Topolino Gold 9 – Paperino nell’ingorgo continuo

12 FEB 2023
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Paperino nell'ingorgo continuo

La copertina di Marco Rota riprende la variant di Topolino 3337 di Lucca 2019.

La nona uscita della collana Topolino Gold celebra Marco Rota, l’artista della vecchia scuola Disney Italiana il cui tratto risulta maggiormente influenzato da Carl Barks.

Classe 1942, Rota inizia la propria carriera fumettistica nel 1958 e nel corso degli anni collabora per numerose testate di vario genere, realizzando anche alcune storie di Batman e Superman – quando ancora in Italia si chiamava Nembo Kid – pubblicate negli anni 60.

Approdato in Disney, Rota si afferma come disegnatore e autore, realizzando storie a fumetti e numerose copertine per il settimanale Topolino per il quale assume anche la qualifica di redattore dal 1974 al 1988. Recentemente le sue storie del ciclo Pianeta Paperone, realizzate in collaborazione con Vito Stabile, sono state raccolte all’interno di un volume edito in occasione del compleanno di Paperon de’ Paperoni.

Paperino pendolare

La bellissima immagine di apertura della prima storia del volume.

All’interno del nono volume della Collana Topolino Gold troviamo due storie di Marco Rota molto distanti nel tempo che hanno per protagonista Paperino. In realtà lo sventurato pennuto, pur comparendo nella stragrande maggioranza delle vignette, è accompagnato nelle sue gesta da una presenza molto più imponente, in quanto la vera fautrice delle sventurate vicende che affliggono il malcapitato è la città. Già, perché uno dei grandi punti di forza di Rota è la passione per le architetture urbane e per i motori, soggetti che l’autore ama rappresentare con dovizia di particolari, divertendosi a riproporre, nelle sue tavole, edifici o mezzi esistenti. Il volume Panini celebra questa attitudine del Maestro proponendo due racconti che offrono lo spunto per dare massimo sfogo al suo talento.

La splash page di Paperino Pendolare (pubblicata per la prima volta su Almanacco Topolino n°245 del primo maggio 1977) mostra una stupenda visione di una stazione dei treni, smaccatamente ispirata alla stazione centrale di Milano, sul cui sfondo si stagliano imponenti grattacieli. Ad osservare il via vai di treni e vagoni che affollano i numerosi binari troviamo Paperino che, dalla cima di un altro grattacielo, contempla quel caotico panorama prima che gli impegni della giornata lo obblighino a tuffarsi nella frenesia del traffico cittadino. E sarà proprio il caos della metropoli, rappresentata come un fiume continuo di gente dominata da un’inarrestabile frenesia, a portare il protagonista alla decisione di abbandonare la città per trasferirsi nel borgo di periferia dall’evocativo nome di Tutto Tace.

Sovraffollamento urbano

Sovraffollamento urbano.

In questa splendida storia, che ci viene riproposta nel rispetto della colorazione a pagine alternate come originariamente pubblicata, Marco Rota si diverte a ironizzare sull’amaro compromesso da pagare quando, nella speranza di una vita più tranquilla, si sottovaluta la problematica dei lunghi spostamenti per raggiungere il proprio luogo di lavoro. Nell’opera, risalente alla fine degli anni Settanta, il tratto dell’autore milanese non mostra del tutto le profonde influenze barksiane che lo andranno a caratterizzare maggiormente nel futuro, ma ciò è tutt’altro che un demerito. Lo stile fresco con cui Paperino viene ritratto riesce a trasmettere grandissimo dinamismo alle sue disavventure. Rota dà sfogo alle sue passioni alternando stupende vedute metropolitane di Paperopoli a splendidi panorami di periferia andando nel contempo a cacciare lo sfortunato protagonista all’interno di ogni tipo di situazione nefasta a cui un pendolare può essere sottoposto. Tra ritardi dei terni, carrozze e autobus sovraffollati, sveglie prima del canto del gallo e altri fastidi, il povero Paperino si troverà costretto a rivedere le proprie scelte.

Traffico

Rota riesce a trasmette tutto il senso di oppressione del traffico.

Ingorgopoli (pubblicata su Topolino 3337 del 13 novembre 2019) si apre con un’altrettanto sorprendente immagine iniziale: la soggettiva di Paperino, a bordo della sua 313 imbottigliata in un’interminabile coda che pare pervadere l’intera città di Paperopoli. La splash anticipa il grande senso di oppressione che traspare da tutta la storia la cui impaginazione è perfettamente studiata per trasmettere al lettore quel senso claustrofobico che si prova quando si è completamente immersi e sommersi dal traffico, incapaci di fare un passo in qualsiasi direzione. In questo più recente lavoro Rota dà grande prova del proprio talento giocando moltissimo con le dimensioni e le forme delle vignette, sfruttando i campi lunghi o ravvicinati, alternando di volta in volta sensazioni di angoscia, oppressione e lentezza a inquadrature dinamiche e veloci, in un susseguirsi di eventi che portano inevitabilmente il lettore ad empatizzare con il povero Paperino che, nel tentativo di recuperare un importante contratto per Zio Paperone, si trova suo malgrado ostacolato da ogni tipo di difficoltà.

Incolonnati

Un classico esempio delle trovate grafiche dell’autore.

In entrambe le storie sorprende la ricchezza di particolari che l’autore riversa nelle vignette senza risultare mai eccessivo. La minuziosità non va mai a scapito della pulizia dell’immagine che appare sempre dinamica e leggibile senza stancare l’occhio. Grandissimo punto di forza è la profonda ironia che pervade entrambi i racconti e che trapela da ogni situazione in cui il povero protagonista viene cacciato.

Le dinamiche messe in scena da Rota hanno il pregio di risultare profondamente attuali anche a distanza di tempo, merito sicuramente del tema del “logorio della vita moderna” che, ahimè, nel corso degli anni si è acuito sempre di più, ma anche della capacità dell’autore di rappresentare in maniera realistica le vicende.

Il volume si presenta ben curato nell’estetica con copertina rigida e vernice selettiva oro, che valorizza oltremodo la bellissima illustrazione direttamente ripresa dall’altrettanto splendida copertina della versione variant di Topolino per Lucca 2019.

In chiusura sono presenti due interessanti contenuti extra. Lo speciale sull’evoluzione della geografia urbana paperolese, curato da Davide Del Gusto, ripercorre le trasformazioni che nel corso del tempo la città di Paperopoli ha subito attraverso i vari autori che l’hanno rappresentata, affrontando anche le numerose influenze architettoniche che lo stesso Rota ha inserito nelle sue storie nel corso degli anni.

A conclusione troviamo un’interessante commento dello stesso Rota alle storie raccolte nel volume, arricchito da bozzetti inediti e studi di copertine alternative.

Il salto
In questa sequenza, la perfetta combinazione di forma e movimento con cui Rota interrompe la staticità di certe situazioni.

Nonostante gli ottimi contenuti extra, il punteggio pieno non si raggiunge solo per il prezzo, purtroppo un filo caro in considerazione del numero di pagine complessivo, ma è oggettivo il fatto che il nono numero della collana Topolino Gold sia un volume pregiato, cui va il merito di raccogliere due storie graficamente ricche e interessanti nei contenuti.

L’ironia e la maestria di Rota, capace di narrare tramite immagini “l’epopea del papero urbano“, e i contenuti extra, interessanti e con il notevole grado di approfondimento garantito dalla presenza di Davide Del Gusto, rendono questa pubblicazione un must have per ogni amante dei fumetti Disney.

Editore: Panini Comics – Autori: Marco Rota, Davide Del Gusto – Uscita: dicembre 2022 – Pagine: 90 – Formato: Cartonato 20,5×28 – Prezzo: € 14,50 – ISBN 9 772499 614006

Autore dell'articolo: Alessandro Mercatelli

Ho iniziato a “guardare le figure” dalle pagine di Topolino quando non sapevo ancora leggere. Le vignette di Scarpa, Carpi, Cavazzano e De Vita accompagnano la mia vita da sempre e mi hanno portato ad affrontare la lettura del fumetto sotto molteplici punti di vista. Amo alla follia la nona arte e adoro analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Questa passione mi ha permesso di diventare giornalista e di collaborare con svariate emittenti e testate: dopo diversi anni passati a scrivere per alcuni quotidiani locali, da 11 anni scrivo su Leganerd, e da 25 faccio lo speaker radiofonico. Sono sempre pronto a mettermi in gioco per cercare di analizzare, condividere e confrontare le mie idee riguardo il meraviglioso mondo Disney e tutto il panorama di artisti che vi ruota attorno. Il mio sogno? Una casetta in Via dei Platani e una bella amaca in giardino!