sua parete a scacchiera bianca e nera.
Prima puntata che inizia benissimo, tra frasi nascoste troppo 'personalizzate' di un cruciverba, misteriose scomparse di due professori che si conoscono da una vita, improvvisa comparsa di un tipo apparentemente misterioso che però Topolino sembra conoscere bene e, soprattutto, con un Pippo grande protagonista di una storia dove la sua abilità nei cruciverba sembra essere utile anche per delle ricerche appena iniziate ma già piuttosto complicate. Al solito 'The Gervasio Touch' riesce a valorizzare personaggi e situazioni creando atmosfere ed alchimie che fanno ben sperare per il prosieguo di questa Operazione Zeus.
________________________________________________________________________________________Da notare, infine, un 'parallelismo enigmistico' tra Pippo e Paperoga: se il primo è realmente il 'Re dei Cruciverba' (come dice entusiasta Topolino), il secondo, nella breve "Il ballo degli enigmisti", sembra esserlo (Paperino lo chiama 'il mio cugino geniale') ma in realtà la sua mente, per quanto 'alternativa' come quella di Pippo, non riesce a concentrarsi come quella pippide ma fa e disfà in continuazione, in azioni e atteggiamenti frenentici molto diversi da quelli misurati e aplomb di Pippo. E infatti la sua momentanea 'genialità' era dovuta ad una scarica energetica di un Intensificatore di Perspicacia, ultima invenzione di Archimede.