Disney d’Autore 4 – Fabio Celoni

11 SET 2014
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Recensione pubblicata anche qui.
Natale si avvicina ed è il momento migliore per consigliare strenne e libri che sono perfetti regali per amici, parenti o semplicemente se stessi. Tantissimi sono i fumetti in libreria, ma in particolare vogliamo consigliare un solido volume da più di 500 pagine, da una cura editoriale approfondita e da un’elegante formato e editing interno. Parliamo della collana Disney d’Autore, di cui già avevamo parlato in passato. Quest’anno l’artista è Fabio Celoni, uno dei disegnatori disney di “nuova” generazione, formatosi con il primo nucleo dell’Accademia Disney nei primissimi anni ’90 sotto la guida di Giovan Battista Carpi. Pur non avendo alle spalle una cospicua produzione, Celoni si contraddistingue per un’attività fumettistica a tutto tondo, a partire da Dylan Dog passando per produzioni indipendenti come l’interessante e rivoluzionario nuovo progetto degli Smartcomix. Inoltre, il suo stile perfezionista e curato, le influenze barocche e il suo occhio per le inquadrature e i dettagli fanno delle sue storie opere mai banali.
Questo volume presenta molte storie: alcune sono poco note e alla loro prima ristampa, altre sono invece dei best seller, come la solida sceneggiatura di Tito Faraci di cui avevamo parlato qui. Oppure il celeberrimo Dracula di Bram Topker, sceneggiato da Bruno Enna. La grande parodia, da un lato sa ricreare con tensione e momenti di paura l’atmosfera dark del romanzo originale, dall’altra sa stuzzicare il lettore con battute e gag riuscite e niente affatto forzate. Celoni, con vignette mute, inquadrature ardite e ombre inquiete cattura il lettore, come farà di nuovo con il Ratkyll uscito di recente. E si omaggia anche la saga di Pkna, con una versione in bianco e nero, assolutamente inedita, di Spore. E, bisogna dirlo, senza colori rende ancora di più.
Non mancano storie più tranquille, in cui però l’autore sa come generare l’effetto che desidera, dalla risata e dallo sconforto della geniale, e assolutamente veritiera, Torna a casa, Paperino!, alla satira del sistema cinematografico e all’omaggio al grande pensiero laterale di Pippo nel divertentissimo stellone. Ma è probabilmente Soul Papers a scaldare di più i cuori, grazie ad una solida sceneggiatura di Nino Russo. Le atmosfere natalizie, il buon cuore di Paperino e Paperoga, un avaro Paperone, una ghiotta citazione dei Blues Brothers rendono questa storia un importante classico.
Il tutto è corredato da begli articoli, in cui l’autore ricorda le sue esperienze passate, a partire dall’infanzia, e da un maiuscolo apparato iconografico, che propone disegni inediti, sketch e materiale poco noto. Un bel volume capace di soddisfare tutti i palati, impreziosito da nuove colorazioni che rendono giustizia a belle storie. Non si può chiedere di più ad un così bel regalo di Natale.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.