Ma se il buon Bramo si chiede *perché* un semplice esperimento non dovrebbe essere fatto, io all'opposto mi chiedo: *perché sì?*.
Ormai - ma opinione personale - penso che questa sia una domanda che non ha più senso porsi. Di base, non c'è davvero il bisogno di nessuna variazione, di nessuna nuova idea, di nessun progetto... ciò non toglie che se ne facciano comunque. Per alcuni certe cose sono evitabili, per altri no, ma partire dal presupposto che di qualcosa "non si senta il bisogno" non è sufficiente, perché per altri (realizzatore in primis) evidentemente aveva senso farlo.
Poi chiaramente anch'io ho i miei gusti: Paperoga innamorato per me ci sta, perché accade raramente. Ciccio detective no, ma non mi chiedo se ce ne fosse bisogno. Dico solo che non è la mia tazza di té, magari motivando che il personaggio viene usato male. Ma questa è un'altra storia.
Lol Bramo, dobbiamo davvero continuare a discuterne dopo ciò??
Sapevo di toccare un nervo scoperto
Ma non voglio approfondire per non andare OT
dopotutto il mondo Disney tranne rari casi (pk? saga?) è un mondo statico dove il passare del tempo è un elemento assolutamente trascurabile e ininfluente.
Vero, e a me piace questo elemento infatti.
Ma se ci sono eccezioni come quelle che citi, non vedo perché non possa essercene una in più, peraltro molto probabilmente circoscritta ad una singola storia.
E credo che sia stato inevitabile per molti, nel leggere le avventure di Quack Town, immedesimarsi nei cinque paperotti che vivono avventure assolutamente a misura di bambino. Questo ritornare all'infanzia, con effetto nostalgia, secondo me è uno dei punti di forza della serie. Ed è inevitabile che il mostrare cosa saranno diventati Louis, Millicent, Tom e Betty Lou da grandi, a me mette un pochino di malinconia.
Sono d'accordo, in parte. Il fatto è che la malinconia è anche bella, eh, come sentimento da provare durante una lettura. Almeno per me.
Utilizzare la serie di Paperino Paperotto *unicamente* come serbatoio emozionale e isola felice in cui ritornare con la mente a quando eravamo noi stessi dei bambini mi sembra troppo personale e privatistico, come modo di intendere la serie.
Ribadisco che non vedo come sapere cosa accadrà in futuro ai ragazzi di Quack Town rovini la percezione delle storie normali in cui compaiono bambini. Io li ho sempre considerati reali, e come tali ho già messo in cantiere fin dal 2000 che cresceranno... come è cresciuto Paperino, del resto!
Ad ogni modo, siamo troppo nel campo del gusto personale e io remo invece verso quello dell'apprezzamento di un'opera, di un plot twist e di un'idea.
Direi di risentirci fra un mese a storia uscita