COPERTINE
Disegni di Andrea Feccero - Colori di Andrea Cagol
I crediti in fondo al Topolino di questa settimana riguardo all'autore della copertina sono sbagliati.
Il disegnatore è infatti Francesco D'Ippolito e non Freccero, come riportato anche sulla pagina Facebook del Forum.
Riguardo alle storie del numero, le uniche due che mi sono piaciute sono state la breve quasi tutta muta del Gran Mogol (con una Giulia Lomurno ai disegni che mi piace sempre di più per via del suo stile molto fresco e vivace nel suo tratto fluido e ben dinamico) e la prima puntata di "Megaricchi".
Quanto al resto, la storia di
Paperino cercatesori fai-da-te non mi ha detto granché nonostante l'idea di base di rendere Paperino protagonista autonomo di una caccia al tesoro, senza il coinvolgimento diretto dello Zione, fosse parecchio interessante ma proprio per questo, a mio avviso, se ne sarebbe potuto cavare uno svolgimento più articolato in una classica storia da 30 tavole o giù di lì.
Inoltre, non ho apprezzato chissà quanto il fatto che la storia sia concentrata soprattutto sul carattere scialacquatore di Paperino
che porta inevitabilmente a presentarlo come uno sconfitto alla fine della (breve) vicenda
Neanche la storia di Topolino Giramondo ha saputo coinvolgermi in quanto mi veniva raccontato rispetto alle mie aspettative su questa avventura e posso dire che una volta finita la lettura mi è rimasto molto poco da ricordare di questa vicenda, al netto di alcune soluzioni grafiche che ho trovato molto belle nell'uscire dalla classica gabbia del libretto.
La seconda stagione di "Foglie Rosse" continua a non scuotere il mio interesse, probabilmente anche per il poco spazio che assume il contesto musicale nell'economia di questo
Lungo inverno (elemento che invece mi aveva molto coinvolto nell'opera prima da autore completo di Claudio Sciarrone sempre con gli stessi personaggi protagonisti).
Molto buona invece la prima puntata della storia in più tempi di Enna e Perina, che mi è piaciuta nel suo carattere leggero ma che non risulta per niente frivola né tantomeno insapore e che mi ha condotto nella lettura con un piglio allegro e simpatico tanto nel focus sulla coppia dei cugini imbranati che si avventano nottetempo nella roulotte dei Bassotti credendo di salvare la reputazione di uno Zio Paperone che ha ben poca considerazione di loro, quanto negli scambi di battute del trio di incalliti furfanti paperopolesi e dove mi ha fatto ridere di gusto la scena del Bassotto che, dall'interno di un cassonetto, si lamenta di essere trattato come immondizia.
Molto spesso non mi concentro sulla one-page in chiusura di numero, ma quella di Faccini di questa settimana mi è piaciuta in maniera diversa rispetto alla classica gag simpatica che ci si aspetta da queste tavole autoconclusive.
Ho apprezzato il riferimento al
Si fossi foco, arderei l'mondo di Cecco Angiolieri e ho trovato questa referenza ben calata sul personaggio di Paperone all'interno di una tavola che presenta una piccola - e chiaramente semplice - riflessione dello Zione su sé stesso ma che mi è proprio piaciuta in questo suo leggero accenno filosofico che impreziosisce una paginetta che - a suo modo - saprà farsi ricordare nel me lettore.