I Grandi Classici Disney 337

25 NOV 2014
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Scorrendo l’indice di questo albo dei Grandi Classici spicca la varietà e il valore dei nomi di molti degli artisti coinvolti, oltre a numerose storie abbastanza rare che potrebbero mancare nella collezione di molti lettori.

Il numero apre con un vero e proprio pezzo da novanta, la splendida Topolino e la fiamma eterna di Kalhoa di Romano Scarpa, qui riproposta nella sua interezza, con tanto di pannello di apertura della seconda puntata e con i colori originali. Si tratta di una storia dell’epoca d’oro dell’artista veneziano, perfetto esempio dello stile che lo caratterizzava alla fine degli anni ’50 – inizio anni ’60. Avventura e humour sono ben miscelati; il ritmo serrato imita alla perfezione quello delle strip stories gottfredsoniane a cui Scarpa si ispirava. Particolarmente degni di nota i personaggi dei due marinai O’Gally e O’Bully, su cui sono imbastite buona parte delle gag della storia.

L’albo prosegue con la gradevole Paperino e la volpe meccanica, alla sua prima ristampa dopo l’uscita su Topolino nel 1989. Questa avventura realizzata da Rodolfo Cimino e Luciano Gatto colpisce soprattutto per una insolita dinamica nel rapporto fra Paperino e l’irascibile vicino Anacleto Mitraglia.

Le due brevi storie Allegro West – Zio Paperone e la polvere d’oro e Allegro West – Paperino e i cavalli scomparsi, originalmente stampate nell’albo Dell Giant Donald Duck and His Nephews Dude Ranch, colpiscono il lettore italiano per gli insoliti accostamenti fra personaggi: nella seconda vediamo interagire i paperi nientemeno che con Ezechiele Lupo, Capitan Uncino, Spugna, la Strega di Biancaneve, Gambadilegno, e perfino Zanna Gialla (l’antagonista di Bongo nel film Bongo e i tre avventurieri).

Molto ricca la sezione Superstar, con ben sei storie di autori diversi che includono Chierchini, Barks (che in Paperino campione di cha cha cha appare nella relativamente rara veste di solo disegnatore), Gottfredson (insolitamente solo come sceneggiatore, con le matite di Julius Svendsen in I Sette Nani e lo stufato magico), Guido Martina, Pier Lorenzo De Vita, McSavage, Taliaferro. Unico appunto: rispetto ad altri numeri di questa collana manca un tema unificante che accomuni le storie selezionate, ma la sezione è innegabilmente ricca.

Archiviate le superstar, l’albo propone Topolino e la spedizione nella terra dei “no”, con i sempre gradevoli disegni di Paul Murry, una classica avventura di Topolino e Pippo alle prese con Spennacchiotto, Dan il Terribile e Tappetto, con la presenza anche di Shamrock Bondes. Paperino e la gara dei grattacieli, di Siegel/Scala, ha il tipico ritmo “cantilenante” e vagamente inquietante delle storie dell’autore americano.

In chiusura, la storia più recente dell’albo: Indiana Pipps e il problema 4×4, di Massimo Marconi e Massimo De Vita, risale al 1992 ed è alla sua quinta ristampa.

Autore dell'articolo: Brigitta McBridge