Se tutti i seguiti cinematografici fossero come “Alla ricerca di Dory”, forse il pubblico smetterebbe di lamentarsi ogni volta che sentirebbe o leggerebbe la parola “sequel”. XD
Dunque, torno appena caldo da visione quindi sarò molto spontaneo e precipitoso nell'esposizione, ma va bene così.
“Finding Nemo” è il classico con cui mi sono interamente innamorato della Pixar, studio che sin da subito si è distinto dalla concorrenza non solo per aver portato e ampliato la tecnologia della terza dimensione ma anche per averle dato un cuore. Quelli della Pixar sanno come commuovere il pubblico, puntando alle emozioni della vita di tutti i giorni ma inserendole in trame ricche di idee narrative (frutto di un elaborioso brainstorming), personaggi credibili e momenti toccanti. Questo “Finding Dory”, come il suo predecessore, non è da meno in questo. Il racconto, per nulla scontato, è anzi un stuzzicante viaggio ricco di ostacoli che stimola una voglia di Avventura immensa! Similmente al primo film, non vi è un vero antagonista (Darla era una bambina brutta ed esasperante, non certo una “villain”) se non il mondo esterno, con tutti i suoi lati positivi e negativi. Dory dovrà affrontarlo (nuovamente) e non sarà affatto facile considerando il suo handicap (oggetto di scherno inizialmente; oggetto di riflessione, tristezza e commozione successivamente – Dory è una perfetta incarnazione di un pensiero pirandelliano
). E se anche Nemo presentava una sorta di “difetto” (la pinna atrofica) come Dory, in questo sequel li accompagnano altri compagni dotati di gravi difficoltà fisiche o mentali da dover comprendere e superare.
Vorrei aggiungere veramente tanto altro ma desidererei rivedere meglio il film per poter speculare più “spoilerosamente” sulla trama, quindi concludo col dire che:“Finding Dory” mantiene le promesse date e si presenta in tutto per tutto come un sequel interessante, curioso e – come sempre a casa Pixar – fatto con grande cuore.
Da vedere assolutamente!
Voto: [smiley=voto4.gif] e mezzo!
Se tutti i seguiti cinematografici fossero come “Alla ricerca di Dory”, forse il pubblico smetterebbe di lamentarsi ogni volta che sentirebbe o leggerebbe la parola “sequel”. XD
Dunque, torno appena caldo da visione quindi sarò molto spontaneo e precipitoso nell'esposizione, ma va bene così.
“Finding Nemo” è il classico con cui mi sono interamente innamorato della Pixar, studio che sin da subito si è distinto dalla concorrenza non solo per aver portato e ampliato la tecnologia della terza dimensione ma anche per averle dato un cuore. Quelli della Pixar sanno come commuovere il pubblico, puntando alle emozioni della vita di tutti i giorni ma inserendole in trame ricche di idee narrative (frutto di un elaborioso brainstorming), personaggi credibili e momenti toccanti. Questo “Finding Dory”, come il suo predecessore, non è da meno in questo. Il racconto, per nulla scontato, è anzi un stuzzicante viaggio ricco di ostacoli che stimola una voglia di Avventura immensa! Similmente al primo film, non vi è un vero antagonista (Darla era una bambina brutta ed esasperante, non certo una “villain”) se non il mondo esterno, con tutti i suoi lati positivi e negativi. Dory dovrà affrontarlo (nuovamente) e non sarà affat... mmmh che strano, mi pare di aver già scritto questa cosa... ... strano, già! ... dicevo?
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