Disney Collection n°2 – Mickey attraverso i secoli

12 APR 2022
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Mickey attraverso i secoli

Nell’ormai lontano 2016 la casa editrice francese Glénat, cui va il merito di aver contribuito alla pubblicazione di alcuni dei maggiori esponenti del fumetto d’Oltralpe, ha stretto un importante accordo con la Disney. Essendo già detentore dei diritti di pubblicazione di svariate opere statunitensi della casa del Topo, l’editore francese ha avuto la splendida idea di proporre una linea completamente inedita: una serie di volumi dedicati agli autori francesi e al loro modo di intendere la BD all’interno del panorama Disney.

Se nella cultura nipponica il manga è congenitamente parte del contesto storico sociale, in Francia la bande dessinée ha da sempre un valore diverso. Il fumetto d’Oltralpe è parte del contesto letterario tanto che, in genere, le edizioni francesi delle opere a fumetti sono ricercate proprio per il particolare pregio che viene dato alle pubblicazioni, curatissime tanto nei contenuti che nella scelta dei formati e nell’impiego dei materiali.

Oltre al riconoscimento del grande valore di quest’arte, ciò che caratterizza il fumetto francese è uno stile unico e inimitabile, determinato proprio dal contesto di privilegio in cui questa forma di comunicazione si è andata a sviluppare, che ha valorizzato ogni sfumatura e deriva che il genere sia andato a trattare. Che si tratti di avventura, fantascienza, commedia o sport, la BD riesce comunque a mantenere un’identità unica ed inconfondibile che salta immediatamente all’occhio e rende l’esperienza di lettura qualcosa di assolutamente singolare e differente dal resto.

Alla luce di questa premessa è chiaro che affidare ad un autore francese una storia Disney può rivelarsi una scommessa azzardata. Ciononostante Glénat ha creduto fino in fondo a questa sfida pubblicando, ad oggi, quattordici volumi cartonati firmati da celebri autori del calibro di Tébo, de Poortere, Loisel, Cosey.

Reimmaginare i rigidi canoni Disney in un ambito già profondamente caratterizzato significa abbandonare una parte di quella congenita fanciullezza che inevitabilmente viene associata ai prodotti della Casa del Topo per lasciare spazio a tematiche e a modi di raccontare inediti. Il fumetto francese è in grado di regalare trame legate a tematiche profonde, adulte, ma anche una comicità prevalentemente cinica e “fisica”, a tratti perfino violenta.

Cosa potrebbe mai andare storto?

Quest’ultima descrizione calza a pennello per descrivere la seconda graphic novel ospitata sulla testata Panini Disney Collection che dopo il poetico Mickey e l’oceano perduto, realizzato da Denis-Pierre Filippi e Silvio Camboni, decide di dare spazio alla comicità e alla spensieratezza con Mickey attraverso i secoli, storia disegnata dall’italiano Fabrizio Petrossi, nome noto per le pubblicazioni Disney in Francia, e scritta dal francese Dab’s, celebre umorista piuttosto noto in patria ma da noi non particolarmente conosciuto e apprezzato.

Mickey attraverso i secoli è pura slapstick comedy. Impegnato nel suo ultimo reportage, per pura casualità Topolino si imbatte nel laboratorio di due fratelli scienziati che dopo anni di studi sono riusciti a costruire una macchina del tempo. Per errore il protagonista la aziona con una capocciata e finisce catapultato avanti e indietro nel tempo ogni volta che prende una botta in testa. L’avventura attraverso i secoli lo porterà a conoscere personaggi illustri della Storia finendo per influenzare persino le scelte di alcuni.

Immagine promozionale per il volume, che sottolinea i nomi degli autori e i contenuti inediti.

Ci troviamo di fronte ad un fumetto che sprizza umorismo da ogni vignetta. L’inconfondibile tratto di Petrossi accentua ogni espressione, facciale o corporea che sia, creando dinamicità e comicità continua. La resa comica dei personaggi è accentuata dagli splendidi scenari in cui sono calati, realizzati con una ricchezza di dettagli e di sfumature di forme e colori che richiedono più di uno sguardo per poter essere apprezzate nella loro interezza. Il singolare tratto riprende pienamente lo stile essenziale ed immediato a cui ci hanno abituato altri autori come Franquin, Zep o Debarre.

La lettura è assolutamente frenetica: nell’arco della sua avventura senza tempo vedremo compiere a Mickey numerose fughe, combattimenti, balzi e ogni tipo di azione, tutte caratterizzate da una plasticità e sinuosità incredibili che non accomunano nessun tipo di disegno a cui siamo stati abituati dagli autori italiani.

Si tratta dunque di un’opera tipicamente francese nella sua comicità e nel suo aspetto che deve essere apprezzata proprio per questo. L’immediatezza è la chiave di lettura che meglio di tutte sintetizza questo fumetto che certo non fa dei contenuti la propria carta vincente. Nonostante tutto l’opera di Petrossi e Dab’s riesce a raccontare una veloce storia attraverso un continuo susseguirsi di gag e di cambi di location che, però, per alcuni potrebbe costituire il vero punto debole del racconto.

Un dinamicissimo Topolino

Autore dell'articolo: Alessandro Mercatelli

Ho iniziato a “guardare le figure” dalle pagine di Topolino quando non sapevo ancora leggere. Le vignette di Scarpa, Carpi, Cavazzano e De Vita accompagnano la mia vita da sempre e mi hanno portato ad affrontare la lettura del fumetto sotto molteplici punti di vista. Amo alla follia la nona arte e adoro analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Questa passione mi ha permesso di diventare giornalista e di collaborare con svariate emittenti e testate: dopo diversi anni passati a scrivere per alcuni quotidiani locali, da 11 anni scrivo su Leganerd, e da 25 faccio lo speaker radiofonico. Sono sempre pronto a mettermi in gioco per cercare di analizzare, condividere e confrontare le mie idee riguardo il meraviglioso mondo Disney e tutto il panorama di artisti che vi ruota attorno. Il mio sogno? Una casetta in Via dei Platani e una bella amaca in giardino!