Uack! 18

20 AGO 2015
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Il numero di Uack! in edicola dallo scorso 20 agosto abbraccia quasi tutta la produzione barksiana pubblicata sulla collana Uncle $crooge nella seconda metà del 1964. Troviamo in questa sede le cinque storie principali degli altrettanti fascicoli della serie dedicata al papero più ricco del mondo a partire dal numero 49 del maggio 1964 al numero 53 dell’ottobre dello stesso anno.
Tra queste, due vedono ancora una volta contrapposto Paperone ad altrettanti villain ricorrenti nelle storie che hanno caratterizzato la testata negli anni precedenti: in Zio Paperone e il tappeto volante Barks fa affrontare per l’ultima volta Paperone con Amelia, in una storia dal sapore esotico comunque lontana dalla poesia di simili avventure realizzate dall’Uomo dei Paperi negli anni ’50; in Zio Paperone e la lattuga mimetica sono invece i Bassotti ad attentare di nuovo al patrimonio del ricco zio di Paperino, in un’avventura urbana con protagonisti talpe e colombi ammaestrati. Per questa storia, si tratta della quarta ristampa italiana successiva alla realizzazione da parte di Don Rosa di due vignette andate perdute e ridisegnate a seguito della restituzione dello sviluppo originale della storia dopo i tagli intercorsi all’origine per esigenze editoriali. Tali vignette sono tuttavia assenti: nel nostro Paese sono apparse solo in piccolo formato nel 2008 nel ventinovesimo volume de La Grande Dinastia dei Paperi.
Le altre tre storie si caratterizzano per la forte aderenza al costume e alle mode del tempo: dalle nuove trovate di stile oggetto di Zio Paperone e la moda della parrucca, al fascino della conquista dello spazio in Zio Paperone e la Corsa all’oro e Zio Paperone postino dello spazio. Di queste, la prima rappresenta per Barks una nuova occasione per narrare le debolezze e la volubilità dell’integrità umana, con i fatti che puntualmente smentiscono le buone intenzioni degli individui quando obnubilati da miraggi di facile ricchezza; la seconda è una stramba escursione dell’autore nell’ambito del fantastico più spinto, con marziani volatili-postini-cassette delle lettere e vogliose teenager venusiane alte cinque metri.
Tra le storie non di Barks pubblicate nei cinque Uncle $crooge presi in esame viene qui ripresa la sola Paperino e il momento peggiore disegnata da Tony Strobl; tutte le altre hanno comunque visto la luce almeno una volta in Italia su Topolino o Almanacco Topolino.
Delle cinque testatine dei racconti in testo, quattro trovano spazio tra le pagine di Uack!: Tale Teller, attribuita erroneamente al numero 58, appartiene in realtà al 51; non vi è invece traccia di Jouncy Jalopy disegnata da Paul Murry con protagonisti Topolino, Pippo, Tip e Tap.
Infine, in assenza del classico Portfolio, chiude questo numero il remake ad opera di Daan Jippes di Le Giovani Marmotte e la foresta in pericolo, prima di una serie di storie scritte da Barks dopo il suo pensionamento espressamente per il periodico statunitense Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks ed affidate in origine a disegnatori quali Tony Strobl, Kay Wright o John Carey. Proprio a quest’ultimo appartengono i disegni della versione originale della storia, mai pubblicata in Italia in nessun periodico Disney ufficiale: ad oggi infatti la sua unica edizione nel nostro Paese resta quella realizzata dall’allora ANAF nel 1987 all’interno del sessantatreesimo ed ultimo volume della collana Paperino: collana che al tempo, come Uack! oggi, costituiva un primo tentativo di riproposizione dell’opera omnia di Carl Barks.

Autore dell'articolo: Marco Travaglini

Giornalista pubblicista, vivo e lavoro a L'Aquila. Appasionato e collezionista di fumetti, libri, film, audiovisivi e tutto quanto riporti il marchio Disney, incontro per la prima volta all'età di 7 anni sia il Mickey Mouse delle daily strips sui supplementi del quotidiano romano Il Messaggero, sia le storie di Carl Barks sul glorioso mensile Zio Paperone. Nel 2009 ho avuto la fortuna di lavorare per qualche mese presso la Nintendo of Europe a Francoforte. Dal 2006 contribuisco attivamente a tutti i prodotti editoriali e alle iniziative del Papersera.