PK il Mito 17

28 MAG 2012
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Gran bel volume. Contiene due storie decisamente importanti a livello di continuity pikappica, e poi lo speciale dell’estate 2000 a cui sono affettivamente molto legato.
Tempo al Tempo (Enna/Barbaro) si occupa di chiudere con una mossa a sorpresa una delle due sottotrame principali della serie, nonché la mia preferita: quella dei viaggi nel tempo, che qui a causa della microcontrazione divengono impossibili. Bruno Enna per l’occasione presenta tutto il cast di cronotizi visti in PKNA, da Vostok a Newton, dai 3 capi dell’Organizzazione a Odin Eidolon, arrivando ovviamente al Razziatore e a Trip. La storia sa coniugare perfettamente l’ironia che gioca spesso con il paradossale e il pathos che una storia così importante richiedeva, che si rivela nella sua malinconia proprio nelle tavole conclusive. Bello che in una storia ambientata nel futuro lo sceneggiatore si diverta a mostrare prima un’avventure on the road e poi uno scontro in una città fantasma da film western, cioè le antitesi della fantascienza. I disegni di Barbaro, con il loro tratto sporco, regalano tavole a tratti suggestive e a tratti meno, che nel complesso offrono comunque un buon lavoro.
Sul Lato Oscuro (Cordara/Migheli) si occupa invece di chiudere l’altro grande filone della serie, quello che vede protagonisti gli Evroniani. Dopo che gli alieni viola hanno visto il loro impero disgregarsi nello scontro finale di Xadhoom, decidono di trattare la pace con i terrestri, ma una fitta rete di bugie, interessi personali e doppi giochi mette a rischio tutto… e tutti! La storia di per sé non è niente di eccezionale, ma l’idea di mostrare come il proprio tornaconto dettato da avidità e fame di gloria emerga senza problemi anche in situazioni di interesse pubblico è sicuramente un quid in più, una riflessione molto matura e interessante. Menzione speciale all’ottima ultima tavola, che mostra come il PK Team avesse a cuore la continuity della serie in tutto e per tutto, sfoggiando un gran colpo di classe. Commento negativo invece ai disegni della Migheli, che su “Topolino” in quegli anni faceva cose egrege, quasi barbucciane, ma che in questa storia non riesce a ricavarsi i suoi spazi nella tavola, offrendo personaggi che non sembrano trovarsi a loro agio.
A corredo di queste due belle avventure ci sono i primi due episodi dell’ultima serie di brevi pikappiche, Lo Zen e la Fisica dei Quanti (Sisti, Turconi), divertenti episodi che vedono Everett Ducklair alle prese con la vita in monastero: divertenti, scritte benissimo e disegnate e colorate da un Turconi in stato di grazia.
Super, lo Speciale 00, consta di una raccolta di storie brevi ad opera di gente validissima del calibro di Faraci, Artibani, Enna, che illustravano a vario titolo quali fossero i segreti della carriera di supereroe. Queste piccole avventure fuori continuity rappresentarono il mio primissimo contatto con PK e non smetterà mai di ringraziare ogni singolo sceneggiatore e disegnatore che ha lavorato a quell’albo per aver realizzato quelle storie esattamente così.
Ovviamente quello Speciale non sarebbe stato lo stesso senza il fotoromanzo di Bertoni! Vitaliano scatenato sfrutta al meglio lo spazio e la scansione narrativa che gli viene data per far vivere a Bertoni la sua avventura più epica, la sua storia più leggendaria. Il volume dell’attuale ristampa fortunatamente include questo gioiello, che anche riletto oggi non perde un grammo della freschezza e dell’ironia fulminante che aveva 12 anni fa.

Bertoni è il vero protagonista di questa diciassettesima uscita: infatti a lui è dedicato l’unico contenuto speciale del volume, un articolo composto da una breve introduzione con tanto di foto dall’espressione emblematica, e poi dalla riproposizione di ben 3 servizi che lo vedevano protagonista: quello del Capodanno al Fiji, quello degli Oskar vinti a Sanremo e quello dell’incontro con la Reggina. Micidiali, anche questi contributi si rivelano irresistibili anche oggi.
Un Berton-numero coi fiocchi.

Autore dell'articolo: Everett_Ducklair