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Ho finalmente avuto modo di leggere il Sorriso dell'Eros, l'ultimo volume su Vittorio Giardino realizzato da Rizzoli Lizard: https://www.comicsbox.it/albo/SORRISEROS_001

Vengono finalmente ristampate Little Ego e Eva Miranda.

La prima e una vera festa per gli occhi, con un Giardino sublime nel disegnare una bellezza meravigliosa e sbarazzina come Ego. Queste avventure leggere, cartoonesche e piacevolmente erotiche, tra scenari surreali e panorami onirici, risulta una piacevolissima lettura. Spiace che non sia stato pubblicato il materiale extra presente nell'edizione Glamour del 1990 (tra cui alcuni storyboard di episodi non realizzati). E spiace anche che Rizzoli non inserisca le note delle pubblicazioni delle prime edizioni (in sintesi, proposte su Comic Art tra il giugno 1985 e il novembre 1989, ma con i primi quattro episodi proposti su Glamour Magazine tra il 1983 e il 1984). In compenso, ottima la pubblicazione di quasi tutte le immagini realizzate per svariati portfolio (Sogni, Visioni e Risvegli). Purtroppo, manca quella molto bella con Ego e in mano un volume su Little Nemo (https://grifoedizionidi.com/collections/giardino/products/giardino-stampa-firmata-little-ego-3), quella con Ego vestita da cowgirl e con le pistole, e alcune da Risvegli. In compenso, ci sono alcune immagini, come quella con l'elefante, non presente nei portfoli.

Eva Miranda mi ha piacevolmente sorpreso e divertito. La parodia di una soap opera sfrontata e senza limiti, tra vicende assurde e dialoghi sopra le righe. Peccato non abbia funzionato, ma l'inedita conclusione in otto tavole inedite risulta comunque molto divertente. Anche qui, ottimo l'apparato extra di immagini sulla protagonista.

Il volume si conclude con una caterva di immagini, quasi tutte prese da Lusso, Calma e Volutta, inclusi due ricordi di Giardino sulla pittura orientale e sul portfolio Esagerate, edito da Il Grifo, qui pubblicato integralmente.

In sintesi, un ottimo volume. Peccato per l'assenza degli storyboard di Little Ego, per alcune immagini dimenticate e anche del portfolio Trio (https://grifoedizionidi.com/collections/giardino/products/portfolio-trio). Ma resta comunque un ottimo volume ad un prezzo eccellente :)

3
Testate Regolari / Thriller Collection 5 - Macchia Nera I colpi più geniali
« il: Mercoledì 24 Lug 2024, 10:51:08 »
Recensione Thriller Collection 5 - Macchia Nera I colpi più geniali


Immagine promozionale del volume con la copertina inedita di Casty

 Prosegue con interesse e precisione la Thriller Collection, testata dedicata a valorizzare il lavoro fumettistico che, da tanti anni, Casty svolge nei confronti di Topolino e del suo microcosmo.

 Dopo Eurasia Tost e Uma, il curatore Davide Del Gusto ci porta alla riscoperta di Macchia Nera, temibile villain creato nel 1939 da Floyd Gottfredson, per un viaggio in due volumi, questo e il successivo n. 6.

 Siamo nel 2005, con un passaggio nel 2003, quando Casty non disegnava ma sceneggiava soltanto. La sua ambiziosa intenzione era di ridare a Macchia Nera quello smalto, quel timore, quella paura che negli anni aveva perso, anche a causa di storie minori e quasi mortificanti (tanto da renderlo quasi un personaggio diverso, una “macchietta nera“). Con le storie del presente volume e di quello seguente, Casty dimostra di esserci riuscito.

 
Gustose battute ben servite da un’espressione di Pippo impagabile

 Nel 2003 l’autore friulano realizza Topolino e la macchina dell’oblio, con i disegni di Massimo De Vita. La storia presenta una serie di bizzarri eventi, cui fa seguito un temibile ricatto. A rendere la vicenda vincente, specie se rapportata alle storie abbastanza banali che uscivano in contemporanea oltre vent’anni fa, è proprio la sceneggiatura, ricca di tensione ma, al tempo stesso, di humour e di battute brillanti. La storia si snoda con scioltezza, e l’unica sbavatura che possiamo trovare è nell’approccio grafico di De Vita a Macchia Nera, con la bocca ben visibile e le mani e i piedi non coperti dal nero mantello, perdendo in fascino.

 Nel 2005 Casty realizza ben quindici storie, su richiesta di Ezio Sisto, all’epoca suo editor. C’era dunque spazio per, passo dopo passo, arricchire Macchia Nera di sfumature, riportandolo ad essere quel genio del male degli inizi, capace di architettare complessi piani utilizzando la sua mente diabolica.

 Ne è un esempio Topolino e l’occhio di Topoltec che, nonostante le sue sedici tavole, risulta un giallo preciso, che gravita attorno ad un furto avvenuto sotto gli occhi di tutti, eppure decisamente complesso da risolvere. Casty comprime l’azione e le spiegazioni in una sintesi estrema, eppure perfettamente funzionante. Viene aiutato anche dal disegno altrettanto preciso di Vitale Mangiatordi, che realizza un Macchia Nera davvero spaventoso, con espressioni di malvagio piacere.

 
Un Macchia Nera diabolico disegnato da Mangiatordi

 A segnare la svolta, e a brillare nel volume, è Topolino e l’uomo ingannatempo. Casty racconta come si sia ispirato ad una trama che aveva realizzato da bambino, in cui un marchingegno permette di fermare il tempo (idea simile anche ad una brillante storia di Don Rosa). La storia funziona come un giallo intricato, in cui Topolino, e il lettore, visionano videoriprese di furti avvenuti in pochi secondi, mentre Macchia Nera, elegantemente in vestaglia, sbeffeggia Basettoni e la polizia con frasi taglienti e argute.

 Il piacere del racconto arriva dalla risoluzione che, pagina dopo pagina, si disvela, mentre Casty ci delizia con le sue solite battute argute e il delizioso tormentone del vigile urbano. De Vita si trova perfettamente a suo agio, anche se resta il dispiacere di vedere Macchia Nera con mani e piedi non coperti dal nero manto.

 La storia più lunga del volume, Topolino e gli effetti della disastrometa, risulta un po’ forzata, a nostro parere. La visione del re del buio, l’esercito invisibile che si aggira nell’ombra e il pericolo che corre il pianeta risultano intriganti ma, probabilmente, sarebbe stato necessario avere qualche pagina ulteriore. Anche la risoluzione finale, che dovrebbe esprimere epica solidarietà umana, l’abbiamo trovata eccessivamente retorica. Roberto Vian ai disegni non risulta particolarmente memorabile.

 
Tormentoni efficaci che elettrizzano i personaggi

 A concludere in bellezza il volume è Topolino e i colpi dell’Uomo Qualunque, che fin dal sottotitolo e dalla copertina originale, rievoca le prodezze dell’uomo ingannatempo. I disegni di Giorgio Cavazzano illustrano un altro avvincente giallo, che si fonda sulle tecniche dei videogiochi di cui Casty è un appassionato. Non aggiungiamo nulla, ma si tratta di un’altra eccellente storia.

 Il volume, perfetto come sempre, ci propone un excursus su Macchia Nera e una bella intervista a Casty che racconta le sue scelte narrative. Si tratta, in sintesi, di una preziosa raccolta, specie se appaiata al volume successivo.

 Editore: Panini Comics – Autori: Casty – Uscita: 25/01/2024 – Pagine: 178 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 18,00 – ISBN 977278576400240005



Voto del recensore: 4/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/07/24/thriller-collection-5-macchia-nera-i-colpi-piu-geniali/

4
Testate Straniere / Re:Uncle Scrooge and the Infinity Dime
« il: Mercoledì 17 Lug 2024, 22:54:24 »
Qualcuno ha notizie in merito alla variant cover di Joe Quesada?
Era stata annunciata tempo fa, nel calendario delle uscite sul Papersera era stata indicata qualche settimana fa, ma sul web non trovo nessuna traccia.
Visto che era l'ultima delle 13 variant previste mi sarebbe piaciuto confrontarla con le altre.
Poi se non esce me ne farò una ragione  ;)

Era stata annunciata, ma poi non è mai uscita e quindi l'ho eliminata dal calendario.

Per quello che so, alla fine non è stata realizzata.

5
Commenti sugli autori / Re:Don Rosa
« il: Martedì 16 Lug 2024, 14:57:11 »
Riposto qui, per chi se ne fosse dimenticato, il messaggio di saluti di Don Rosa al mondo del fumetto: https://career-end.donrosa.de/p/the-epilogue.html

Magari ne faccio un topic a parte con tutto il testo, cosi resta  salvato :)

6
Ed ecco, finalmente, un nuovo articolo per la sezione sulle testate : https://www.papersera.net/wp/2024/07/14/minni-company-e-altre-testate-femminili/

Questa volta si parla di Minni & company e di altre testate rivolte ad un pubblico femminile.

Ogni modifica o miglioria sono ben accette :)

7
Testate Speciali / Re:L’Economia a Fumetti di Zio Paperone
« il: Sabato 13 Lug 2024, 15:28:07 »
Non è questa. E' il cartonato del 2024 che si può acquistare su panini

Stessa procedura.

Digita "economia a fumetti" su inducks e lo trovi: https://inducks.org/issue.php?c=it%2FDSBP+38


8
Topolino / Topolino 3579
« il: Venerdì 12 Lug 2024, 15:02:58 »
Recensione Topolino 3579


 Topolino 3579 si rivela sicuramente importante per la storia del libretto. Infatti, al netto della doppia cover, già utilizzata nel recente passato nei numeri contenenti le avventure della serie Once upon a Mouse… in the Future, abbiamo la pubblicazione, in contemporanea con l’America, della prima storia con personaggi Disney realizzata dalla Marvel: ne parleremo con calma più avanti. Concentriamoci prima sulle storie “tradizionali”.

 Si comincia con I misteri di Paperopoli – Paperino, Paperoga e il Grand Mirror Hotel (Sarda/Palazzi). La storia fa parte della pregevole serie antologica in cui la città si racconta attraverso i suoi edifici più rappresentativi e iconici. Anche in questo caso abbiamo una vicenda piacevole, in cui un albergo dalle camere inconsuete fa da sfondo alla trama principale. Si tratta di un canovaccio classico ben gestito, in cui i disegni di Palazzi lasciano spazio a tanti dettagli, architettonici e non. Ottima la copertina dedicata, che regala una piacevole nota di mistero grazie alla cura di Corrado Mastantuono.

 
Che cosa si nasconde al Grand Mirror Hotel?

 Decisamente più intriganti e suggestivi il terzo e quarto episodio di Topolino e l’isola che non c’è (Salati/Soldati). Lo sceneggiatore milanese ha realizzato una trama ricca di spunti e di suggestioni che, per sua stessa ammissione, occhieggiando a capolavori come Il signore delle mosche di William Golding e L’isola del dottor Moreau di H. G. Wells. Salati ha anche suggerito (come potete trovare nella sua intervista rilasciata al Papersera) alcuni riferimenti estetici da film di animazione, come Mune, le gardien de la lune (cui noi aggiungiamo un pizzico di Strange World, ma l’autore ha confermato come la storia sia stata scritta prima dell’uscita del film).

 Al netto delle ispirazioni, la storia risulta accattivante, soprattutto per la tipologia di nemici usata. A scontrarsi con Topolino non è tanto il generico criminale, quanto una influenza assai più subdola, basata sulla manipolazione degli spiriti animali e degli istinti più ferini, che escludono la ragione e la conoscenza. I riti mistici e selvatici risultano intriganti ma quanto mai fragili, ed è un preciso monito lanciato al lettore: la scienza e lo studio permettono la vera libertà.

 
La scienza unica avversaria dell’irrazionale

 Si tratta di una tematica centrale nel romanzo di Golding, che consigliamo caldamente. La sua celebre frase – “L’uomo produce il male come le api producono il miele” – sintetizza bene la tematica del libro. Salati non porta il tema alle sue estreme conseguenze, ma lascia nell’aria quello che può succedere nell’uomo in una condizione di selvaggia necessità. Soldati ai disegni tratteggia con cura i personaggi secondari e realizza panorami di ampio respiro.

 Speriamo che il finale confermi le buone impressioni ma, in ogni caso, i semi di idee lanciati dagli autori sono più che sufficienti per definire la storia molto valida.

 Nulla da dire sulla semplice breve Paperino e l’appuntamento a pedali (Bosco/Panaro). Ricordiamo inoltre che con questo numero prosegue la raccolta delle figurine per l’album dedicato ai 90 anni di Paperino.

 
Un altro Natale sul Monte Orso…

 E infine arriviamo all’ultima storia, o alla prima, se giriamo il libretto. Introdotto dalla copertina di Alex Ross, eccezionale disegnatore noto per due capisaldi fumettistici supereroistici come Marvels (scritto da Kurt Busiek) e Kingdom Come (scritto da Mark Waid), comincia Uncle $crooge and the Infinity Dime (in italiano Zio Paperone e il decino dell’infinito).

 Partiamo dagli aspetti positivi. I disegni risultano eccezionali, dato che gli autori coinvolti hanno usato la libera gabbia americana con esiti felici. Va comunque notato come non sia affatto una novità. Fin dal 1996, con l’avvento di PKNA, il fumetto Disney aveva sperimentato metodi grafici che nei fumetti supereroistici erano la norma da anni. L’autore che abbiamo apprezzato di più è stato Paolo Mottura, capace di riportarci indietro nel tempo al Natale sul Monte Orso e di ritrarre un Paperone sempre più avido e crudele, attorniato dal suo freddo denaro.

 Jason Aaron, celebre autore Marvel, afferma come i suoi punti di riferimento per la realizzazione della storia siano stati Carl Barks e Don Rosa: scelta inevitabile, dato che in America il fumetto Disney (italiano e non) è praticamente inesistente, e la serie televisiva Ducktales è decisamente più nota dei riferimenti fumettistici. La versione marvelliana di Paperone scritta da Aaron ha il preciso obiettivo di presentare ai lettori americani il personaggio e dirigerli, principalmente, verso i due grandi autori americani. (facilmente accessibili grazie alle edizioni Fantagraphics).

 In quest’ottica, la storia mostra parecchie citazioni alla Saga (non del tutto coerenti, dato che sembra che quasi tutti i Paperoni alternativi sono sue versioni da giovane). Ma chiamarla storia è per certi versi eccessivo. La trama è ridotta all’osso: un Paperone di un altro mondo decide di depredare i suoi alter ego, con lo scopo di diventare il più ricco di tutti loro. Il soggetto, sicuramente interessante anche se non nuovo (in Italia abbiamo avuto il predone dimensionale, cui aggiungiamo la proposta dell’alter-ego, dallo spunto simile ma declinato in forma di commedia), si trova di fatto monco della parte centrale.

 
La promozione punta molto sulla “storia del secolo” e sulla presenza di Jason Aaron.

 Dopo l’incontro con il temibile Paperone Supremo, passiamo praticamente subito allo scontro finale, tra dialoghi o monologhi verbosi e scene di combattimento non sempre all’altezza (e con esiti cringe come “il grido di battaglia di Paperone”). Anche il finale non risolleva completamente la vicenda, dato che presenta la solita retorica zuccherosa e ricca di melassa, che mette tutti al suo posto in una redenzione globale oggettivamente fastidiosa.

 Dunque, che cosa resta della “storia del secolo”, dell’evento fumettistico dell’anno? Poco, oggettivamente. Il fatto che Marvel abbia deciso di realizzare internamente per la prima volta una storia a fumetti con personaggi Disney è sicuramente un’ottima notizia (il precedente con Peter David su Epic Mickey era un’altra cosa, ovvero la promozione di un videogioco), ma quella che abbiamo letto è una storia brillante dal punto di vista grafico ma non nuova in ambito disneyano. E, dal punto di vista narrativo, risulta decisamente povera. Insomma, molto rumore per nulla.

 Nel libretto non erano presenti le informazioni precise su chi avesse disegnato cosa, ma le aggiungiamo noi (utilizzando i credits originali dell’albo americano): Paolo Mottura per il capitolo 1, Francesco D’Ippolito (matite) e Lucio De Giuseppe (chine) per il capitolo 2, Alessandro Pastrovicchio e Vitale Mangiatordi (le ultime quattro tavole) per il capitolo 3, Giada Perissinotto per l’epilogo. Spiace aver trovato delle immagini promozionali inserite dentro la storia, ma anche l’edizione spillata americana presenta degli spazi pubblicitari.

 In definitiva, un numero sicuramente che non passa inosservato. Ma la collaborazione con la Marvel non ha portato esiti particolarmente soddisfacenti. Speriamo in compenso che porti nuovi lettori a scoprire, o riscoprire, l’Uncle Scrooge di Carl Barks e Don Rosa. Se cosi fosse, ne sarebbe senz’altro valsa la pena.



Voto del recensore: 3/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/07/12/topolino-3579/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


9
Testate Speciali / Re:L’Economia a Fumetti di Zio Paperone
« il: Lunedì 8 Lug 2024, 09:12:38 »
ciao!
Non riesco a trovare l'elenco su inducks delle storie contenute in "L’Economia a Fumetti di Zio Paperone" pubblicato nel gennaio 2024.
Qualcuno le sa?

Strano che tu non sia riuscito a trovare la testata su inducks. Bastava inserire "economia" come parola nel campo "testata" e "Italia" nel campo "Paese". Poi scrolli fino ad arrivare al 2024 :)

Ecco qui:
https://inducks.org/publication.php?c=it%2FEZPMEF&pg=img&num=1

10
Il Mercatino / Re: portfolio autory disney 0
« il: Lunedì 8 Lug 2024, 09:09:20 »
cerco..."disperatamente"! :) grazie a chi potrà aiutarmi

Ciao, potresti dare qualche informazione supplementare?
Di quale portfolio si tratta? hai qualche foto?

Grazie mille :)

11
Le altre discussioni / Re:I.N.D.U.C.K.S.
« il: Mercoledì 3 Lug 2024, 11:23:08 »
Grazie al Grande Tiranno, le vignette di Giuseppe Ferrario per Paperinik Appgrade e Paperinik (Panini) sono praticamente tutte complete e presenti su inducks.

Mancano solo i seguenti numeri:
- 24 https://inducks.org/story.php?c=I+PKA++24-0
- 25 https://inducks.org/story.php?c=I+PKA++25-0
- 27 https://inducks.org/story.php?c=I+PKA++27-0
- 29 https://inducks.org/story.php?c=I+PKA++29-0
- 30 https://inducks.org/story.php?c=I+PKA++30-0

Sarebbe fantastico trovare queste cinque tavole, in modo da completare la serie :)

Grazie a tutti,
V

12
Salve, stavo aspettando paperin sigfrido e l'oro del reno, volevo sapere se qualcuno che segue questa collana sa se esce questa settimana o la prossima: tempo fa avevo letto che usciva giovedì (come è riportato anche qui), ora però lo danno in uscita la prossima settimana.

A vedere il sito di RBA - https://www.classiciletteratura.it/ - i tre moschettieri escono giovedi 4 luglio e Paperin Sigfrido l'11 luglio.
Ho modificato anche il calendario del Papersera. Evidentemente hanno cambiato le uscite.

Grazie per l'informazione :)

13
Testate Speciali / Re:Le più belle storie... (Disney Libri/Giunti)
« il: Lunedì 1 Lug 2024, 08:54:50 »
Scusate, ma vedo sul calendario  del papersera  il volume di prossima  uscita

 "Le Più belle storie Disney di Mitologia - The best of"...ma in questi giorni  ne sono usciti tanti altri, è confermato  anche  questo? Magari assieme ad altri titoli? Io non riesco a trovare riscontri  al riguardo...qualcuno sa aggiornarm8(questi volumi mi piacciono  molto).mille grazie

Era stato annunciato su Anteprima, ma su amazon al momento non c'e. Forse slitta di qualche mese... Pero sono usciti nei nuovi best of, alcuni ristampe e uno inedito: https://inducks.org/issue.php?c=it%2FBPBS+18

14
Topolino / Topolino 3573
« il: Giovedì 20 Giu 2024, 17:35:38 »
Recensione Topolino 3573




 La divertente copertina realizzata da Francesco D’Ippolito per Topolino 3573 è dedicata alla storia d’apertura, ovvero Zio Paperone, Rockerduck e il bombetta business (Badino/Intini). Si tratta di una vicenda surreale, che estremizza ai massimi la gag, ricorrente e ormai abusata, di Rockerduck che mangia la propria bombetta a causa delle proprie sconfitte economiche.

 La sceneggiatura si caratterizza come ricca di parole ricercate e dialoghi spiritosi per lanciare il nuovo, improbabile business che travolge i paperopolesi, giocando sul significato psicologico che c’è dietro. Mangiare una bombetta come simbolo di rivalsa e di futura rivincita diventa così un rito collettivo, oltre che una iniziativa di successo. Lo spunto, per quanto assurdo, si rivela più profondo del previsto, riscattato dai disegni di Intini. Senza la sua matita, la storia sarebbe un’altra cosa. Il disegnatore veneto imprime ai personaggi espressioni cariche, multiformi, decisive, sempre assolutamente capaci di colpire il lettore.

 
Una lezione da tenere sempre a mente

 A seguire, troviamo la seconda parte di Pippo Holmes in: una salsa in rosso, nella quale viene sciolto il mistero lasciato in sospeso la settimana scorsa. Bruno Enna confeziona una parodia del romanzo di Doyle che rispetta nella struttura l’originale, sapendosi però prendere le necessarie libertà. In particolare, è molto apprezzato il flashback pittorico che, come nel romanzo, diventa un racconto nel racconto (una tecnica usata anche altre volte dallo scrittore inglese per i gialli di Holmes). La risoluzione della vicenda, basata su un equivoco, risulta forse un poco dissonante, ma la brillantezza dei dialoghi e dei tormentoni risulta molto piacevole.

 Anche in questo caso, i disegni di Paolo Mottura amplificano la portata del racconto. Inquadrature tridimensionali, sfondi dettagliati, tecniche inconsuete, vignette dai bordi caratteristici e colori speciali di Emanuele Virzì rendono la vicenda riuscita, e siamo curiosi per i prossimi sviluppi.

 
Stampe ottocentesche e sfumature impressioniste

 La prima amaca è una nuova storia della serie Pianeta Paperino, nella quale Vito Stabile ci racconta i retroscena di alcuni tratti o oggetti caratteristici del personaggio. In questo caso, l’amaca diventa terreno di scontro e di incontro tra Gastone, Paperoga e Archimede, mostrandoci sequenze piuttosto esilaranti (tra cui la bottega sartoriale “Il papero a modino”). I disegni di Marco Rota coadiuvato dal figlio Stefano risultano sicuramente vintage, ma non sappiamo se sia un complimento.

 Davide Aicardi e Giulia La Torre ci portano invece nello spensierato periodo dell’infanzia, in cui ogni occasione risulta vincente per lasciarsi trasportare nel mondo dell’immaginazione e sognare con gli occhi aperti. Quello che conta ne L’invasione aliena, storia parte della serie Paperino Paperotto – Un magico mondo alla fattoria, è il gioco con il lettore, che deve ritornare indietro nel tempo e tornare ad immaginare. Si tratta di un esercizio non banale e che sicuramente risulta uno strumento potente. A me ha ricordato anche una canzone di Caparezza, La chiave, e in particolare questa citazione:

 “Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci


 Si tratta in fondo di un tratto distintivo delle storie del personaggio fin dai suoi albori, ed è un vero piacere ritrovarlo.

 
Sognare a occhi aperti, tutti i giorni…

 Il numero si chiude con La grande mitologia Papera – Il volo di Archidedalo, in cui Luca Barbieri si ricollega al filo di Paperarianna e, grazie ai disegni di Giampaolo Soldati, ci illustra il mito di Dedalo e di Icaro, con gli inevitabili alleggerimenti del caso. Barbieri lega parecchi fatti, giochi olimpici inclusi, e presenta la storia come un reportage giornalistico, dando un taglio cronachistico agli eventi. Molto belle alcune splash-page di Soldati, valorizzate dai colori di Annalisa Ferrari dell’Arancia Studio.

 Oltre alla consueta autoconclusiva dedicata a Battista, scritta da Roberto Gagnor e Simone Tempia e disegnata da Carlo Limido, il numero presenta la rubrica su come disegnare i personaggi con il Gastone di Stefano Zanchi (il volto e il primo piano) e un articolo sugli edifici dalle forme architettoniche inconsuete.

 Molto interessante anche la rubrica “La parola della settimana“, curata da Marco Dixit e che prende avvio in questo numero. Da sempre uno dei cavalli di battaglia del libretto è la scelta di un linguaggio curato e non banale, e apprezziamo come si voglia mantenere questo approccio.

 Prosegue, infine, il reportage sui castelli nel mondo con la continuazione del gadget dedicato al Castello delle Tre Torri di Paperinik allegato al settimanale. Viene mostrato anche il meraviglioso castello di Neuschwanstein, realizzato dal re di Baviera Ludwig II, lui sí uno dei grandi sognatori a occhi aperti, capace di costruire un mondo fatato grazie a incredibili e sognanti palazzi. Su questo tema, ne approffito per consigliare il film di Luchino Visconti, augurandovi che proprio il sogno a occhi aperti possa guidarvi il più possibile.



Voto del recensore: 3/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/06/20/topolino-3573/

15
Nuovo aggiornamento con un focus sugli albi di Topolino: https://www.papersera.net/wp/2024/06/14/gli-albi-della-rosa-albi-di-topolino/

E fra poco, una uscita in argento ;)

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