Disney Anni d’Oro 16
Forse per la quasi contemporanea ed anticipata uscita di Tesori, questo numero dell’altra testata pregiata di casa Disney è passato ingiustamente alquanto inosservato. Ingiustamente per almeno tre fattori, tra i quali non possiamo certo includere l’ennesima ristampa di Paperinika e il filo di Arianna, comunque ottimamente contestualizzata dall’articolo introduttivo di Luca Boschi sul tema del femminismo in Italia, ma di certo Eta Beta e le debolezze di Zombi, prima delle due uniche storie con il rarissimo esemplare di razza baturza realizzate in origine per l’Almanacco Topolino. Questa in particolare, dai toni espressamente classici – che riecheggiano a tratti il miglior Mickey delle strips statunitensi – ed ottimamente illustrata dal Maestro Sergio Asteriti, era assente dalle edicole da ben 24 anni; ma che in questa sede viene paradossalmente accostata alla ben più nota Topolino e le Metamorfosi di Zombi, probabilmente la più ripubblicata tra le sei della serie.
Oltre alla breve I tre porcellini nella valle dei fantasmi, impreziosita dai meravigliosi disegni di Gil Turner nettamente valorizzati dal bianco e nero delle tavole alternate a quelle a colori, il numero in questione riesce a guadagnarsi la quarta stella grazie all’intervista di Luca Boschi (ma cosa sarebbe oggi la Disney Italia senza il suo preziosissimo lavoro?) a Diane Disney, intervenuta lo scorso giugno al Biografilm di Bologna; città dove tornerà la prossima primavera in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi, dove interverrà insieme al marito Ron Miller (già in passato produttore esecutivo di molte pellicole disneyane) per presentare un libro realizzato per celebrare i 75 anni del primo lungometraggio d’animazione della storia del cinema: Biancaneve e i sette nani.