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Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera

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Sergio di Rio
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    Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
    Risposta #90: Lunedì 16 Feb 2015, 13:15:02

    per me EB non è propriamente un "deus ex machina" in quanto non interviene per spiegare cose che già sapeva, ma appare e si comporta come un qualsiasi personaggio, aiutando nella risoluzione del caso (un pò come quando nei procedurali trovano una goccia di sangue, interviene la scientifica e risalgono all'assassino tramite il DNA)

    Martina e Scarpa hanno ideato un meccanismo perfetto dal sapore fortemente gotico nel quale Topolino davvero non ci capisce nulla e rischia di finire sulla sedia elettrica a causa delle macchinazioni di MN.
    Ecco forse come spesso accade la risoluzione è fin troppo veloce rispetto alla lentezza con cui si è giunti fin lì, ma è una cosa "naturale"

    Ma infatti anche secondo me non è poi così strano l'intervento di EB, ci può stare eccome.

    Comunque riguardo alla prima comparsa in Italia di Eta Beta, secondo l'Iinducks in effetti è nell' "Inferno di Topolino"

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    Maximilian
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      Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
      Risposta #91: Lunedì 6 Apr 2015, 17:57:30
      Dire che è un capolavoro forse è troppo, ma sicuramente è molto bella; nella parte centrale stavo impazzando pure io. Mi è piaciuto come sono stati disegnati tutti i personaggi, tranne Basettoni. Dato che sul resto è già stato detto tutto, volevo soffermarmi su alcuni aspetti di contorno che ho apprezzato, tipo che Pippo vorrebbe fare la guardia notturna di giorno, il trucco del lampione finto o il cappellaio che non vende scarpe (altrimenti che cappellaio sarebbe?)
      Riguardo alla questione Eta Beta, secondo me non è tanto lui che risolve tutto, in quanto lo fa insieme a Topolino (ed è quest'ultimo tra l'altro che tramortisce il nemico). Il problema è che secondo me verso la fine i due sembrano capire tutto troppo velocemente, quasi che lo sceneggiatore abbia avuto fretta di concludere. Capiamoci, gli elementi per andare a fondo nel mistero ce li avevano, però arrivano a una soluzione dietro l'altra con brevissimi ragionamenti.
      I protagonisti però potevano almeno prendere in considerazione l'ipotesi che
      Spoiler: mostra
      il furto del cappello fosse un bluff. Io l'avevo pensato, ma poi mi sono detto: Macchia Nera è capace di tutto, con lui in mezzo non si può mai essere sicuri. Io però ho fatto questo ragionamento dopo aver letto decine di sue storie. Mi domando come i lettori dell'epoca l'abbiano persa, dato che per loro il personaggio era praticamente nuovo.

      Sulla questione "Basettoni senza rammarico", credo che l'autore abbia fatto bene. Adamo è sì una brava persona e tutto, ma quando si tratta di far valere la legge il suo senso del dovere gli impone cosa fare. Tra l'altro io questa sua amicizia intima con Topolino non la vedo troppo bene: secondo me questo suo stare sempre con la polizia può essere una causa dell'antipatia che un buon numero di lettori ha verso di lui.
      Riguardo al cappellaio matto, beh, lasciatemi dire che... quello non era il cappellaio matto. Uno sta nel mondo di Alice a bere the, l'altro è un negoziante di Topolinia che ne ripropone le fattezze, ma vivendo in 2 universi narrativi distinti, non sono lo stesso personaggio. Di conseguenza, essendo un comprimario che ha esordito in  questa storia, Martina aveva tutti i diritti di battezzarlo un po' come gli pareva.
      Per chiudere, non mi è piaciuta proprio la scena in cui Eta Beta convince il malvivente a confessare.

      perché il martello, quando viene alzato, non mostra le dita di Macchianera? Cosa ci fa un castello medievale negli USA?
      1)
      Spoiler: mostra
      Perchè erano coperte dai guanti, parte integrante del mantello

      2) Si tratta evidentemente di un "falso storico", un po' come l'obelisco davanti alla casa bianca. Inoltre l'idea di castelli
      da quelle parti non era nemmeno nuovissima...

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        Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
        Risposta #92: Lunedì 6 Apr 2015, 23:26:56
        Premetto, io non voglio fare cambiare idea a nessuno ma vi invito a rileggere il racconto, giusto per trovare conferma su alcune vostre convinzioni o a prendere atto che forse non è proprio cosi.

        1) Il cappellaio matto --- è proprio il cappellaio matto, allora era molto normale fare comparire in storie di Topolino personaggi che venivano da altri mondi disneyani: lo aveva fatto anche Gottfedson con Giac e Gas in Topolino buffone del re http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+122, solo per fare un piccolo esempio.

        2) Il ragionamento che Eta Beta e Topolino fanno una volta che questi è stato liberato dall'omino del futuro dalla galera è condotto esclusivamente da Eta Beta e Topolino si limita a prendere atto di quella che è la realtà, così è prima di ritornare al castello e così è anche dopo che hanno salvato Pippo dall'annegamento, quando l'omino del futuro scopre il primo segreto di Macchia nera: come fa a rendersi invisibile.

        3) Una volta scoperto il primo segreto e individuato il nuovo nascondiglio di Macchia Nera per merito del fiuto di Flip 2, il resto viene da sé, cattura di Macchia Nera, suo interrogatorio a cui partecipa il solo Eta Beta per ovvi motivi e chiarimento del secondo segreto: il furto del capello era tutta una scusa per costruire la  vendetta su Topolino e Basettoni. Non c'è dunque fretta nel chiudere una storia che, per altro, dura 76 pagine ma il tutto viene con estrema conseguenza.

        Come reagirono i lettori del 1955? Se quei lettori avevano già letto Il mistero che, era stato ristampato sugli Albi d'oro nel 1951 non con gran sorpresa, probabilmente come una conferma. Quelli che invece erano a digiuno di questo personaggio probabilmente ne furono certamente sconcertati. Mia zia, ad esempio ne rimase terrorizzata.
        « Ultima modifica: Martedì 7 Apr 2015, 18:28:45 da 1819231 »
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          Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
          Risposta #93: Martedì 7 Apr 2015, 10:45:01
          Vorrei aggiungere questo a quello che ho già scritto: a me pare del tutto ovvio - e per motivi di cui ho già detto in un mio precedente scritto - che il doppio segreto fu concepito in funzione del ritorno di Eta Beta, come mi pare del tutto chiaro che è pieno di incongruenze. Ma mi domando e vi domando: in verità, quante sono le storie di Topolino che ne sono prive? Ma sia ben chiaro ancora una volta: paradossalmente, spesso, sono le incongruenze che rendono affascinante e grande le storie classiche di Topolino.

          Ma ritorniamo all'intervento di Eta Beta! Topolino in carcere, sconsolatamente, si domanda chi mai, a quel punto, potrà aiutarlo e, improvvisamente, dal nulla compare l'omino del futuro: puffff.
          Già su questo ci sarebbe da dire e da ridire: se volessimo stare dentro ad un solco di carattere filologico, Eta Beta viene da una caverna a parecchi metri dal sottosuolo e l'unico racconto che veramente riprese questa sua origine fu il racconto di Bottaro -Chendi - Carpi del 1961, Topolino e l'eredità di Pippo Peppo http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++269-BP, dove, completamente by-passando tutti i racconti che ci furono fra la partenza di Eta Beta nelle strisce giornaliere e i racconti successivi, si ripropose un nuovo ritorno del personaggio solo in quell'occasione, da quella caverna. Tanto è vero che, quando ancora non sapevo l'esatta cronologia delle storie, pensavo che quella fosse stata la prima vera storia italiana di Eta Beta.
          Ma sorvoliamo questo "piccolo" particolare.
          Per come fu costruito il Doppio segreto, era assai difficile per Topolino uscirne non sconfitto senza l'aiuto di un Eta Beta diventato veramente magico per l'occasione.
          E' vero, Topolino sarebbe con un qualche stratagemma, potuto riuscire ad evadere dalla galera, ritornare al castello e salvare Pippo, poi, con la sua testimonianza, arrivarci da solo, sul come il criminale nero riusciva a sparire e comparire.
          Poteva poi, magari con l'aiuto di Pluto, arrivare al suo nuovo nascondiglio... ma poi? Come avrebbe potuto affrontare Macchia Nera che lo avrebbe ipnotizzato - cosa che poi accade - facendolo cadere di nuovo in suo potere?
          Non si può certo pensare a Pippo nel ruolo che nel finale è di Eta Beta! No, Topolino avrebbe dovuto cavarsela da solo e...in effetti l'avrei vista dura per lui, a meno che non fosse riuscito a convincere Basettoni della sua innocenza.

          Insomma sto parlando di un'altra storia come vedete!

          La realtà, ripeto è che la storia fu costruita per aprire le porte al ritorno di Eta Beta, come volle Mario Gentilini, del resto.
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            Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
            Risposta #94: Martedì 7 Apr 2015, 11:21:03
            Già su questo ci sarebbe da dire e da ridire: se volessimo stare dentro ad un solco di carattere filologico, Eta Beta viene da una caverna a parecchi metri dal sottosuolo e l'unico racconto che veramente riprese questa sua origine fu il racconto di Bottaro -Chendi - Carpi del 1961, Topolino e l'eredità di Pippo Peppo http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++269-BP, dove, completamente by-passando tutti i racconti che ci furono fra la partenza di Eta Beta nelle strisce giornaliere e i racconti successivi, si ripropose un nuovo ritorno del personaggio solo in quell'occasione, da quella caverna. Tanto è vero che, quando ancora non sapevo l'esatta cronologia delle storie, pensavo che quella fosse stata la prima vera storia italiana di Eta Beta.

            recentemente anche Casty ha unificato le 2 visioni di EB nel finale de "Gli incontenibili Squee", mostrando il nostro dentro un astronave caduta dentro la famosa grotta :)
            Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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            Maximilian
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              Risposta #95: Martedì 7 Apr 2015, 12:12:29
              1) Il capellaio matto --- è proprio il capellaio matto
              Su questo non posso essere d'accordo. Nella storia non ci sono riferimenti al film di Alice. Per me è un semplice sosia
              « Ultima modifica: Martedì 7 Apr 2015, 20:37:39 da Anton_Rebeliot »

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                Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                Risposta #96: Martedì 7 Apr 2015, 18:26:42
                Su questo non posso essere d'accordo. Nella storia non ci sono  riferimenti al film di Alice. Per me è un semplice sosia
                D'accordo, non è un problema, come vuoi tu. :)
                Però vorrei farti osservare che sarebbe stata - quella sì -un'assurdità fare riferimento ad Alice direttamente.
                Penso invece che Scarpa diede al cappellaio l'immagine del personaggio di Alice per rendere omaggio ad un capolavoro che, ancora oggi, non il grande pubblico certamente, ma grande parte della critica cinematografica considera il più riuscito lungometraggio a cartoni di Disney.
                Matteo, poi - così si chiama nel doppio segreto - matto lo è veramente, visto che tiene un negozio con scaffali completamente vuoti  perché a suo dire "oggigiorno nessuno porta più il cappello" e, alla domanda di Basettoni: "Ma perché non provate a vendere qualcos'altro ... per esempio scarpe" lui risponde "Fossi matto! Quando mai s'è visto un cappellaio che vende scarpe?!"
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                  Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                  Risposta #97: Martedì 7 Apr 2015, 20:53:46
                  D'accordo, non è un problema, come vuoi tu. :)
                  Però vorrei farti osservare che sarebbe stata - quella sì -un'assurdità fare riferimento ad Alice direttamente.
                  Penso invece che Scarpa diede al cappellaio l'immagine del personaggio di Alice per rendere omaggio ad un capolavoro che, ancora oggi, non il grande pubblico certamente, ma grande parte della critica cinematografica considera il più riuscito lungometraggio a cartoni di Disney.
                  Matteo, poi - così si chiama nel doppio segreto - matto lo è veramente, visto che tiene un negozio con scaffali completamente vuoti  perché a suo dire "oggigiorno nessuno porta più il cappello" e, alla domanda di Basettoni: "Ma perché non provate a vendere qualcos'altro ... per esempio scarpe" lui risponde "Fossi matto! Quando mai s'è visto un cappellaio che vende scarpe?!"
                  D'accordo.
                  W i CWD 1 serie, Il libro di Topolino e William Ward.

                  Ecco il mio blog disneyano : http://lagrottadelfumetto.blogspot.com

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                    Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                    Risposta #98: Martedì 7 Apr 2015, 22:02:48
                    Però vorrei farti osservare che sarebbe stata - quella sì -un'assurdità fare riferimento ad Alice direttamente.
                    Questa tua affermazione mi fa credere che abbiamo la stessa opinione ma che la esprimiamo con parole diverse.
                    Diciamo così: quello è davvero il cappellaio con le sue caratteristiche fisiche e comportamentali ma dal punto di vista della continuity ha vissuto una vita diversa da quello del film (un po' come il Topolino canonico e il Topolino delle storie in costume). Sei d'accordo?

                    PS: Ma... ma... non sono più cugino di Alf! Bhuuuuuuuuuuu!
                    « Ultima modifica: Martedì 7 Apr 2015, 22:05:02 da Anton_Rebeliot »

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                      Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                      Risposta #99: Martedì 7 Apr 2015, 22:53:19
                      : quello è davvero il cappellaio con le sue caratteristiche fisiche e comportamentali ma dal punto di vista della continuity ha vissuto una vita diversa da quello del film (un po' come il Topolino canonico e il Topolino delle storie in costume). Sei d'accordo?
                      !
                      Ovviamente sì! ;) :)
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                        Risposta #100: Mercoledì 8 Apr 2015, 12:05:34
                        Sono andato a rileggermi quanto Andrea Sani scrive a proposito del Doppio segreto di Macchia Nera nell'opera omnia di Romano Scarpa pubblicata dal Corriere della sera: << Lo sceneggiatore Guido Martina costruisce il fascino del Doppio segreto di Macchia Nera traendo alcuni spunti dai romanzi e dai racconti dei più noti giallisti del Novecento, naturalmente rivisitati in chiave disneyana, In particolare Martina si rifà al romanzo giallo di Johm Dickson Carr "Il cappellaio matto" del 1933 che descrive i misteriosi furti di cappelli compiuti da un bizzarro criminale chiamato dalla stampa Cappellaio Matto con un chiaro riferimento al personaggio di Alice nel paese delle meraviglie. Non  a caso il plot della storia di Topolino ideato da Martina parte proprio dallo strano furto del cappello che ha subito il Cappellaio Matto.
                        Ma Martina guarda anche al racconto di Ellery Queen Il tè del Cappellaio Matto, del 1934. Anche in questo racconto, un personaggio - la vittima - è travestito come il Mad Hatter del romanzo di Lewis Carrol, e tutta la trama ruota intorno ad un grande specchio, al di là del quale si cela una stanza segreta, in cui viene nascosto il cadavere del Cappellaio. Martina riprende questa idea (...) quando descrive il tentativo di Macchia Nera di uccidere Pippo, annegandolo in una cantina segreta, celata appunto dietro ad uno specchio.(...)
                        >>.
                        Penso che tutto questo si sposi poi bene al fatto che proprio nel 1951, quattro anni prima del Doppio segreto, la Disney trasse dal romanzo di Carrol, quel capolavoro assoluto  di lungometraggio e che Martina e Scarpa omaggiarono assieme a tutto il resto.
                        Aggiungerei poi anche il fatto che lo stesso Macchia Nera, alla sua prima apparizione nel 1939, prima che Topolino lo arresti e si sveli il Mistero, passa come un criminale bizzarro: terribile ma bizzarro perché ruba esclusivamente una certa marca di macchine fotografiche per di più abbondantemente fuori moda.
                        Lo stesso ladro del cappello è bizzarro nei suoi oscuri motivi, tanto è vero che  Basettoni con Topolino afferma:<<Ho conosciuto un solo bandito capace di farci impazzire, ma è chiuso al penitenziario.>> Topolino viene interrotto dagli eventi nella sua risposta: <<Volete alludere a...>> ma è ovvio che anche lui pensa a Macchia Nera.

                        Ma poi, in seguito, in molti altri racconti con Macchia Nera, la bizzarria dei furti strani si è ripetuta.
                        Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                          Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                          Risposta #101: Giovedì 17 Mar 2016, 18:46:57
                          Questa è la storia che apre l'Opera Omnia di Romano Scarpa, storia che vede la sceneggiatura di Guido Martina. Beh devo dire che come storia di apertura non c'è proprio male..credo che sia un giallo stupendo, che riesce a tenere il lettore in suspense dall'inizio alla fine. Il nemico che si vede e soprattutto che non si vede, il finto specchio (cosa che, come ho già avuto modo di dire in altre storie, ad esempio in Topolino e la vecchia Topington di Faccini, è inquietantissima secondo me), Topolino che si comporta in modo strano, sono tutti elementi che destabilizzano il lettore, che non sa come Topolino riuscirà a venire a capo della faccenda questa volta. So che mi ripeto ma Pippo è un personaggio veramente eccezionale..lui ed Eta Beta si fidano sempre ciecamente dell'amico e fanno di tutto per aiutarlo. E' una storia adulta, con pistole, sparatorie e coltelli veri, come non se ne vedono più e un giallo che riesce a catturare il lettore al punto da farlo sentire, non più nel suo letto comodamente sdraiato a leggere la storia, ma lì nel pauroso castello di Macchia Nera..e soprattutto CON Macchia Nera  [smiley=paura.gif]
                          Che sia il caso di dare una sbirciatina sotto il letto..così per sicurezza  ;D?
                          "Un libro es un espejo y solo podemos encontrar en él lo que ya llevamos dentro"
                          - Carlos Ruiz Zafón -

                            Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                            Risposta #102: Lunedì 17 Apr 2017, 22:31:33
                            Riletta questa stupenda storia proprio oggi. Nonostante si conosca già l'evolversi della trama e come andrà a finire, questa storia, ancora una volta, mi ha regalato emozioni come suspence, adrenalina, mistero e pathos. Un Macchia Nera così diabolico si è visto davvero poco in questi ultimi anni, ad eccetto DarkenBlot

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                              Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                              Risposta #103: Lunedì 10 Mag 2021, 11:44:33
                              Un Macchia Nera così diabolico si è visto davvero poco in questi ultimi anni

                              Per me non si è proprio mai più visto, purtroppo. Anzi, a dirla tutta neanche nella storia d'esordio di Gottfredson è così diabolico, glaciale e inquietante.

                                Re: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera
                                Risposta #104: Lunedì 10 Mag 2021, 17:28:42
                                Un Macchia Nera così diabolico si è visto davvero poco in questi ultimi anni

                                Per me non si è proprio mai più visto, purtroppo. Anzi, a dirla tutta neanche nella storia d'esordio di Gottfredson è così diabolico, glaciale e inquietante.

                                Ed è un peccato,

                                L'andamento degli ultimi decenni in Disney (sia dal punto di vista cinematografico, sia quello fumettistico nostrano) è quello di cattivi sempre meno cattivi; spesso buoni che compiono marachelle. Filone interessante all'inizio, oggi fin troppo sfruttato. È un grande cattivo che fa girare una storia. 

                                 

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