I primi 35 minuti di questo film sono a mio parere fra le "cose" in assoluto più grandiose mai apparse nella Storia del Cinema. Una scatoletta di latta sui cingoli che riesce a dire più cose di sé stesso senza proferire nemmeno una parola enormemente meglio di quanto una miriade di personaggi di sedicenti film d'animazione hanno saputo e potranno mai saper fare.
Insieme a Alla Ricerca di Nemo, WALL-E è il mio Pixar preferito (anche se c'è da dire che non li ho visti tutti).
Ho parlato della prima mezz'ora circa del film. Il resto? Il resto si presta effettivamente un pochino alle critiche di chi ne ha accusato un leggero calo, ma lasciatemi dire due cose: la prima, che obiettivamente sarebbe stato quasi impossibile mantenere un ritmo narrativo e una simile profondità per 90 minuti; e secondo, soprattutto, che, paradossalmente, la sezione di film ambientata sulla Axiom è quella nettamente più carica di significato e del messaggio fortissimo di cui la pellicola si fa carico.
Che poi, io narrativamente non ci vedo neanche dei cali così tangibili, nella seconda metà. No, piuttosto il difetto è insito nella realizzazione grafica degli umani che, pur se resi caricaturali all'estremo per scelta di trama, la CGI Pixar non era ancora riuscita a rendere come si deve (e IMHO non c'è ancora riuscita oggi, abbondantemente superata dalla Disney).
Pixar raccoglie l'eredità filosofica Disney di concentrarsi maggiormente sullo svisceramento psicologico dei suoi personaggi, piuttosto che sul raccontare una storia (qui più che altrove), e tramite essi trasmettere un'idea, un monito. E più d'uno, direi. Il fatto che si siano concentrati e siano riusciti a rendere così tremendamente espressivo, così fortemente caratterizzato WALL-E in questo processo (ma anche EVE) ha dell'incredibile. È facile notare come ogni più piccolo componente metallico di quell'esserino contribuisca violentemente a fargli trasmettere un'emozione, o a dare un'impressione, o a fargli dire parole non pronunciate. Molti si soffermano spesso sui suoi "occhi" in tal senso, ma io dico che la cosa più espressiva di WALL-E sono le sue MANI.
È un film che fa riflettere e colpisce, incanta ed emoziona. A me fa piangere come una fontana. La delicatezza con cui una storia d'amore qui dentro è narrata, in mezzo a tutto il resto, ha del sensazionale.
Capolavoro assoluto.