Disney d’Autore 3 – Corrado Mastantuono

01 NOV 2013
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Corrado Mastantuono è un autore molto versatile, che sa passare con disinvoltura dal disegno umoristico a quello più realistico o grottesco. Formatosi all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione di Roma, comincia a dedicarsi al fumetto sul finire degli anni ’80 disegnando per la rivista L’Eternauta e per la Disney. Negli anni la sua bravura lo porterà a disegnare per Bonelli, sia come grande copertinista, che per le storie, lavorando su personaggi come Nick Raider e Magico Vento, fino ad approdare a Tex nel 2007. Ma parliamo della sua attività disneyana: in occasione del terzo volume della collana monografica Disney d’Autore, presentato a Lucca Comics 2013 e a lui dedicato, l’autore sceglie le storie cardine della sua carriera (non solo quelle da lui sceneggiate, ma anche quelle basate su testi altrui) mettendo insieme un vero arcobaleno di trame diverse e mai banali, benché a prima vista possano sembrare le solite storie con Topolino e Paperino. E’ questo ciò differenzia i grandi autori da quelli semplicemente bravi, la capacità di saper instillare nel lettore un dubbio, una domanda, una soddisfazione: così nella vicenda del Sinistro Dottor Murdy, Paperino, tra gag e disastri, rifletterà su quanto le apparenze ingannino sempre, mentre Topolino, in un’inquietante vicenda allo Specchio che ricorda il classico di Bill Walsh e Floyd Gottfredson, Topolino contro Topolino, comprenderà come il male si annidi in persone che gli sembrano a prima vista rispettabili, solo perché gli somigliano.

Anche le sceneggiature scritte da altri autori consentono a Mastantuono di raccontare le storie con formidabile precisione e personalità. E’ questo, ad esempio, il caso di un classico pluristampato come il Fiume del Tempo, dove i grandi sceneggiatori Francesco Artibani e Tito Faraci introducono una riflessione sullo scorrere degli anni e sull’immutabilità di certi rapporti che restano sempre fermi nelle loro posizioni: gatto e topo potranno mai essere amici? Gambadilegno e Topolino potranno mai andare d’accordo? O anche il caso del Blocco di Capodanno di Alberto Savini, dove Mastantuono riesce a rendere le varie sfumature di una magica storia dove azione e magia si sposano felicemente insieme e dove anche il criminale può avere un codice d’onore ben preciso, nel rispetto e nell’amore nei confronti della fidanzata Trudy.

Ma la fama disneyana di Mastantuono si deve soprattutto alla creazione di un importante character, che ha fatto evolvere in maniera interessante e inedita i rapporti tra i personaggi di Paperopoli. Stiamo parlando di Bum Bum Ghigno. Nato nel 1997, rotondo e dotato di due importanti dentoni, è un coacervo di difetti simpatico e umanissimo. Bum Bum è piuttosto iracondo, vive in maniera trasandata, lavora come imbianchino ma combina solo guai, accampa sempre scuse pretendendo di avere ragione, e si fa travolgere dagli eventi dimostrandosi spesso superbo e poco umile. Ma sa farsi voler bene, riuscendo ad essere l’elemento unificatore tra il solitario Archimede e il pigro Paperino, trascinandoli in avventure in giro per il mondo, in America come in Europa. Bum Bum sa costruirsi un passato plausibile seppur improbabile, riesce ad essere cinico perfino con Babbo Natale in persona, imbroglia con stile anche se poi tutto gli si rivolta contro, continuando a credere con forza nella supremazia della fantasia. Si confronta, poi, con spavalderia e creatività, con storiche icone del fumetto, ma raggiunge sempre il suo obbiettivo con semplicità e una certa dose di spacconaggine. Un personaggio inedito per i canoni disneyani, decisamente difficile da inquadrare in poche righe e caratterizzato da una fortissima dose di realistica umanità, qualità che Mastantuono sa esprimere con i suoi disegni in maniera pressoché perfetta.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.