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I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale

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    Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
    Risposta #1725: Martedì 20 Giu 2023, 08:41:21
    Di questa nuova serie è stato il fondatore, quindi già dal numero 1, prima non saprei.

    -------------------------------------------------------------------

    @Max, effettivamente la perdita o il mancato recupero di materiale è l'altro aspetto negativo.

    Sì chiedevo più che altro prima della nuova serie, se qualcuno ne fosse esattamente a conoscenza.
    Dal 2004.
    Luca Giacalone

      Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
      Risposta #1726: Martedì 20 Giu 2023, 09:59:40
      Di questa nuova serie è stato il fondatore, quindi già dal numero 1, prima non saprei.

      -------------------------------------------------------------------

      @Max, effettivamente la perdita o il mancato recupero di materiale è l'altro aspetto negativo.

      Sì chiedevo più che altro prima della nuova serie, se qualcuno ne fosse esattamente a conoscenza.
      Dal 2004.

      Grazie mille.

        Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
        Risposta #1727: Martedì 20 Giu 2023, 10:36:52
        Di questa nuova serie è stato il fondatore, quindi già dal numero 1, prima non saprei.

        -------------------------------------------------------------------

        @Max, effettivamente la perdita o il mancato recupero di materiale è l'altro aspetto negativo.

        Sì chiedevo più che altro prima della nuova serie, se qualcuno ne fosse esattamente a conoscenza.
        Dal 2004.

        Grazie mille.
        Di niente  ;;D curiosità aggiuntiva: ancora prima della selezione dell'indice si è occupato per un breve periodo del concept delle copertine dei GDC prima serie; insomma, un ingresso graduale nella testata. Non saprei dire se con la comparsa delle Superstar nel n. 209 tutto l'indice automaticamente fosse già di Boschi, ma subito nel numero successivo compaiono le storie di Kinney-Hubbard che erano un suo vero e proprio marchio di fabbrica. Nel n.209 sono comunque presenti già brevi americane (seppur non del duo nominato) che prima di allora erano quasi del tutto assenti nella testata, facendo pensare proprio a una cura a 360 gradi già da questo albo.
        Luca Giacalone

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          Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
          Risposta #1728: Martedì 20 Giu 2023, 11:04:28
          Di questa nuova serie è stato il fondatore, quindi già dal numero 1, prima non saprei.

          -------------------------------------------------------------------

          @Max, effettivamente la perdita o il mancato recupero di materiale è l'altro aspetto negativo.

          Sì chiedevo più che altro prima della nuova serie, se qualcuno ne fosse esattamente a conoscenza.

          Sicuramente a partire dal n. 209 dell'aprile 2004, come si racconta in questo articolo: https://www.papersera.net/wp/2022/06/30/i-grandi-classici-disney-prima-serie/

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            Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
            Risposta #1729: Martedì 20 Giu 2023, 11:37:11
            Gli indici degli ultimi Grandi Classici sono tutti complessivamente molto buoni. Il problema non è la qualità media, che non scende, quanto il fatto che insieme a Boschi sono scomparse le storie degli anni '50 e dei primi '60, la cui presenza fissa caratterizzava la testata da ormai circa 20 anni.

            Pensi che sia per una minore conoscenza di quel periodo dei nuovi curatori?
            Guardando la cosa in modo più generale, c'è un pericolo di perdere sempre più il "patrimonio" delle storie di questo periodo, venendo a mancare le ristampe di queste e quindi la mancata trasmissione fra una generazione e l'altra?
            Non vorrei aver dato un tono troppo catastrofico, per certi versi è anche normale che nel corso degli anni gran parte della produzione risulti sempre meno "attuale" e si mantengano solo i capolavori (anche se parlando specificatamente di quegli anni, tutto Barks è un capolavoro...).

            Preciso che non mi permetto assolutamente di tacciare di ignoranza i curatori, non li sto sottovalutando, tutt'al più un riconoscimento dell'immensa conoscenza di Boschi sul fumetto Disney.
            Il nuovo curatore è Pier Luigi Gaspa e pare (sottolineo "pare", non avendo informazioni certe) che il problema sia di natura tecnica in quanto, dopo la morte di Boschi, si è appreso che questi non si occupava soltanto di scegliere le storie d'epoca ed introdurle ma anche di effettuare le scansioni ed i restauri digitali necessari per pubblicarle, in mancanza di impianti adeguati già pronti.
            Il rischio di oblio c'è, ma anche quello di perdita di lettori, perché di fatto la testata ha perso un elemento caratterizzante e senz'altro una buona parte dei lettori assidui ne è rimasta delusa, tanto più che era l'unica a ospitare regolarmente storie così datate. Lo stesso Boschi, che introdusse la sezione Superstar, in tutti questi anni ha portato avanti una straordinaria opera di recupero di storie, rendendo le nostre collezioni dei preziosi archivi dove reperire materiale raro ed importante. Peraltro, la ripubblicazione dell'intera produzione italiana del 1949/1961 era quasi stata completata.
            Allora quando si fosse completata tutta la ristampa delle storie Superstar il mensile avrebbe chiuso?

              Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
              Risposta #1730: Mercoledì 21 Giu 2023, 16:06:53
              Gli indici degli ultimi Grandi Classici sono tutti complessivamente molto buoni. Il problema non è la qualità media, che non scende, quanto il fatto che insieme a Boschi sono scomparse le storie degli anni '50 e dei primi '60, la cui presenza fissa caratterizzava la testata da ormai circa 20 anni.

              Pensi che sia per una minore conoscenza di quel periodo dei nuovi curatori?
              Guardando la cosa in modo più generale, c'è un pericolo di perdere sempre più il "patrimonio" delle storie di questo periodo, venendo a mancare le ristampe di queste e quindi la mancata trasmissione fra una generazione e l'altra?
              Non vorrei aver dato un tono troppo catastrofico, per certi versi è anche normale che nel corso degli anni gran parte della produzione risulti sempre meno "attuale" e si mantengano solo i capolavori (anche se parlando specificatamente di quegli anni, tutto Barks è un capolavoro...).

              Preciso che non mi permetto assolutamente di tacciare di ignoranza i curatori, non li sto sottovalutando, tutt'al più un riconoscimento dell'immensa conoscenza di Boschi sul fumetto Disney.
              Il nuovo curatore è Pier Luigi Gaspa e pare (sottolineo "pare", non avendo informazioni certe) che il problema sia di natura tecnica in quanto, dopo la morte di Boschi, si è appreso che questi non si occupava soltanto di scegliere le storie d'epoca ed introdurle ma anche di effettuare le scansioni ed i restauri digitali necessari per pubblicarle, in mancanza di impianti adeguati già pronti.
              Il rischio di oblio c'è, ma anche quello di perdita di lettori, perché di fatto la testata ha perso un elemento caratterizzante e senz'altro una buona parte dei lettori assidui ne è rimasta delusa, tanto più che era l'unica a ospitare regolarmente storie così datate. Lo stesso Boschi, che introdusse la sezione Superstar, in tutti questi anni ha portato avanti una straordinaria opera di recupero di storie, rendendo le nostre collezioni dei preziosi archivi dove reperire materiale raro ed importante. Peraltro, la ripubblicazione dell'intera produzione italiana del 1949/1961 era quasi stata completata.


              La difficile eredità lasciata da Luca Boschi è davvero difficile da gestire.
              Pier Luigi Gaspa assieme ad Alberto Becattini erano forse gli unici che potevano reggere questo compito.
              Luca ha voluto fortemente PLG e, nonostante ci siano state delle sviste e la selezione delle storie, alcune volte, non è stat all'altezza della gestione precedente, credo si stia raggiungendo oggi un risultato soddisfacente... in ogni caso i numeri 89 e 90 sono davvero belli a mio parere.

              Un caro saluto a tutti.

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                Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
                Risposta #1731: Mercoledì 21 Giu 2023, 16:33:54
                Secondo me gli manca una storia degli anni 50-60 a numero per essere agli stessi livelli. Per il resto anche io credo che la selezione delle storie degli ultimi due numeri sia perfettamente soddisfacente.

                Gli indici degli ultimi Grandi Classici sono tutti complessivamente molto buoni. Il problema non è la qualità media, che non scende, quanto il fatto che insieme a Boschi sono scomparse le storie degli anni '50 e dei primi '60, la cui presenza fissa caratterizzava la testata da ormai circa 20 anni.

                Pensi che sia per una minore conoscenza di quel periodo dei nuovi curatori?
                Guardando la cosa in modo più generale, c'è un pericolo di perdere sempre più il "patrimonio" delle storie di questo periodo, venendo a mancare le ristampe di queste e quindi la mancata trasmissione fra una generazione e l'altra?
                Non vorrei aver dato un tono troppo catastrofico, per certi versi è anche normale che nel corso degli anni gran parte della produzione risulti sempre meno "attuale" e si mantengano solo i capolavori (anche se parlando specificatamente di quegli anni, tutto Barks è un capolavoro...).

                Preciso che non mi permetto assolutamente di tacciare di ignoranza i curatori, non li sto sottovalutando, tutt'al più un riconoscimento dell'immensa conoscenza di Boschi sul fumetto Disney.
                Il nuovo curatore è Pier Luigi Gaspa e pare (sottolineo "pare", non avendo informazioni certe) che il problema sia di natura tecnica in quanto, dopo la morte di Boschi, si è appreso che questi non si occupava soltanto di scegliere le storie d'epoca ed introdurle ma anche di effettuare le scansioni ed i restauri digitali necessari per pubblicarle, in mancanza di impianti adeguati già pronti.
                Il rischio di oblio c'è, ma anche quello di perdita di lettori, perché di fatto la testata ha perso un elemento caratterizzante e senz'altro una buona parte dei lettori assidui ne è rimasta delusa, tanto più che era l'unica a ospitare regolarmente storie così datate. Lo stesso Boschi, che introdusse la sezione Superstar, in tutti questi anni ha portato avanti una straordinaria opera di recupero di storie, rendendo le nostre collezioni dei preziosi archivi dove reperire materiale raro ed importante. Peraltro, la ripubblicazione dell'intera produzione italiana del 1949/1961 era quasi stata completata.


                La difficile eredità lasciata da Luca Boschi è davvero difficile da gestire.
                Pier Luigi Gaspa assieme ad Alberto Becattini erano forse gli unici che potevano reggere questo compito.
                Luca ha voluto fortemente PLG e, nonostante ci siano state delle sviste e la selezione delle storie, alcune volte, non è stat all'altezza della gestione precedente, credo si stia raggiungendo oggi un risultato soddisfacente... in ogni caso i numeri 89 e 90 sono davvero belli a mio parere.

                Un caro saluto a tutti.

                  I Grandi Classici Disney 90
                  Risposta #1732: Sabato 8 Lug 2023, 16:57:40
                  Recensione I Grandi Classici Disney 90


                   Il numero di giugno de I Grandi Classici Disney riconferma una struttura che si ripete ormai da qualche mese e che sembra quindi essere figlia di una precisa scelta di Lidia Cannatella e Pier Luigi Gaspa: tre sole storie – per quanto articolate – ad occupare la prima parte dell’albo per lasciare la corposa seconda metà alla sezione Superstar.

                   Un assestamento evidentemente dovuto al progressivo depennamento delle brevi storielle americane che fino a un anno fa costellavano il sommario e che ora trovano invece dimora su Almanacco Topolino.

                   A fare gli onori di casa del novantesimo numero è Mickey Mouse, protagonista di tutte e tre le avventure iniziali.

                   Topolino e le leggende metropolitane di Claudia Salvatori e Silvio Camboni è la più recente del lotto (1996) ma è anche la più interessante: un programma radiofonico convince Tip e Tap che nel sottosuolo di Topolinia si celerebbe un gigantesco coccodrillo, al punto da spingerli in una missione notturna per stanarlo. Lo spunto è semplice ma proprio per questo funziona, perché sufficiente a dare il via a una storia che si fonda sulle atmosfere notturne della città, con lo strambo popolo che la frequenta e nel quale incappano Topolino e Pippo alla ricerca dei nipotini.

                   Le matite e le chine di Camboni sono perfette per rendere questi scenari, con le sue ombre ben calibrate e lo skyline della metropoli a fare da suggestivo sfondo.

                   Topolino e l’evaso al limone e Topolino e l’erede musicofilo, entrambe firmate da Guido Martina ed entrambe uscite nel 1969, risultano meno originali adagiandosi su alcuni stilemi classici delle sceneggiature gialle del Professore, in particolare un meccanismo ad equivoci, la dabbenaggine di Pippo e un Topolino piuttosto saccente e dai toni fin troppo sbrigativi nei confronti dell’amico.

                   
                  Uno degli strani frequentatori della notte incontrati da Topolino e Pippo in Topolino e le leggende metropolitane

                  Le due indagini si fanno leggere, ma non colpiscono particolarmente scorrendo in maniera abbastanza anonima; i disegni di Giulio Chierchini nel primo caso e di Luciano Capitanio nel secondo impreziosiscono però le storie, con un tratto raffinato, pulito, elegante e piacevolmente rilassante in ambedue i casi.

                   La sezione Superstar si concentra su Archimede Pitagorico, con una selezione di stampo aleatorio che spazia dagli anni Sessanta ai Novanta del secolo scorso rimanendo nell’ambito della produzione italiana (e tagliando così drammaticamente qualsiasi testimonianza barksiana sul geniale inventore).

                   Il livello qualitativo è altalenante, ma nessuna delle cinque storie presenti spicca particolarmente, complice anche l’annosa difficoltà nostrana nel realizzare trame interessanti con Archimede protagonista, che sostanzialmente ruotano attorno a crisi di idee o alla scarsa attitudine nella gestione pratica-economica della propria attività.

                   È il caso di Archimede e il senso degli affari di Bruno Concina e di un giovanissimo e irriconoscibile Paolo Mottura, che nasce da un’idea simpatica ma che si evolve in maniera prevedibile da una parte e sconclusionata dall’altra, per via di un finale che rimane un po’ appeso. Mottura mostra un tratto ancora molto acerbo, che risulta quasi intrigante in alcuni passaggi proprio in virtù dell’inesperienza ma che è ben lungi dalla perizia che padroneggerà qualche anno più tardi.

                   Archimede e la crisi inventiva tocca invece l’altro tema di cui si diceva: Nino Russo ricorre a una soluzione onirica per spiegare la nascita delle idee ma è una scelta che non convince appieno, mentre Alessandro Perina ai disegni – anch’egli a inizio carriera – offre un buon lavoro, pur senza guizzi.

                   Zio Paperone e la macchina dei desideri di Osvaldo Pavese e Massimo De Vita è forse la storia migliore della sezione, perché pur ricorrendo a uno schema narrativo molto classico riesce a intrattenere con una scrittura solida e uno sviluppo riuscito. Il problema, semmai, è che in questo caso Archimede è più un comprimario che il protagonista: dà il via alla narrazione grazie alla sua invenzione, ma di lì in poi sono i Bassotti e Zio Paperone e portare avanti la storia, a ulteriore dimostrazione di come nelle avventure italiane gli sceneggiatori davano il meglio con il personaggio quando lo utilizzavano nel suo ruolo “ancillare”.

                   
                  Gli ostinati tentativi di Paperino di superare Archimede nel suo campo in Paperino e la sfida all’inventore[/size][/i]

                   Il buon Archi rimane sullo sfondo anche in Paperino e la sfida all’inventore di Carlo Chendi e Giuseppe Perego: il mattatore è Donald Duck che, in un tipico eccesso di superbia, vuole riacquistare l’attenzione e il rispetto di Qui, Quo e Qua dimostrando di saper essere brillante quanto il Pitagorico. La sceneggiatura è briosa e ben ritmata, per di più graziata da un finale inaspettato e altrettanto divertente, ma ci fornisce più un’analisi di Paperino che dell’amico inventore.

                   Archimede Pitagorico e il superguanto di Osvaldo Pavese e Giulio Cherchini è forse la scelta più centrata dato il tema: come in La macchina dei desideri, anche in questo caso al centro della vicenda troviamo un’invenzione del personaggio, ma il biondo gallinaceo ha una parte più attiva nel risolvere il problema causato dalla sua creazione. Si unisce così la classica rincorsa paperoniana per riprendere l’oro derubato dai Bassotti con un’attenzione maggiore rivolta ad Archimede, che non a caso figura già nel titolo.

                   Anche in questo caso i disegni di Chierchini si dimostrano funzionali ad illustrare la vicenda, con un tratto piacevolmente retrò.



                  Voto del recensore: 2.5/5
                  Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                  https://www.papersera.net/wp/2023/07/08/i-grandi-classici-disney-90/

                    Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
                    Risposta #1733: Lunedì 10 Lug 2023, 12:21:23
                    Verissimo: Zio Paperone vela macchina dei desideri è la storia più piacevole fra le altre del numero. Che dire..continuo a sentire una netta differenza rispetto al passato con le scelte di Luca Boschi e trovo questi ultimi numeri mediocri. Mi dispiace dirlo, ma questa é la mia sensazione personale da vecchio collezionista dei Grandi Classici....

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                      Risposta #1734: Lunedì 10 Lug 2023, 14:29:28
                      Verissimo: Zio Paperone vela macchina dei desideri è la storia più piacevole fra le altre del numero. Che dire..continuo a sentire una netta differenza rispetto al passato con le scelte di Luca Boschi e trovo questi ultimi numeri mediocri. Mi dispiace dirlo, ma questa é la mia sensazione personale da vecchio collezionista dei Grandi Classici....
                      È una sensazione soggettiva: io trovavo invece mediocri alcuni numeri curati da Boschi con le storie americane puerili e scialbe.

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                        Risposta #1735: Lunedì 10 Lug 2023, 16:18:23
                        È una sensazione soggettiva: io trovavo invece mediocri alcuni numeri curati da Boschi con le storie americane puerili e scialbe.

                        Completamente d'accordo. Certo, a volte la scelta delle storie ultimamente non sempre è perfetta, ma preferisco di gran lunga questa impostazione senza le brevi americane. Molto bene la presenza frequente di storie di Guido Martina, gradirei anche le classiche storie di Cimino più spesso.

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                          Risposta #1736: Lunedì 10 Lug 2023, 16:51:27
                          A me questo numeo è piaciuto. Le martiniane sono un buon thriller e un robusto giallo dove tutto gira al meglio, e con la storia di Chendi e Perego ho riso come un deficiente per la voglia di stravincere di Paperino...

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                            Risposta #1737: Sabato 15 Lug 2023, 18:39:33
                            Preso il numero di luglio ma con una cattiva sorpresa: le pagine alternate a colori e bianco e nero di due storie che ho già letto ed erano entrambe completamente a colori (Topolino  e il pozzo degli incas del 1968 e Paperino e la luna storta del 1989). Nel complesso un numero discreto con storie buone ma eclissato da questa stramba a dir poco proposta delle pagine alternate ai colori.
                            « Ultima modifica: Domenica 16 Lug 2023, 10:17:35 da raffa007 »

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                              Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
                              Risposta #1738: Sabato 15 Lug 2023, 18:45:54
                              Preso il numero di luglio ma con una cattiva sorpresa: le pagine alternate a colori e bianco e nero di due storie che ho già letto ed erano entrambe completamente a colori (Topolino  e il pozzo degli incas del 1968 e Paperino e la luna storta del 1989). Nel complesso un numero discreto con storie buone ma eclissato da questa stramba a dir poco proposta delle pagine alterate ai colori.
                              Puoi caricarne il sommario?

                                Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Discussione Generale
                                Risposta #1739: Sabato 15 Lug 2023, 23:10:59
                                eclissato da questa stramba a dir poco proposta delle pagine alternate a colori.

                                È un modo per risparmiare qualcosa sugli esosi costi di stampa, pare chiaro. E pensare che la testata fu lanciata al motto di "Completamente a colori".

                                 

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