Paperinik 20

05 AGO 2018
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Il numero agostano di Paperinik si presenta con una cover dalle ispirazioni holywoodiane figlia del solito ottimo Andrea Freccero. Le storie all'interno, almeno per quanto riguarda le inedite, non ripetono lo stesso tasso di epicità della copertina. Come già accaduto nel recente passato, le storie d'apertura sono due brevi di origine nordeuropea indite in Italia. Storie che condividono la patria ma che si mostrano abbastanza diverse se non altro per il layout. Paperinik contro Mega Pallone Gonfiato, di Halas, Suffer e Fants è una tradizionale avventura contro un supercattivo, battuto grazie all'astuzia, montata sulla tradizionale gabbia nordeuropea a 4 strisce. Di contro Una super notte per la 313 di Pihl, Stevn e Bernardo, quest'ultimo accreditato sia alla sceneggiatura che ai disegni (stupisce la moltitudine di autori per una manciata di tavole…) propone una gabbia del tutto libera, ricca di doppie splash page. Una storia, questa, da apprezzare forse più per l'accurato comparto grafico che non per la trama assai basica.
Per quanto riguarda le ristampe, si comincia con il tema vacanziero estivo. A rappresentarlo è Missione vacanze, di due nomi davvero poco noti come Pellizzari (ai testi) e Lauciello (ai disegni), che imbastiscono una piccola commedia degli equivoci in cui Paperino fa le spese della… disattenzione di Paperinik. Passata la parentesi “ombrellonesca” entriamo nel vivo dell'indice con L'architettura spicciola, interessante remake della leggendaria storia di Barks Zio Paperone e i misteri della Cattedrale. L'avventura, datata 2014 (quasi 50 anni dopo il Maestro americano) porta la firma di Riccardo Pesce e Massimo Asaro, e pur non essendo una copia pedissequa dell'originale adattata con elementi moderni (come avvenuto spesso con i “remake” ufficiali degli ultimi anni) ripropone molte delle scene cult della vecchia ispiratrice. Si segue con una storia datata 1983, La cassaforte sigillata, proposta su Appgrade 36 nel ruolo di Cult. L'avventura è sceneggiata da Filadelfo Amato ed è disegnata dal Francesc Bargadà Studio, e rappresenta la più tradizionale delle vicende paperinikiane.
Andando avanti troviamo alcune interessanti avventure recenti, da La bolla senza tempodi Salati/Soldati, che mette in scena uno scompenso spaziotemporale a Paperopoli a La piuma porta sfortuna, con protagonista Amelia e testimonianza del vecchio stile “italiano” di Andrea Ferraris. Interessante la presenza di La grande caccia alla numero 3000, estratta dal numero 3000 di Topolino, una delle storie celebrative del numero, tutte accomunate dalla ricorrenza della cifra suddetta. Infine, la divertente e attuale Il leggendario metropolitano, inserita nella sezioni Guest per motivi non chiarissimi dato che si tratta di una storia piacevole ma tutto sommato “normale”.
Da segnalare, nell'indice delle ristampe, la presenza di La banda dei “Bravi ragazzi”. Quattordicesima storia con il papero mascherato, nonché una delle primissime con autori diversi da Guido Martina e Massimo De Vita Qui la sceneggiatura è di Gian Giacomo Dalmasso (con Giulio Chierchini alle matite) che delinea il Paperinik moderno in versione supereroica raddrizzatore di torti e non più vendicatore di Paperino. Questa avventura era stata proposta su Appgrade 15 come storia Cult. Nota di colore: nel passaggio da Appgrade a Paperinik la storia ha subìto una piccola censura riguardante una delle battute dei “bravi ragazzi”. Se prima il malvivente minacciava Poi, taglieremo la coda ai vostri maialini ora si limita a un meno minaccioso legheremo la coda ai porcelli di Nonna Papera.
In conclusione il numero qui presente, al netto della solita assenza di redazionali e contenuti vari (limitati ai disegni dei fan) è un'ottima lettura da ombrellone e non solo, grazie alla vasta scelta di storie recenti di qualità e di avventure più antiche di ottimo livello.

Autore dell'articolo: MiTo