Deluxe Edition 2: PK – Potere e Potenza

21 MAG 2015
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (19 voti) Esegui il login per votare!

A Lucca Comics 2014 era stata presentata in un’edizione di gran pregio – cartonata, ampio formato, contenuti speciali, addirittura in bianco e nero – la parodia di Ratkyll e Hyde. Si trattava del primo numero di “Topolino Limited Deluxe Edition”, nome torrenziale per indicare un contenitore dentro cui inserire storie, lunghe ma non troppo, apparse su Topolino, dandogli una veste più degna. Non era ben chiaro che cosa avrebbe pubblicato in futuro ma oggi, con l’uscita di ben altri due volumi, sappiamo meglio di che cosa si parla. E il secondo volume non poteva non pubblicare il grande successo dell’estate, ovvero il ritorno di Pk nella vita editoriale.
Potere e Potenza, su sceneggiatura di Artibani, disegni di Pastrovicchio e colori di Monteduro, è un’epica storia di 160 tavole, colma di citazionismo, avventura, azione, dramma, retorica e risate. L’autore romano riporta sulla scena il vecchio mantello tarlato come se fossero passati davvero 15 anni: un Paperino che ha smesso i panni più duri del supereroe, concedendosi giusto alle scaramucce con i Bassotti, si trova catapultato dal vecchio nemico Razziatore di fronte ad un futuro terribile, sotto scacco degli Evroniani, e costretto ad assistere anche alla sua fine. Non c’è spazio per le mezze misure in questa storia: tutto è più cattivo, più duro, più esplicito, e non si ha paura di nascondersi dietro artefatti. Artibani realizza una storia densa che, pur dovendo adattarsi alle quattro puntate di Topolino, risulta piuttosto fluida ed emozionante. Utilizzando poi una nuova intelligenza artificiale, viene mostrato con forza la differenza tra ciò che è logico e ciò che è giusto, tra morale e razionale. Paperinik mostra quanto sia difficile essere un eroe, che può sbagliare mai e deve tener conto di tutte le variabili in campo. Un superpapero solido e con le sue debolezze, maturo ma preoccupato di poter fare del male, anche a chi è suo nemico.
Pastrovicchio serve una sceneggiatura complessa, che ha aiutato a realizzare con idee e suggerimenti in uno scambio comunicativo intenso, utilizzando inquadrature d’effetto e spacchettamento del layout tradizionale. Interessanti certe scelte visive, come il volto del Razziatore diviso in più parti oppure la scalinata all’interno della torre. Sbalorditive la tavole a tutta pagina, in questa versione ancor più valorizzate, così come i primi piani o i momenti più introspettivi. I colori di Monteduro sottolineano bene tutta la vicenda, senza mai prevaricare ma dando la giusta atmosfera.
La confezione editoriale è generalmente buona, con una buona cartonatura, una copertina inedita d’impatto e dei buoni, ma non eccelsi, contenuti inediti. Questi sono divisi in tre commenti degli autori, per complessive dieci pagine. Sono presenti le tavole non pubblicate a causa del sondaggio per decidere se distruggere la Ducklair Tower o meno: peccato che non siano sottolineate con cura, ma pubblicate come se niente fosse senza didascalie. Molto interessanti le tavole di prova realizzate per sperimentare il formato piccolo di Topolino. Non avrebbe guastato un articolo di taglio generalista sulla saga di Pkna, cercando magari di spiegare anche al lettore neofita di che si tratti, rivelandosi così anche utile per pubblicizzare la ristampa su Pk Giant.
In ogni caso, un’edizione maiuscola di pregio e bella da conservare, il cui prezzo (17€) è in linea con simili ristampe a fumetti, per Panini e non. Spiace purtroppo notare un grosso refuso sulla quarta di copertina, che fa così scendere il voto da cinque a quattro stelle. Peccato, perché la storia, profonda e ricca di spunti, pretenderebbe un’edizione perfetta.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.