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Monkey_Feyerabend
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    Freddy Milton
    Sabato 12 Nov 2016, 14:14:53
    Notavo qualche giorno fa che nel lotto di storie del duo Milton-Jippes apparse tra la seconda metà dei ’70 e l'inizio anni ’80 che ho avuto occasione di leggere (non molte, in realtà), quelle che mi piacciono di più sono scritte dal solo Milton (Jippes interviene come disegnatore). Sarà un puro caso, ma la riflessione mi ha fatto venire voglia di parlare di un paio di queste storie. Scopro però che non c’è un topic su Milton, quindi quale miglior occasione per aprirne uno. Inizio a pensare che sia il mio sceneggiatore di paperi preferito dopo Barks e Rosa. Diciamo il primo tra i normodotati.

    Freddy Milton, classe 1948, è un autore danese che mi pare abbia sempre e solo lavorato per l’editore olandese. In effetti, è da  considerarsi come il capostipite della scuola olandese. Barksologo, fondatore e animatore di una celebre fanzine sul good artist, ha iniziato la sua carriera fumettistica nei primi anni ’70, e quella disneyana nel 1976. Dal 1976 alla metà degli anni ’80 ha sceneggiato e disegnato storie di paperi sul modello delle ten-pagers di Barks, la gran parte per corrispondenza assieme all'amico Daan Jippes. Dalla metà degli anni ’80 ha smesso di scrivere storie di Paperino,  per concentrarsi sulla sceneggiatura di altri fumetti che gli permettessero di sviluppare le sue idee con maggiore libertà. Secondo l'analisi che lui stesso fa della sua carriera, e che trovate qui (in inglese), consciamente o inconsciamente Freddy Milton ha sempre usato i funny animals per raccontare storie distropiche con un qualche contenuto di critica sociale. Cosa che in Donald Duck si può fare se uno ha la mano raffinata, ma sempre entro certi limiti. Comunque Milton è rimasto disegnatore per il Donald Duck olandese fino all’anno scorso, quando ha appeso il pennino al chiodo per andare in pensione.

     La prima storia con Jippes, del 1976, inspiegabilmente inedita in Italia (credevo che Zio Paperone avesse pubblicato tutto del duo Jippes-Milton!), si chiama Trailer for rent, ed è un piccolo capolavoretto. Forse qui Jippes disegna molto più del danese, perché il tratto è morbido, mentre Milton adottava coi paperi disneyani un segno dilettantistico assai spigoloso. In questa 10-pager Milton gioca a prendere in giro il vocabolario e l'atteggiamento militaristico dei nipotini/giovani marmotte, assegnando palesemente  a Donald il suo punto di vista, specie quando gli fa dire « un po’ di sabotaggio non farà male a quei piccoli soldati!». Nel corso della storia i nipotini si mostreranno misogini e violenti, ma in una maniera simpaticamente infantile. E in ogni caso alla fine sapranno mostrarsi umani. Il vero vincitore della partita è però Donald, che mostrerà loro che la "fibra morale" la si può avere anche senza prove di coraggio alla giovani marmotte, ma con l'amore paterno.

    Un altro esempio di storia del duo scritta dal solo Milton e che trovo gradevole è Paperino e il test del successo (1977). Qui siamo proprio nel barksismo spinto. Questa avrebbe potuto scriverla pari pari lo zio Carl. Non sarebbe passata alla storia come una delle sue migliori, perché non è che Milton abbia granché di genio comico, ma narrativamente parlando siamo da quelle parti lì, sia per tematica (battaglia tra Gastone e Paperino a chi sa far più soldi con una vecchia imbarcazione) sia per la messa in scena (cadenzatissima e ironica).

    La mia storia preferita di Milton è una misconosciuta di cui è autore unico, pubblicata in Italia col titolo Paperino in: c’è trucco e trucco (1983). Storia sfacciatamente snobbata dalla Egmont a giudicare dall’inducks, forse per il suo stile grafico davvero ai limiti del dilettantismo, a metà tra il disegno "finto infantile" e la fanzine alternativa. In questa storia tutti imbrogliano tutti. Paperone sottrae i soldi del gelato ai nipotini per insegnare loro una lezione severa sulla vita. I nipotini, anzicché imparare la lezione di vita, imparano a fregare il prossimo. Paperino, combattuto tra l'istinto di vendetta e il desiderio di fare della beneficenza, ingegna un modo per imbrogliare e  mortificare lo zione. Un lupo imbroglione tenta senza riuscirci di fregare Scrooge, ma poi riesce a fregare Donald che ha fregato Scrooge, salvo poi finire stra-fregato dai nipoti. Il tutto in un clima di rapina generale, con i passanti che tentano di fregare Donald. Ma non è una storia di imbroglioni amorali. Tutti hanno un loro motivo tutto sommato legittimo per rubare agli altri, tutti si muovono nel solco dell’ambiguità morale dei nostri tempi. La storia è profonda ma anche leggerissima. L’ironica vignetta finale è un capolavoro.   

    Milton ha scritto una sola storia più lunga di dieci pagine. Era la sua primissima storia disneyana. La produsse nel 1976, ma non fu accettata. Milton fu autorizzato a pubblicarla sostituendo Donald e nipoti con altri paperi antropomorfi non disneyani. Salvo poi ritrovarsi lo stesso nei guai con i legali della Disney. Nel 1980 fu pubblicata in Olanda la versione disneyana. Ma misteriosamente la storia non fu tradotta in nessun paese fino al 2015 (in Finlandia e Germania). Questo mese è stata pubblicata negli Stati Uniti, su Donald Duck. Purtroppo quando me ne sono accorto era tardi, lo spacciatore di comics americani più vicino a casa lo aveva già esaurito. Se qualcuno di voi sta seguendo le nuove pubblicazioni della IDW e l’ha letta passi a farci sapere se vale la pena recuperarla.
       
    « Ultima modifica: Sabato 12 Nov 2016, 16:22:59 da Monkey_Feyerabend »

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      Re: Freddy Milton
      Risposta #1: Sabato 12 Nov 2016, 16:00:17
      Sono l'unico che dopo 30 volte continua leggere il titolo del topic come "Milton Friedman"?
      Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
      (G. Testori)

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        Re: Freddy Milton
        Risposta #2: Sabato 12 Nov 2016, 16:24:23
        La terza vorrei proprio leggerla, sembra in perfetto stile Guido Martina!  :)
        If you can dream it, you can do it.

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          Re: Freddy Milton
          Risposta #3: Sabato 12 Nov 2016, 16:40:32
          In realtà è molto diverso. Martina fa agire in maniera cattivella i paperi per il puro scopo di intrattenere e far ridere (con me non ci riesce, ma vabbè...), sacrificando ogni connotazione morale più profonda.

          Qui al contrario i personaggi sono carichi di buoni propositi (a parte il lupo, che è un simpatico balordo, ma che regala anche la sopraccitata divertente vignetta finale), SPOILER: Paperone vuole davvero insegnare qualcosa di importante ai nipotini; Paperino frega Paperone per finanziare la mensa dei poveri organizzata da Paperina (tra l'altro contravvenendo al suo credo "socialdemocratico" esposto all'inizio, quando dichiara a Paperina che lui paga le tasse perché lo Stato si occupi dei bisognosi...diciamo che il Paperino di Freddy Milton non è esattamente allineato al liberismo di Milton Friedman); con i guadagni del gioco delle tre carte praticato per strada i nipotini salvano la festa per i bisognosi.

          Comunque un pizzico di "martinianità" nel Paperone di Jippes e Milton l'ho percepita un paio di volte. Ma non in questa storia, in altre.
          « Ultima modifica: Sabato 12 Nov 2016, 16:42:52 da Monkey_Feyerabend »

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            Re: Freddy Milton
            Risposta #4: Sabato 12 Nov 2016, 16:46:41
            sacrificando ogni connotazione morale più profonda.

            Non sempre, non sempre. Vedrai se continui a esplorare.

            Di Milton ricordo una S-code disegnata da Massimo De Vita, molto ben scritta anche se con un soggetto non originalissimo. (Zio Paperone e l'affare greggio).
            Poi ne ricordo (meno) un'altra, l'Eredità in prova, senza particolari picchi ma pure non da dimenticare.

            Però nonostante le pochissime letture è un nome che mi evoca buoni ricordi, vorrà dire qualcosa.

            Paperone vuole davvero insegnare qualcosa di importante ai nipotini; Paperino frega Paperone per finanziare la mensa dei poveri organizzata da Paperina (tra l'altro contravvenendo al suo credo "socialdemocratico" esposto all'inizio, quando dichiara a Paperina che lui paga le tasse perché lo Stato si occupi dei bisognosi...diciamo che il Paperino di Freddy Milton non è esattamente allineato al liberismo di Milton Friedman); con i guadagni del gioco delle tre carte praticato per strada i nipotini salvano la festa per i bisognosi.

            Questo più che Martina somiglia un sacco a Cimino anni Sessanta. ;D

            Ricordo certe storie dove Paperone vuole insegnare la morale del lavoro ai nipotini (i quali alla fine, ovviamente, si dimostrano ancora più scaltri di lui) e architetta una serie di insidie alla loro iniziativa di turno travestendosi, pagando gentaglia, e cose simili. Oppure dove Paperino cerca di boicottarli in tutti i modi (ce n'è una con il gioco delle tre carte ;D) con i metodi più malvagi, ma in questo caso senza finalità morali. ;D
            « Ultima modifica: Sabato 12 Nov 2016, 16:56:02 da A.Basettoni »

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              Re: Freddy Milton
              Risposta #5: Sabato 12 Nov 2016, 18:26:13
              Storie molto ben scritte ma poco originali è in effetti la migliore descrizione sintetica che si possa dare dell'autore.

              Sì, da quel poco che ho visto, Milton è più Cimino che Martina. La verità è che Milton rifà Barks (a parte metterci un po' della sua sensibilità sociale), e tra i due succitati autori italiani Cimino è quello più vicino a Barks. Ma restano paragoni del tutto fuorvianti.

              Divertente scoprire che a inizio carriera Milton ha mandato degli script anche agli italiani! 

              Comunque ora che sto dando uno sguardo alla sua pagina web, scopro che all'inizio degli anni '90 Milton aveva tentato di riprendere il lavoro su Paperino in coppia con l'allora esordiente Gorm Transgaard. Avevano constatato che con Rosa e Van Horn la Egmont aveva iniziato ad essere più aperta a stili grafici più personali, non uniformati. A quanto lui riferisce però quel trattamento fu riservato solo ai due americani, fortemente voluti dal nuovo editor americano Byron Erickson, il quale non riuscì a estendere il trattamento ad autori europei, almeno non subito. Un paio di storie di prova sono disponibili sulla pagina web (in un caso Milton afferma che il materiale è stato poi pubblicato da Egmont senza pagargli niente):

              http://www.freddymilton.dk/rollerskating/intro.htm

              http://www.freddymilton.dk/rollerskating/intro.htm

              (dopo gli hanno dedicato un volume Hall of Fame, ma lui sembra rimasto ehm...non esattamente in cordiali rapporti con l'editore del suo paese  ;D)
              « Ultima modifica: Sabato 12 Nov 2016, 18:35:59 da Monkey_Feyerabend »

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                Re: Freddy Milton
                Risposta #6: Sabato 12 Nov 2016, 18:39:31
                Ah, ma la storia lunga appena pubblicata in America è disponibile in bianco e nero nel sito dell'autore! Eccola:

                http://www.freddymilton.dk/big_sneeze/intro.htm

                Io me la leggo, prima che gliela facciano togliere  ;)


                Spiega anche perché non è stata quasi mai ristampata:

                Citazione
                At some point I was paid twice for a tenpage duckstory at Oberon, and instead of doing a new story without pay, the editor accepted to make a printing of “The big Sneeze” in black and white in a big bumper album, “Groot Vakantieboek”. I demanded however, that it was only this single publishing, since I was actually not paid the regular price for the 31 page story, but only what was the fee for 10 pages. Faithful editor Thom Roep stayed loyal to that deal and the story has to my knowledge not been published elsewhere since then.
                « Ultima modifica: Sabato 12 Nov 2016, 18:42:42 da Monkey_Feyerabend »

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                  Re: Freddy Milton
                  Risposta #7: Domenica 13 Nov 2016, 11:40:25
                  Milton è un ottimo artista e autore. Lui mi ha scritto via e-mail che sta lavorando su un fumetto, che si basa sulla storia di Paul Murry locomotiva.
                  Ha scritto, purtroppo, che molto probabilmente sarà la sua ultima storia Donald.  :'(

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                    Re: Freddy Milton
                    Risposta #8: Domenica 13 Nov 2016, 11:46:04
                    Bello! In effetti in una pagina del suo sito che ho linkato sopra dice che da bambino leggeva Paul Murry, e che con suo fratello aveva costruito un modellino di un trenino visto in una storia di Topolino di Murry. A volte ho l'impressione che la vita sia un ridicolo balletto intorno a quello che ci ha colpito (nel bene o nel male) da piccoli.  :)


                    Paperino34, questa è la prima volta che si capisce quello che scrivi. I tuoi messaggi precedenti erano incomprensibili, solo per questo nessuno ti ha risposto.  ;)
                    « Ultima modifica: Domenica 13 Nov 2016, 11:49:09 da Monkey_Feyerabend »

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                      Re: Freddy Milton
                      Risposta #9: Domenica 13 Nov 2016, 11:53:12
                      Io vivo in Germania e quindi non molto bene l'italiano. Mi dispiace, se non avete capito i miei altri post.

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                        Re: Freddy Milton
                        Risposta #10: Domenica 13 Nov 2016, 11:56:39
                        No, non fa niente.  ;)

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                          Re: Freddy Milton
                          Risposta #11: Lunedì 14 Nov 2016, 14:58:10
                          Non conosco benissimo Milton, devo aver letto qualche storia sparsa senza particolare attenzione (cosa a cui tenterò di porre rimedio appena possibile). Noto che il direttore del giornale di "Trailer for rent" è uguale identico a Sharky, a evidenziare il debito barksiano.
                          Ricordo comunque una non particolare brillantezza comica (come è già stato fatto notare) quanto piuttosto un accento dato alla narrazione e al meccanismo interno per una totale fluidità. Spiccava sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, non positiva come quella di Carl Barks e decisamente più interessante e realistica. Non si cade nel "nichilismo" martiniano ma è tutto più pennellato con delicatezza (per quanto Martina non si esaurisca nella cattiveria generalizzata, checchè ne dica il pregiudizio diffuso)
                          Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                            Re: Freddy Milton
                            Risposta #12: Lunedì 14 Nov 2016, 15:17:09
                            Intendi Il Test del successo, non trailer for rent.

                            Non si tratta di semplice "debito" barksiano, la cosa va ben oltre. Nelle storie di Milton o Milton-Jippes del periodo 76-85  i riferimenti a Barks sono ovunque. C'è proprio una programmatica full immersion nel mondo di Barks (parzialmente ripresa anche da Van Horn, basti pensare al capo istruttore guardiapesca di questa storia che è praticamente la stessa persona del capo guardiacoste della famosa Donald of the Coast Patrol di Barks).

                            A questo proposito, guardate sulla pagina inducks la prima vignetta della loro prima storia (appunto Trailer for rent). I nipoti stiracchiati in diverse pose barksiane, su una poltrona con a fianco la famosa "lampada-papera" di Barks (che di solito uncle Carl mi pare metta su un mobile, non su un'asta). Praticamente questa loro primissima vignetta è una dichiarazione d'intenti. 
                            So che può non piacere questo ripiegarsi nel barksismo ortodosso, e che è meglio quando un autore prende dai maestri solo quello che gli serve per poi seguire vie narrative tutte sue (si veda l'immane Don Rosa). Ma a me divertono lo stesso questi autori.


                            Mozione d'ordine: ce la facciamo a non parlare di Cimino e Martina almeno nei topic dedicati ad autori stranieri? Eddai per piacere  :'( :'( 
                            « Ultima modifica: Lunedì 14 Nov 2016, 15:21:37 da Monkey_Feyerabend »

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                            Vincenzo
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                              Re: Freddy Milton
                              Risposta #13: Lunedì 14 Nov 2016, 18:10:04
                              È proprio per il fatto che Cimino e Martina siano riusciti a rendersi totalmente indipendenti da Barks che viene naturale fare paragoni  ;)
                              If you can dream it, you can do it.

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                                Re: Freddy Milton
                                Risposta #14: Martedì 15 Nov 2016, 11:18:29
                                Ecco, non ce la facciamo.

                                 

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