Paperinik Appgrade 3

05 DIC 2012
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Questo terzo numero della terza serie del mensile dedicato a Paperinik si apre con una cover davvero d'impatto del solito Andrea Freccero (copertinista ufficiale del mensile).

L'editoriale della direttora a tema “politico”, introduce la solida e lunga inedita (30 tavole! un lusso che in futuro questa testata si sognerà) ad opera di Alessandro Sisti (bravo a strizzare continuamente l'occhio al lettore più attento, parodiando le campagne elettorali del mondo reale) e affidata alle sapienti matite di Lorenzo Pastrovicchio: si tratta di Paperin(ik)o il diabolico vendicatore (storia formalmente di produzione italo/danese), nella quale Paperino viene, suo malgrado, tirato in mezzo dai due candidati alla carica di Governatore del Calisota, i sindaci di Paperopoli (il solito sindaco Porcello, a cui viene affidato il cognome Swine) e di Ocopoli per sfruttare in campagna elettorale la figura di Paperinik e ottenere facilmente consenso popolare. La risoluzione dell'intrigata vicenda spetterà a… Paperino (come fa intuire il titolo che richiama alla prima storica apparizione di Paperinik)!

Prima della solita selezione di ristampe, trova posto una rubrica dedicata al programma elettorale di Paperinik e un test per il lettore. Questo intermezzo ha il pregio di spezzare la solita routine di ristampe e dona l'idea di un prodotto più ricercato (anche questi però a breve faranno ciaone!).

Capitolo ristampe: approfittando dell'uscita editoriale del volume (dicembre 2012), si dedica ampio spazio alle avventure natalizie come Paperinik e i Natali ripetuti (Savini/Ferraris), in cui il Nostro fa l'immancabile team-up con Babbo Natale contro… suo fratello Zio Natale, invidioso della nomea del più celebre fratello.
Storiella leggera, ma comunque si è visto di peggio!

Segue Paperinik e il superpapero dell'anno (Pezzin/Del Conte), nella quale Paperinik e Paperone (cosa decisamente straniante, vista la psicologia dello Zione) concorrono per il titolo di “Papero dell'Anno”, una sorta di premio che sembra sciommiottare il quasi omonimo premio del Times.
Storiellina niente di che, mero riempitivo di pagine.

Ancora in tema con il periodo e la moda dell'oroscopo di fine anno, ecco quindi Paperinik e gli infallibili oroscopi, classica avventura di Sarda/Gatto, che presenta la prima apparizione di Lola Duck, personaggio graficamente un po' troppo simile ad Amelia e di breve durata (appena 4 storie in totale) ma che si è saputa ritagliare un posto nel cuore di tutti gli appassionati del Vendicatore Mascherato.

Chiude la selezione la scialba Paperinik e l'aiuto inaspettato (Fasano/Barozzi), storia in cui il Nostro riceve un aiuto decisivo da Battista, inspiegabilmente appassionato di storie gialle…

Infine, ecco arrivare la storia cult del numero, anticipata dalla prima introduzione ad opera del nostro Grrodon. Si tratta della mitica Paperinik torna a colpire (Martina/Scarpa), un caposaldo del Diabolico Vendicatore, terza storia di lancio dell'alter ego di Paperino e prima storia in cui Paperinik viene conosciuto e temuto dall'intera popolazione di Paperopoli.
In un intrigo sempre crescente di doppi (che per alcuni versi sembra richiamare il classico del cinema “La maschera di cera”), ambientazioni notturne (per molti anni è stata l'ultima apparizione dei ruderi di Villa Rosa) e scene pulp (come Paperinik inseguito a rotta di collo da tutta la polizia di Paperopoli), Paperinik avrà modo di vendicarsi di chi ne scredita l'immagine a scopo personale e ristabilire il proprio buon nome nei confronti del resto della cittadinanza: i tempi del Paperinik supereroe, sebbene ancora lontani dal venire, sembrano però anticipati nel finale di questa storia.
Da lodare, inoltre, il ripristino della prima tavola della seconda puntata, che dona un tocco di sbattimento al volume che va oltre l'accatastamento randomico di ristampe!

In definitiva si tratta di un numero che offre due signore storie (l'inedita e la cult), una storia memorabile (l'esordio di Lola Duck) e un terzetto di riempitive forse un po' scialbe, ma comunque leggibili. Le rubriche, tra cui anche la gag conclusiva di Ferrario, donano quel pizzico in più al volume e quella sensazione di magazine comunque ponderato.

Autore dell'articolo: Valentina Corsi

Ho imparato a leggere a 4 anni con Topolino e non l'ho più abbandonato. È stata anzi la molla che mi ha portato a scoprire l'amore per la lettura, in tutte le sue declinazioni. Dalle strip dei Peanuts ai Bonelli (sono una texiana incallita), ad Asterix, ai romanzi e a molte altre declinazioni, la lettura è sempre stata una mia compagna fissa. Sono sul Papersera dal 2006, oltre che alla moderazione del forum collaboro alla gestione della pagina Facebook, mi occupo delle recensioni settimanali di Topolino e, tempo permettendo, contribuisco a supportare le varie iniziative dell'Associazione, sia attraverso lo schermo, sia dal vivo in occasione di fiere e raduni.