Uack! 40 – Vita da paperi 6

20 NOV 2018
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Dopo quattro anni e mezzo, quaranta uscite e tre diverse incarnazioni, cala il sipario su una delle testate Disney dell'era Panini maggiormente apprezzate dagli appassionati più esigenti. E lo fa in grande stile, con la riproposta di una delle storie più evocative e affascinanti di Carl Barks: Paperino, Zio Paperone e il ventino fatale. La storia non ha certo bisogno di presentazioni, essendo certamente tra le primissime che qualunque fan dell'Uomo dei Paperi citerebbe tra le preferite. Pur avendo avuto negli anni tante ristampe (anche con il titolo Zio Paperone e il trenino della felicità) la storia mancava in edicola da ben dieci anni. Resta nella memoria principalmente per il fatto che affronta un tema assolutamente raro all'interno del fumetto disneyano, pur essendo profondamente presente in qualunque realtà urbana degli Stati Uniti degli anni '50 del '900 così come in quella italiana dei giorni nostri: la povertà più nera, l'esclusione sociale, il degrado delle periferie e dei quartieri popolari, la forbice tra ricchezza più sfrenata e indigenza estrema.
Come tradizione, la storia viene accompagnata da tutti i contenuti presenti nell'originale albo americano che l'ha ospitata all'esordio (Four Color 367 del gennaio 1952): tre tavole auto-conclusive disegnate da Carl Barks a tema natalizio, pubblicate nella versione italiana del 1991, senza riproporre il bianco e nero di quelle originariamente poste in seconda e terza di copertina, come avveniva nei primi tempi di questa testata.
L'altra metà dell'albo ospita due storie tratte da altrettanti albi giant natalizi del 1956 e del 1958: Archimede e il regalo della nonna e Paperino e la sfida natalizia. Quest'ultima, in particolare, si contraddistingue per una divisione delle tavole in tre strisce, poco consueta per l'opera di Barks, e per la presenza di un nuovo antagonista per Paperone, Girolamo Girello, in un ruolo tradizionalmente interpretato da Rockerduck (si veda anche la penitenza del mangiare indumenti) nelle storie italiane.
Per Walt Disney's Comics and Stories è il turno del numero 64 (gennaio 1946) con Paperino e i buoni propositi anticipata dal rimontaggio della sunday page di Karp e Taliaferro del 22 dicembre 1940, già vista in Italia sul volume Mondadori Paperino 365 sketches 1936-1945 storie per un anno e in poche pubblicazioni amatoriali.
La riproposizione delle storie di Barks tratte dal periodico USA più importante si conclude così in una fase certamente embrionale, mancando ben vent'anni di ten pages che hanno continuato a costruire e definire l'identità della famiglia dei paperi per come oggi la conosciamo. Resta l'amaro in bocca per la chiusura di una testata che, tra le tante difficoltà testimoniate dal ridimensionamento della foliazione, dall'aumento di prezzo e dalla riduzione dell'apparato redazionale, ha proposto nel suo primo ciclo l'intera cronologia delle storie di Barks pubblicate su Uncle $crooge in una veste il più possibile fedele all'originale, ha tentato di fare lo stesso per buona parte degli storici albi Four Color ripubblicando tanti altri capolavori, ha indagato sui pochissimi inediti ancora rintracciabili all'interno dell'opera dell'Uomo dei Paperi, ha offerto in un caso (Zio Paperone e l'elefante picchiettato sul numero 19) una traduzione fedele in luogo della versione stravolta proposta negli anni precedenti.
Ringraziando ancora una volta Luca Boschi ed Alberto Becattini per la passione con la quale ci hanno accompagnato in questi quattro anni, ci auguriamo che nel prossimo futuro possa esserci ancora spazio per pubblicazioni Disney di questo livello.

Autore dell'articolo: Marco Travaglini

Giornalista pubblicista, vivo e lavoro a L'Aquila. Appasionato e collezionista di fumetti, libri, film, audiovisivi e tutto quanto riporti il marchio Disney, incontro per la prima volta all'età di 7 anni sia il Mickey Mouse delle daily strips sui supplementi del quotidiano romano Il Messaggero, sia le storie di Carl Barks sul glorioso mensile Zio Paperone. Nel 2009 ho avuto la fortuna di lavorare per qualche mese presso la Nintendo of Europe a Francoforte. Dal 2006 contribuisco attivamente a tutti i prodotti editoriali e alle iniziative del Papersera.