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Tetralogia dell' Argaar

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Aoimoku
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    Re: Tetralogia dell' Argaar
    Risposta #165: Martedì 2 Mag 2017, 13:59:28
    Ma se tra una storia e l'altra nell'Argaar passano 222 anni... quanto caspita sono longevi i suoi abitanti?
    Evidentemente almeno millenari, quindi?  ;)

      Re: Tetralogia dell' Argaar
      Risposta #166: Martedì 2 Mag 2017, 19:44:19
      Forse hanno un ciclo vitale di lunghezza uguale al nostro ma percepito più lungo perché il tempo da loro scorre più velocemente.

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      Maximilian
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        Re: Tetralogia dell' Argaar
        Risposta #167: Domenica 23 Lug 2017, 23:09:46
        Topolino e la spada di ghiaccio

        Molto probabilmente, si tratta della miglior storia con Pippo protagonista.
        Questo perchè? Spesso, egli risolve la situazione senza rendersene conto (ovvero grazie ad enormi colpi di fortuna), senza quindi partecipare attivamente. Altre volte gli vengono conferiti dei super poteri, o comunque facoltà che di solito non possiede. In questa occasione, invece, agisce restando il solito Pippo di sempre e si rende fondamentale per merito delle proprie caratteristiche intrinseche.
        Veniamo quindi all'idea, che non esito a definire geniale, su cui si fonda la storia: unire il nemico che si basa sulle illusioni de La spada di Shannara allo scetticismo del pippide figlio delle vicende con Nocciola.

        Tuttavia, se Pippo si ritaglia indubbiamente il ruolo da protagonista, non si può dire che gli altri personaggi stiano in disparte: ognuno di essi - Topolino, Yor, Gunni Helm e, in minor parte, Boz - si rende assolutamente necessario per la riuscita della missione.
        Ho sentito parlare, relativamente a questa storia, di un ribaltamento dei ruoli tra Topolino e Pippo: personalmente non sono molto d'accordo in quanto credo che il primo si prenda ben più spazio di una semplice spalla (di certo molto più di quanto lo sia tradizionalmente il secondo).

        (Immagino che la storia sia intitolata a Topolino perchè quest'ultimo è più associabile dai lettori ad avventure di ampio respiro, mentre Pippo solito è protagonista più che altro di brevi umoristiche.)

        Le 100 pagine su cui si sviluppa il fumetto permettono il dipanarsi di una trama ricca di pericoli, eventi inaspettati, strani popoli, magie, luoghi particolari e, soprattutto, diverse dimostrazioni d'ingegno, grinta e coraggio con i quali i personaggi affrontano le sfide che si parano loro davanti.

        Il tutto è condito da un italiano di un certo livello, seppure non eccessivamente forbito; leggendo, non ho potuto fare a meno di notare che negli ultimi venti anni di topolino non ricordo di aver incontrato mai o quasi la parola egli, che in questa vicenda viene invece utilizzata più volte.

        Per quanto riguarda il lato grafico, De Vita ha qui forse raggiunto l'apice tecnico della sua carriera, riguardo al livello di dettagli nelle vignette. Tuttavia, non posso fare a meno di preferire il suo tratto di alcuni anni posteriore, magari meno preciso, ma che trovo insuperabile da come riesca a comunicare al lettore (posso concordare invece che la spada di ghiaccio rappresenti il meglio del'autore del punto di vista sceneggiatorio).
        Comunque mi sono piaciute le scene in cui il gigante cammina e sembra una persona normale in quanto la sua casa o il castello del re sono proporzionati a lui; poi però si osservano gli alberi, molto più piccoli, e si capisce che qualcosa non quadra. Quelle vignette mi danno un effetto da quadro surrealista.

        Ogni episodio inizia con una vignetta in cui è disegnato un libro che a sua volta contiene una vignetta della storia... espediente che non comprendo. Viene usato spesso nei film per dare l'impressione di star leggendo una fiaba. Ma questo è già un volume cartaceo; perchè disegnare un fumetto nel fumetto?

        Nei sotterranei del castello di Yor si nota fra le altre cose un'auto da formula uno: ciò potrebbe indicare che in passato ci sono stati contatti fra la nostra dimensione e l'Argaar, il che giustificherebbe il fatto che i suoi abitanti parlino la stessa lingua dei nostri (presupposto comune e, per certi versi, obbligato, a varie opere del genere, ma che in questo caso apparirebbe meno forzato).

        Molti parlano di capolavoro. Per quanto mi riguarda penso sia esagerato, forse perchè avendo letto in precedenza il suo romanzo fonte di ispirazione alcune idee mi sono sembrate meno originali (sebbene magistralmente rielaborate).
        Comunque, si parla una storia ottima che sicuramente merita la fama di cui gode.

        Una volta finita, ero sicuro che Alf sarebbe apparso in una delle avventure successive - e magari si sarebbe rivelato davvero parente di Pippo (con la numerosa famiglia di quest'ultimo, non ci sarebbe stato da stupirsi).

        Mi è rimasto il dubbio sulla veridicità d quanto afferma Topolino sul funzionamento di mezzi simili al vettore dimensionale, mentre vede Boz tentare di azionarlo.
        « Ultima modifica: Domenica 4 Dic 2022, 10:51:20 da Maximilian »

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        Aoimoku
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          Re: Tetralogia dell' Argaar
          Risposta #168: Lunedì 24 Lug 2017, 15:03:58
          [size=20]Topolino e la spada di ghiaccio[/size]

          Nei sotterranei del castello di Yor si nota fra le altre cose un'auto da formula uno: ciò potrebbe indicare che in passato ci sono stati contatti fra la nostra dimensione e l'Argaar*, il che giustificherebbe il fatto i suoi abitanti parlino la stessa lingua dei nostri (presupposto comune e, per certi versi, obbligato, a varie opere del genere, ma che in questo caso apparirebbe meno forzato).
          Forse il De Vita voleva buttare lì un indizio che il mondo fantasy della Spada non è altro che un assurdo mondo futuro al nostro, un po' come nella saga della Spada di Shannara. Indizio che poi, non essendo fondamentale per la trama e per lo stesso De Vita, si è perso negli episodi successivi :)

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          Maximilian
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            Risposta #169: Lunedì 24 Lug 2017, 22:10:20
            Forse il De Vita voleva buttare lì un indizio che il mondo fantasy della Spada non è altro che un assurdo mondo futuro al nostro
            Potrebbe anche essere, ma oltre a non esserci indizi in questo senso, si parla esplicitamente di viaggi fra le dimensioni.
            Comunque, ritengo che la trovata dell'automobile sia stata fondamentalmente una trovata buffa fine a sè stessa; malgrado ciò, mi piace interpretarla come ho spiegato sopra.

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            Maximilian
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              Re: Tetralogia dell' Argaar
              Risposta #170: Martedì 1 Ago 2017, 17:40:57
              Topolino e il torneo dell'Argaar

              Fra le storie della "trilogia originale", questa è quella che mi è piaciuta di meno, sia per la mancanza della componente avventurosa, sia perchè i personaggi principali, Pippo escluso*, partecipano poco, ritagliandosi un ruolo quasi marginale.
              (*Si noti però che anche questi, in una occasione, vince una prova grazie alla fortuna; per questo aspetto mi riconduco a quanto ho scritto nel mio commento sull'avventura precedente).

              Malgrado ciò, comunque, la vicenda rimane di alto livello.
              Essa si caratterizza per una inaspettata quanto non facile commistione tra fantasy e fantascienza che qui non stride, risultando invece naturale.
              Inoltre, anche l'antagonista di turno, che ho apprezzato proprio per quanto sto per dire, presenta elevata originalità, distaccandosi molto dalla classica figura che di solito viene ricoperta dai cattivi. Il re di Bedi, infatti, non muove un dito e, tecnicamente, non fa nulla di male al popolo di Ululand: egli, invece, potrebbe salvare la vita a quella gente ma la abbandona al suo destino decidendo di restare a guardare. Consegnare il minerale che rappresenta l'unica speranza per gli Uli non gli costerebbe niente, ma non lo fa perchè, essendo invidioso, vuole che la loro civiltà sia distrutta.

              Veniamo al torneo.
              Ad esso partecipano i rappresentanti di tutte le razze e così, per l'unica volta nella saga, vediamo i membri di popoli come Yarnoni, Crytofanti, Yeti di Verkuragon, eccetera. Bisogna ammettere però che la maggior parte di questi presentano sembianze troppo simili che li fanno sembrare appartenenti alla stessa specie.
              Fra i contendenti si presenta anche un misterioso e sinistro cavaliere nero dall'identità inimmaginabile.
              Nelle pagine precedenti di questa discussione la scena dell'ilarità è stata descritta come comica, tuttavia la mia impressione è stata di disagio: il copricapo ha l'effetto, visto dall'esterno, di far ridere Pippo, ma all'interno? Yor aveva affermato che le conseguenze sono imprevedibili: che ne sappiamo noi che mentre suscita ilarità non gli arrechi danni alla psiche, magari in modo permanente?
              E come mai
              Spoiler: mostra
              Pippo riesce a fare centro senza il cappello? Quando non lo indossava si era dimostrato una frana. Forse averlo tenuto in testa per tanto tempo ha provato un assorbimento (probabilmente temporaneo) dei suoi poteri.


              Per quanto concerne le altre sfide, il protagonista supera quella del drago grazie alla sua gentilezza (che lo rende subito simpatico a Zibibbo) e l'ultima sfruttando le proprie capacità ludiche
              Spoiler: mostra
              (mentre il robot, che non era stato programmato per giocare a big-zip, crolla).
              A proposito, è vero che quel giochino è stato inventato da De Vita stesso e poi anche brevettato?

              La conclusione della storia è quanto meno il lettore possa attendersi:
              Spoiler: mostra
              la catastrofe si avvera. Tutti gli sforzi compiuti dai nostri si sono rivelati inutili. Penso che sia un caso davvero unico in una storia disney.


              La vicenda ha due finali: uno in cui compare la scritta "fine" e l'altra con "buon natale". Io le avrei invertite: dopo la scena in cui si vedono gli Uli intorno all'albero ci sarebbero stati bene gli auguri per la festa e invece quando la storia termina avrei visto bene, appunto, la scritta "fine".
              Ma sono piccolezze.

              Il fumetto presenta anche Topolino voce narrante, all'inizio e nel raccordo fra le due puntate: non si tratta, tuttavia, di rottura della quarta parete (come avverrà invece in seguito; ne riparleremo alla disanima dell'ultima avventura). Infatti il Topolino narratore non si sovrappone al Topolino personaggio e non interagisce con i fatti raccontati.

              Presumo che la storia sia intitolata a Topolino per questioni di continuità con la precedente (sebbene ormai i lettori de La spada di ghiaccio sapessero che il protagonista della saga fosse Pippo).
              « Ultima modifica: Domenica 4 Dic 2022, 10:54:16 da Maximilian »

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                Re: Tetralogia dell' Argaar
                Risposta #171: Domenica 13 Ago 2017, 09:00:26
                Se devi emigrare su un isola deserta, e della tua immensa, pazzesca collezione disneyana, della tua "topoteca" come direbbe @Cornelius, puoi scegliere un solo volumetto per ovvie ragioni di spazio.

                Io cosa porterei ?
                Cosa mettere nello zaino oltre ai viveri per la sopravvivenza...

                Ma naturalmente la trilogia della spada di ghiaccio (solo tre !!!).
                Nella versione cover morbida, dorata e stropicciata.
                (quella uscita nel 1989 in omaggio al mega almanacco, per intenderci.)

                Anche se poi manca una paginetta finale.
                « Ultima modifica: Domenica 13 Ago 2017, 09:01:26 da Danilo1982 »
                La vita è un gioco di energia in cui Tu non partecipi, ma devi lasciarti partecipare...

                Vivi ogni momento come se fosse l'ultimo, muori e rinasci ad ogni istante, non pentirti di nulla, non sentirti in colpa per nulla, vivi totalmente senza guardare giù, senza guardarti in dietro.

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                Maximilian
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                  Re: Tetralogia dell' Argaar
                  Risposta #172: Domenica 13 Ago 2017, 21:51:02
                  Topolino e il ritorno del "principe delle nebbie"

                  Si inizia con Yor che sostituisce Topolino nel ruolo di narratore (come sarà anche nell'ultima storia) il quale ci spiega gli avvenimenti accaduti nell'Argaar dopo il torneo. L'introduzione finisce con una tavola d'impatto in cui un antico e pericoloso oggetto emerge dal passato...

                  Si prosegue con l'involontario viaggio dimensionale di Pluto: il modo in cui esso arriva nell'Argaar è talmente semplice e naturale che mi viene da credere che De Vita aveva già pensato a questo espediente quando ha fatto regalare a Topolino il vettore a Minni.
                  Il modo in cui i nostri si recano a Ululand si differenzia nettamente dalle avventure precedenti. Geniale la maniera in cui ci riesce Pippo ("Perchè lui è sempre nel mondo dei sogni"), ma l'attenzione si concentra su Topolino, che si ritrova in una delle sequenze più strane che abbia mai vissute. La trovata della pagina completamente bianca da proprio l'idea di sprofondare nel vuoto; a tal proposito forse sarebbe stato meglio non colorare di grigio la parte dove il personaggio buca il foglio (ma di questo non sono convinto).

                  Questa storia mi piace molto anche perchè a Topolino viene riservato un ruolo più attivo che nelle altre storie della saga: fra le altre cose è lui che ricorda a Pippo che le magie del principe sono illusioni (anche se poi è quest'ultimo ad annullarle).

                  Sebbene vengano ripresi luoghi e personaggi dalle avventure precedenti (gli elfi, il castello di Yor, eccetera), questa vicenda non manca di aggiungere elementi originali: oltre al già citato viaggio onirico, si nota la caverna del vecchio della montagna (la cui prova viene superata in maniera imprevedibile da Pippo), la nuova residenza dell'antagonista dove avviene il duello finale e, non ultimo, il fatto che un personaggio diverso dalla coppia di amici arriva nell'Argaar.

                  Secondo me Il ritorno del "principe delle nebbie" aveva tutte le carte in regole non solo per raggiungere, ma anche superare in qualità La spada di ghiaccio. Il problema è stato nel numero di pagine che, essendo minore di ben quasi la metà, ha permesso meno sviluppi, idee e situazioni. A causa del respiro più limitato abbiamo quindi una storia ottima ma un gradino sotto la precedente.

                  Il fumetto presenta una scansione in capitoli e, ai bordi , delle decorazioni natalizie. Per quanto mi riguarda, esse non mi hanno nè entusiasmato nè infastidito: l'unico effetto sortito è che hanno occupato spazio a scapito delle vignette, rimpicciolendo queste ultime.

                  PS: appena giunti al villaggio degli elfi, si vede ai margini della vignetta una cammeo di Fyr l'Iperboreo, mentre stringe la mano a Pippo.
                  « Ultima modifica: Domenica 4 Dic 2022, 10:59:07 da Maximilian »

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                    Re: Tetralogia dell' Argaar
                    Risposta #173: Lunedì 28 Ago 2017, 20:19:55
                    Quale è meglio tra il volume giunti è quello serie oro? Ho trovato quest'ultimo a poco e volevo approfittarne.

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                      Re: Tetralogia dell' Argaar
                      Risposta #174: Martedì 29 Ago 2017, 03:08:52
                      Quale è meglio tra il volume giunti è quello serie oro? Ho trovato quest'ultimo a poco e volevo approfittarne.

                      Serie Oro assolutamente (tranne ovviamente che per la cover esterna, ma il contenuto resta la miglior Spada per me)

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                        Risposta #175: Martedì 29 Ago 2017, 14:52:59
                        Quale è meglio tra il volume giunti è quello serie oro? Ho trovato quest'ultimo a poco e volevo approfittarne.

                        A livello di storie sono le stesse, ma con la Serie Oro le hai in grande formato e quindi anche per me la scelta migliore è questa, senza dubbio :)
                        The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


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                          Risposta #176: Martedì 29 Ago 2017, 15:16:38
                          Grazie a entrambi, allora ne approfitto per colmare questa mancanza, le ho lette ma tanto tempo fa e probabilmente non la saga completa. È l'occasione giusta  :)

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                            Risposta #177: Mercoledì 30 Ago 2017, 18:25:36
                            Prima dell'analisi a "Topolino e la bella addormentata nel cosmo" occorre fare una premessa. Io non la considero veramente accaduta ma un what if a causa di diversi fattori:
                            - la saga aveva già una sua conclusione
                            - la maschera è di nuovo integra, contraddicendo il ritorno del principe delle nebbie" in cui veniva distrutta
                            - gli sfondamenti della quarta parete

                            Riguardo al secondo punto, penso che sia stato adottato per giustificare l'intervento di Topolino e Pippo. Infatti, l'incantesimo del sonno poteva funzionare benissimo anche senza la maschera ed avere un'altra fonte, evitando il riciclo di un "nemico" ormai sconfitto. Se così fosse stato avremmo avuto una sorta di spin off senza i topolinesi in cui gli abitanti dell'Argaar avrebbero dovuto cavarsela da soli (perfettamente in linea con quanto dichiarato da Yor alla fine della precedente avventura). Forse sarebbe stato meglio così, forse no.

                            Comunque, nonostante io pensi che Topolino e Pippo non l'abbiano mai vissuta, è una bella storia. E quindi sono contento che sia stata realizzata.

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                            PolliceSu
                              Re: Tetralogia dell' Argaar
                              Risposta #178: Lunedì 11 Set 2017, 10:58:08
                              Prima dell'analisi a "Topolino e la bella addormentata nel cosmo" occorre fare una premessa. Io non la considero veramente accaduta ma un what if a causa di diversi fattori:
                              - la saga aveva già una sua conclusione
                              - la maschera è di nuovo integra, contraddicendo il ritorno del principe delle nebbie" in cui veniva distrutta
                              - gli sfondamenti della quarta parete

                              Riguardo al secondo punto, penso che sia stato adottato per giustificare l'intervento di Topolino e Pippo. Infatti, l'incantesimo del sonno poteva funzionare benissimo anche senza la maschera ed avere un'altra fonte, evitando il riciclo di un "nemico" ormai sconfitto. Se così fosse stato avremmo avuto una sorta di spin off senza i topolinesi in cui gli abitanti dell'Argaar avrebbero dovuto cavarsela da soli (perfettamente in linea con quanto dichiarato da Yor alla fine della precedente avventura). Forse sarebbe stato meglio così, forse no.

                              Comunque, nonostante io pensi che Topolino e Pippo non l'abbiano mai vissuta, è una bella storia. E quindi sono contento che sia stata realizzata.

                              I "what if" anche se comuni per altre case (vedi Marvel e DC che hanno avuto addirittura collane dedicate) penso siano una vera rarità per la Disney. Di solito riconducono le situazioni assurde a sogni/allucinazioni/stregonerie, e in questo senso la storia sarebbe anche più interessante in quanto rappresenterebbe il primo (?) tentativo di fare qualcosa del genere in quest'ambito.

                              Lo sfondamento della quarta parete non lo metterei tra i punti a favore di questa tesi, in quanto se ben ricordo (non ho il volume sottomano) c'è almeno una vignetta in cui Topolino si rivolge al lettore in una delle storie della trilogia.

                              Sull'opportunità di fare una simile storia in realtà sono dubbioso: capisco perfettamente il desiderio dell'autore di continuare con quella che era una saga funzionante e, immagino, per lui soddisfacente. Squadra che vince non si cambia, e l'Argaar offriva una potenzialità fantastica molto superiore all'abituale standard delle storie di Topolino con i suoi meccanismi spesso ripetuti, oltre alla possibilità di far fare a Pippo la parte del leone in maniera eccezionale. Su questo concordo con il tuo precedente intervento che la considera la sua migliore apparizione da protagonista. Detto questo, è una bella storia, mi tocca considerarla "canon" in quanto l'autore e le sue intenzioni sono chiare, ma l'aria di "what if" è parecchio pesante.

                              Forse ci sono delle direttive precise in casa Disney per non tentare strade con personaggi non conosciuti? Uno spin-off senza Topolino e Pippo avrebbe anche comportato una difficoltà di apprezzamento pieno per chi non avesse letto i capitoli precedenti e si fosse trovato calato in mezzo a una storia di cui non conosce passato e personaggi.
                              Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                                Re: Tetralogia dell' Argaar
                                Risposta #179: Lunedì 11 Set 2017, 20:33:23
                                Lo sfondamento della quarta parete non lo metterei tra i punti a favore di questa tesi
                                E' il fattore che più di ogni altro mi induce a pensare che la storia non sia veramente accaduta.
                                Non esiste che i personaggi interagiscano con gli autori. Io la vedo così.

                                c'è almeno una vignetta in cui Topolino si rivolge al lettore in una delle storie della trilogia.

                                Il fumetto presenta anche Topolino voce narrante, all'inizio e nel raccordo fra le due puntate: non si tratta, tuttavia, di rottura della quarta parete (come avverrà invece in seguito; ne riparleremo alla disanima dell'ultima avventura). Infatti il Topolino narratore non si sovrappone al Topolino personaggio e non interagisce con i fatti raccontati.

                                Perchè elaborare una nuova risposta se ne esiste già una preconfezionata?
                                « Ultima modifica: Lunedì 11 Set 2017, 20:33:37 da Anton_Rebeliot »

                                 

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