L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 30
Un volume ancora misto, che propone storie da autore completo e altre di diversa provenienza.
Cimino propone due buone storie, la sempre attuale ricerca della propria stabilità interiore con la perfetta letizia e un più inedito setting scoutistico e la presenza dei rari, almeno in ambito italiano, Bassottini con la guerra dei manuali. Anche il poco prolifico Bruno Mandelli presenta due sue storie, in cui i character sono usati in maniera classica e appropriata, sia i paperi che i topi.
A regalare vicende destabilizzanti sono il classico Siegel che, nella voce che venne dal nulla, costruisce un angosciante thriller psicologico, mentre la Ciceri utilizza Gastone a Parigi nel chiodo paperingio. Infine c’è anche Gazzarri con un giallo convenzionale.
Ma a far la parte del leone è ovviamente Scarpa, che realizza due storie da autore completo, di cui una su commissione. Ma, come si è visto con i parastinchi, per il maestro veneziano non è un problema utilizzare un evento d’attualità. Anche in Paperino ai Mondiali di Calcio, la competizione sportiva è solo un motore dell’azione e tutta la storia si svolge ben prima dell’inizio dei giochi. La vicenda ruota in una competizione per avere i diritti televisivi tra Paperone e Rockerduck, a colpi di spot cinematografici, calciatori formidabili e svariati colpi di scena. Per impreziosire il tutto, le prime venti tavole presentano in maniera scanzonata la nascita del calcio e della Coppa del Mondo, con Arpie della Brughiera, due clan pronti a tutto per conquistare terreni e un’ottima rappresentazione dello sport giocato da Paperino, Gastone, i Bassotti e tutti gli altri, in maniera davvero convincente. Questo preambolo, davvero memorabile, è il gustoso antipasto della storia che prosegue con un colpo di scena interessante e la presenza di Amelia, che riesce, in maniera davvero inedita e coinvolgente, a far capitolare il vecchio papero. Una grande e lunga storia, meno psicologica rispetto a quella di Monaco ’72, ma ugualmente avvincente e capace di gestire con abilità un ricco cast e varie situazioni.
Infine, il braccato speciale resta una buona storia di scaramucce tra il ricco papero e la solita Brigitta, con un ritmo che ricorda certi corti della Warner Bros. con Wile E. Coyote.
Il portfolio propone lo Scarpa “modificato”, la scheda dell’autore è per Maria Luisa Ciceri e quella del personaggio è Zenobia. Tutte le edizioni delle storie sono originali (niente colori né lettering rifatti) e nel caso della Perfetta letizia, apparsa in origine sull’Almanacco Topolino, le pagina in origine in bianco e nero sono state colorate (bene) appositamente per questo volume. Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.